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ATTUALITÀ

Bronte “zona rossa”, parla il sindaco Firrarello: “Era l’unica soluzione”

BRONTE – Il sindaco Pino Firrarello continua il suo lavoro da casa ma con efficienza e impegno, curando tutti gli aspetti della città e attenzionando l’emergenza pandemica, che in questi ultimi giorni ha visto salire la curva dei contagi.

“Ho fatto di tutto per evitare che arrivassimo a questo – afferma il primo cittadino – la zona rossa è sempre un disagio per tutti: per i cittadini e per le attività economiche. Nonostante tutte le precauzioni che abbiamo adottato, a cominciare dalla sospensione delle lezioni ed ai continui tamponi, effettuati praticamente a tappeto, per continuare con la sospensione prima e l’organizzazione dopo del mercato ed ai continui appelli ai cittadini di indossare sempre la mascherina e mantenere il distanziamento, ci siamo ritrovati in una condizione difficile”.

“Noi abbiamo idea sulle modalità di diffusione del virus fra i cittadini, ma raccontarlo non serve a niente. I numeri dicono che sono tanti i contagiati, ovvero 290, e tantissimi quelli isolamento 638. E cercare di invertire la curva dei contagi senza interventi drastici non è ipotizzabile. Ed allora tutti quanti avremo 10 giorni di quarantena. Speriamo di poter dire il 25 novembre che Bronte ne è uscita indenne da tutti i punti di vista”.

“Non nascondo – continua Firrarello – che gli ultimi giorni sono stati difficili. Abbiamo temuto tantissimo per la Casa di riposo e per le Case famiglia. Fortunatamente i gestori si sono distinti nell’affrontare l’emergenza. Adesso dobbiamo pensare alla salute di tutti e soprattutto al futuro. Permettetemi di ringraziare il presidente della Regione Nello Musumeci e l’assessore Ruggero Razza, ma anche al Commissario Covid, Pino Liberti, il direttore dei Distretto sanitario dott. Antonio Salanitri e dell’Ospedale Salvatore Pillera. Il loro lavoro assieme a quello del dott. Nuccio Mollica e di tutti gli operatori sanitari è stato e continua ad essere encomiabile. Ringrazio anche i medici di base. So che alcuni di loro pur di assistere i pazienti hanno avuto poco tempo per pranzare e per dormire”.      

Poi il sindaco ha un pensiero per i suoi concittadini meno abbienti: “Come tutti sapete io mi sto curando dal Covid. Sappiate che non tutti farmaci che mi sono stati prescritti li paga la mutua. Da un calcolo veloce mi sono reso conto che una coppia che vuole curarsi in pochi giorni riesce a spendere anche 100 euro. Adesso mi chiedo: come possono le famiglie meno abbienti sostenere questa spesa? Praticamente sommano disagio al dramma. A costoro dico che il Comune non li abbandonerà. Mi sono sentito telefonicamente con l’assessore regionale alla Famiglia, Antonio Scavone, che mi assicurato che la prossima settimana verrà assegnata ai Comuni la seconda trance di aiuti. Faremo di tutto per distribuirli nel più breve tempo possibile a chi ha realmente bisogno”. 

ATTUALITÀ

“La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”

CATANIA – Il fenomeno sempre più diffuso delle recensioni sul web, che possono danneggiare i ristoratori e al tempo stesso confondere i clienti, sarà uno dei temi al centro del convegno organizzato da Fipe Confcommercio Catania dal titolo “La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”, in programma giovedì 16 maggio alle 10 nel salone della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia (via Cappuccini 2, Catania).

Nell’occasione la Fipe – Federazione dei pubblici esercizi etnei presenterà anche la seconda edizione della Giornata della Ristorazione, in programma sabato 18 maggio. L’iniziativa, che ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica per il suo alto valore e che coinvolgerà migliaia di esercizi commerciali, con il patrocinio dei ministeri delle Imprese e del Made in Italy, degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e del Turismo, consentirà anche di sostenere e avviare mense di comunità della Caritas diocesana su tutto il territorio nazionale.

All’evento, moderato dal giornalista dell’Adnkronos Francesco Bianco, prenderà parte insieme al presidente di Confcommercio Catania, Pietro Agen e al presidente di Fipe Confcommercio Catania, Dario Pistorio, anche il sindaco di Catania Enrico Trantino.

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ATTUALITÀ

“Caravaggio: la verità della luce”. Tornano a Catania le opere di Caravaggio

CATANIA – Dal 1 giugno al 6 ottobre 2024, tornano a Catania, le opere di Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio.

La mostra “Caravaggio: la verità della luce”, vuole portare un contributo di conoscenza ad un periodo fondamentale dell’arte europea, dalla fine del cinquecento, alla prima metà del seicento, intrecciandosi, con quella che viene comunemente definita, età barocca.

Davanti alle opere di Caravaggio, i visitatori, per magia, faranno un viaggio, che arriva fino all’anima. Soggetti emergono dal nero, attraversando l’arte, riportandola alla luce. “Caravaggio: la verità della luce”, è un viaggio nella conoscenza della vita e della morte, giochi di luci ed ombre, come nell’alba e nel tramonto.

L’evento straordinario, co-organizzato dall’Associazione MetaMorfosi e dal Comune di Catania, sarà presentato ufficialmente, in Conferenza Stampa, giovedì 16 maggio 2024, alle ore 11, presso la Sala Giunta del Palazzo degli Elefanti a Catania, in presenza del sindaco avv. Enrico Trantino e del Presidente di MetaMorfosi on. Pietro Folena

Forse non tutti sanno che, nella sua breve, ma tormentata vita, Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio, ha trascorso un intenso periodo in Sicilia

La mostra sarà visitabile, solo per la stampa, venerdì 31 maggio alle ore 11. L’inaugurazione, invece, è in programma, sempre venerdì 31, alle ore 19, presso la Pinacoteca ex Monastero Santa Chiara, via Castello Ursino, 10, Catania. Per l’occasione, sarà inaugurata, dopo il suo recupero architettonico, anche la Pinacoteca, luogo noto a tutti i catanesi, perché c’era l’anagrafe, archivio storico, della città etnea.

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AMBIENTE

Bandiere blu, in Italia salgono a 236: tre nuovi ingressi per la Sicilia, ora a quota 14

Salgono a 236 le località costiere che potranno fregiarsi del riconoscimento Bandiera Blu 2024, dieci in più dell’anno scorso.

Vessillo che quest’anno, per la 38/a edizione, sventolerà su 485 spiagge con mare eccellente per 4 anni consecutivi (27 in più rispetto al 2023) che corrispondono a circa l’11,5% di quelle premiate a livello mondiale.

Scendono invece da 84 a 81 gli approdi turistici che hanno ottenuto il riconoscimento internazionale della Fee (Foundation for Environmental Education) sulla base di 32 criteri del Programma.

Sul podio sempre prima la Liguria che segna 2 nuovi ingressi ma perde due Bandiere, confermando quindi 34 località; la Puglia sale a 24 con 3 nuovi Comuni e un’uscita mentre seguono a pari merito con 20 Bandiere la Campania e la Calabria, con un riconoscimento in più ciascuna. Con un nuovo ingresso, le Marche ricevono 19 Bandiere Blu, mentre scende a 18 la Toscana che perde un Comune. La Sardegna conferma le sue 15 località, anche l’Abruzzo sale a 15 con un nuovo ingresso, la Sicilia raggiunge 14 Bandiere con tre nuovi ingressi, il Trentino Alto Adige sale a 12 con due Comuni in più, il Lazio resta a 10. In Emilia Romagna premiate 9 località e riconfermate le 9 Bandiere del Veneto. La Basilicata conferma le sue 5 località, e sempre 5 sono i Comuni in Piemonte che ottengono le Bandiere. La Lombardia conferma 3 Comuni, il Friuli Venezia Giulia mantiene le sue 2, come il Molise. Sui laghi quest’anno le Bandiere Blu sono 23, con 2 novità.

In totale ci sono 14 nuovi ingressi: Ortona (Abruzzo), Parghelia (Calabria), Cellole (Campania), Borgio Verezzi (Liguria), Recco (Liguria), Porto Sant’Elpidio (Marche), Lecce (Puglia), Manduria (Puglia), Patù (Puglia), Letojanni (Sicilia), Scicli (Sicilia), Taormina (Sicilia), Tenno (Trentino Alto Adige), Vallelaghi (Trentino Alto Adige). Quattro i comuni non riconfermati: Ameglia (Liguria), Taggia (Liguria), Margherita di Savoia (Puglia) e Marciana Marina (Toscana). 

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