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ATTUALITÀ

Messina: lavoro nero e articoli potenzialmente dannosi per la salute in due negozi gestiti da cinesi (VIDEO)

MESSINA – Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina hanno proceduto al sequestro di circa 145.000 prodotti, privi dei previsti requisiti di conformità e sicurezza, pronti per la vendita in due esercizi commerciali gestiti da operatori di origine cinese.

L’emergenza della pandemia da Covid-19 e le limitazioni imposte dagli ultimi provvedimenti governativi, infatti, non fermano il business di Halloween e, addirittura, già quello delle prossime festività natalizie: tra gli articoli sequestrati, oltre ai consueti prodotti elettronici e materiale elettrico, vi erano soprattutto giocattoli e prodotti vari riferiti alla festa di Halloween e al Natale, nonché articoli da bricolage per bambini (colle viniliche, colle glitterate, tempere ed acquerelli) e altri prodotti “dannosi” per la salute degli utilizzatori, quali profumatori per ambiente a combustione.

In particolare, i prodotti ritirati dal commercio risultavano per la quasi totalità privi del marchio “CE” che, come noto, ne attesta la conformità agli standard di sicurezza e garanzia per i cittadini, imposti dalla normativa comunitaria, e delle indicazioni sulle etichette delle informazioni minime previste dal Codice del Consumo, quali quelle relative al produttore o all’importatore comunitario, l’eventuale presenza di sostanze che possono arrecare danno alla salute o all’ambiente, i materiali impiegati per la realizzazione del prodotto, nonché le istruzioni (anche in lingua italiana) e le eventuali precauzioni d’uso.

Tale condotta illecita, oltre che lesiva della concorrenza, risulta particolarmente insidiosa per i consumatori, tratti in inganno sulla qualità dei prodotti acquistati che, di contro, risultano potenzialmente dannosi per la salute dell’utenza.

Le Fiamme Gialle peloritane, quindi, dopo aver rimosso la merce dagli spazi destinati alla vendita, hanno proceduto al sequestro amministrativo di tutti i prodotti, inviando specifica segnalazione alla Camera di Commercio di Messina, per l’applicazione delle previste sanzioni pecuniarie.

In aggiunta, nel corso delle attività ispettive eseguite nel punto vendita di Messina, veniva rilevato come tutti e 6 i lavoratori presenti fossero totalmente “in nero”, uno dei quali anche indebitamente percettore di “reddito di cittadinanza”. I lavoratori e i due imprenditori cinesi sono stati immediatamente segnalati agli uffici INPS, per i provvedimenti di competenza.

Le odierne attività, oltre a valorizzare la funzione specialistica di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza, si inquadrano nell’ambito del dispositivo di contrasto svolto dal Corpo a salvaguardia del consumatore finale, che ha il diritto di trovare sul mercato solo prodotti sicuri, scongiurare l’illecita vendita di prodotti che possono recare nocumento alla sicurezza ed alla salute pubblica, in particolar modo dei bambini, nonché preservare l’economia sana del territorio, contrastando ogni forma di illecito, vieppiù lesivo della concorrenza leale.

ATTUALITÀ

“La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”

CATANIA – Il fenomeno sempre più diffuso delle recensioni sul web, che possono danneggiare i ristoratori e al tempo stesso confondere i clienti, sarà uno dei temi al centro del convegno organizzato da Fipe Confcommercio Catania dal titolo “La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”, in programma giovedì 16 maggio alle 10 nel salone della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia (via Cappuccini 2, Catania).

Nell’occasione la Fipe – Federazione dei pubblici esercizi etnei presenterà anche la seconda edizione della Giornata della Ristorazione, in programma sabato 18 maggio. L’iniziativa, che ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica per il suo alto valore e che coinvolgerà migliaia di esercizi commerciali, con il patrocinio dei ministeri delle Imprese e del Made in Italy, degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e del Turismo, consentirà anche di sostenere e avviare mense di comunità della Caritas diocesana su tutto il territorio nazionale.

All’evento, moderato dal giornalista dell’Adnkronos Francesco Bianco, prenderà parte insieme al presidente di Confcommercio Catania, Pietro Agen e al presidente di Fipe Confcommercio Catania, Dario Pistorio, anche il sindaco di Catania Enrico Trantino.

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ATTUALITÀ

“Caravaggio: la verità della luce”. Tornano a Catania le opere di Caravaggio

CATANIA – Dal 1 giugno al 6 ottobre 2024, tornano a Catania, le opere di Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio.

La mostra “Caravaggio: la verità della luce”, vuole portare un contributo di conoscenza ad un periodo fondamentale dell’arte europea, dalla fine del cinquecento, alla prima metà del seicento, intrecciandosi, con quella che viene comunemente definita, età barocca.

Davanti alle opere di Caravaggio, i visitatori, per magia, faranno un viaggio, che arriva fino all’anima. Soggetti emergono dal nero, attraversando l’arte, riportandola alla luce. “Caravaggio: la verità della luce”, è un viaggio nella conoscenza della vita e della morte, giochi di luci ed ombre, come nell’alba e nel tramonto.

L’evento straordinario, co-organizzato dall’Associazione MetaMorfosi e dal Comune di Catania, sarà presentato ufficialmente, in Conferenza Stampa, giovedì 16 maggio 2024, alle ore 11, presso la Sala Giunta del Palazzo degli Elefanti a Catania, in presenza del sindaco avv. Enrico Trantino e del Presidente di MetaMorfosi on. Pietro Folena

Forse non tutti sanno che, nella sua breve, ma tormentata vita, Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio, ha trascorso un intenso periodo in Sicilia

La mostra sarà visitabile, solo per la stampa, venerdì 31 maggio alle ore 11. L’inaugurazione, invece, è in programma, sempre venerdì 31, alle ore 19, presso la Pinacoteca ex Monastero Santa Chiara, via Castello Ursino, 10, Catania. Per l’occasione, sarà inaugurata, dopo il suo recupero architettonico, anche la Pinacoteca, luogo noto a tutti i catanesi, perché c’era l’anagrafe, archivio storico, della città etnea.

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AMBIENTE

Bandiere blu, in Italia salgono a 236: tre nuovi ingressi per la Sicilia, ora a quota 14

Salgono a 236 le località costiere che potranno fregiarsi del riconoscimento Bandiera Blu 2024, dieci in più dell’anno scorso.

Vessillo che quest’anno, per la 38/a edizione, sventolerà su 485 spiagge con mare eccellente per 4 anni consecutivi (27 in più rispetto al 2023) che corrispondono a circa l’11,5% di quelle premiate a livello mondiale.

Scendono invece da 84 a 81 gli approdi turistici che hanno ottenuto il riconoscimento internazionale della Fee (Foundation for Environmental Education) sulla base di 32 criteri del Programma.

Sul podio sempre prima la Liguria che segna 2 nuovi ingressi ma perde due Bandiere, confermando quindi 34 località; la Puglia sale a 24 con 3 nuovi Comuni e un’uscita mentre seguono a pari merito con 20 Bandiere la Campania e la Calabria, con un riconoscimento in più ciascuna. Con un nuovo ingresso, le Marche ricevono 19 Bandiere Blu, mentre scende a 18 la Toscana che perde un Comune. La Sardegna conferma le sue 15 località, anche l’Abruzzo sale a 15 con un nuovo ingresso, la Sicilia raggiunge 14 Bandiere con tre nuovi ingressi, il Trentino Alto Adige sale a 12 con due Comuni in più, il Lazio resta a 10. In Emilia Romagna premiate 9 località e riconfermate le 9 Bandiere del Veneto. La Basilicata conferma le sue 5 località, e sempre 5 sono i Comuni in Piemonte che ottengono le Bandiere. La Lombardia conferma 3 Comuni, il Friuli Venezia Giulia mantiene le sue 2, come il Molise. Sui laghi quest’anno le Bandiere Blu sono 23, con 2 novità.

In totale ci sono 14 nuovi ingressi: Ortona (Abruzzo), Parghelia (Calabria), Cellole (Campania), Borgio Verezzi (Liguria), Recco (Liguria), Porto Sant’Elpidio (Marche), Lecce (Puglia), Manduria (Puglia), Patù (Puglia), Letojanni (Sicilia), Scicli (Sicilia), Taormina (Sicilia), Tenno (Trentino Alto Adige), Vallelaghi (Trentino Alto Adige). Quattro i comuni non riconfermati: Ameglia (Liguria), Taggia (Liguria), Margherita di Savoia (Puglia) e Marciana Marina (Toscana). 

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