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CULTURA

Lupo Bianco approda a Venezia

ROMA – Obiettivo raggiunto: Lupo Bianco approda alla 78° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, organizzata dalla Biennale di Venezia, in programma, dal 1 al 11 settembre 2020, al Lido di Venezia, per concorrere al Premio International Stralight Cinema Award.

La Mostra si preannuncia come un’edizione davvero eccezionale, con un programma che vede, la città lagunare, protagonista internazionale indiscussa, all’insegna però della sicurezza. L’intera industria cinematografica italiana e, non solo, guarda al Lido nella speranza che l’evento sia l’inizio di un forte rilancio. Per lo Starlight International Cinema Award, evento inserito all’interno della mostra, in concorso, anche quest’anno, il produttore catanese, Antonio Chiaramonte, Presidente di CinemaSet, come miglior produttore per film di impegno sociale, già vincitore nel 2020 con il suo film «Io Ho Denunciato» diretto da Gabriel Cash e ideato dall’avvocato Enzo Guarnera, noto penalista del capoluogo etneo.

Quest’anno, il produttore catanese, concorre con la sua ultima produzione, “Lupo Bianco” diretto da Tony Gangitano e scritto da Stephanie Beatrice Genova e Alessandro Ferrara. Lupo Bianco, soprannome del grande benefattore e filantropo Carlo Olmo, vercellese, insignito lo scorso ottobre della Onorificenza di Cavaliere ‘Bianco’ al Merito della Repubblica Italiana, dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella.

Carlo Olmo – Antonio Chiaramonte

La storia di un orfano, che ha fatto dell’amore ricevuto un moltiplicatore di opportunità, esce dalla porta della sua vita privata per essere raccontata al grande pubblico. Il Produttore cinematografico, Antonio Chiaramonte, che sta portando avanti un “nuovo cinema”, è rimasto colpito dalle vicende di Carlo Olmo e dalle sue incredibili donazioni durante il Covid, dalle migliaia di mascherine donate alle charity tour con 24 tonnellate di derrate alimentari, portate con i pullman alle famiglie bisognose, fino alle stanze degli abbracci per bambini e case di riposo, tanto da far nascere un lungometraggio, destinato anche alle scuole.  “Dopo la frenata Covid del 2020 siamo tornati a girare in Italia” – afferma il produttore Antonio Chiaramonte, Presidente di CinemaSet, componente, insieme all’avv. Enzo Guarnera, del comitato tecnico scientifico del Miur, per i progetti cinematografici inerenti alla legalità a scopo educativo e didattico – “Abbiamo una serie di produzioni da realizzare entro il 2023 grazie alla società cinematografica CinemaSet, ben sette opere, che grazie al sostegno del Patrocinio del Miur, sono da riprendere e finalizzare, per poter proiettare ai giovani studenti di tutta Italia (medie e superiori), film a scopo educativo e didattico per tematiche sociali anche sulla legalità”. Il cast del lungometraggio “Lupo Bianco”, è di tutto rispetto: nel ruolo di Lupo Bianco Sebastiano Somma, affiancato da Morgana Forcella, Remo Girone, Guia Jelo, Vincent Riotta, Francesca Rettondini, Rosario Petix, Vincenzo Giordano, Shi Yang Shi, Gaetano Aronica, Emanuele Olmo, Massimo Pascucci, Daniela Fazzolari, Carlo Giammusso, Andrea Zirio, Gabriel Scopel, Guido Bazzani, Giorgia Fiori, Alice Carbonaro, Elisa Muriale, Naomi Moschitta e tanti altri.

Remo Girone – Antonio Chiaramonte

Fare del bene: è questo il leit motiv di Carlo Olmo. Non è un uomo fuori dal tempo e dal mondo; tutt’altro è una persona perfettamente calata nella società e nei suoi bisogni, che si impegna concretamente per garantire aiuto e supporto facendo forza su quella rete di contatti, di amicizie e di conoscenze che in questi anni ha creato. Grazie alla sua generosità, ha avuto un ruolo fondamentale nel contenimento del contagio. Ma questa è solo la parte finale della straordinaria vita di Carlo Olmo: un’esistenza contraddistinta dal dolore, ma anche dalla volontà di dare una mano alle persone che vivono un momento di difficoltà, non solo economica. Una vita straordinaria, quasi una favola, che inizia però sotto il segno del dolore. Il resto, lo vedremo al cinema. 

“Essere già a Venezia in concorso – continua Chiaramonte – è una soddisfazione immensa , questa è la mia seconda volta che approdo alla Mostra Biennale del Cinema di Venezia, per questo sono felice di essere in concorso qualunque sia l’esito finale di questa meravigliosa rassegna  continuerò a lavorare con maggiore impegno e poter condividere queste emozioni con i ragazzi delle scuole. Questo nuovo cinema per me, adesso, è il mio linguaggio del cuore ”. Il film sarà proiettato a Venezia martedì 7 settembre.

Il produttore punta al prestigioso premio che, negli anni precedenti, è stato assegnato a Barbora Bobulova, Anita Caprioli, Lou Castel, Carolina Crescentini, Maria Grazia Cucinotta, Silvia D’Amico, Donatella Finocchiaro, Anna Foglietta, Isabella Ferrari, Matteo Garrone, Giancarlo  Giannini, Massimiliano Gallo, Al Pacino, Malgorzata Szumowska, Paz Vega, Lina Wertmüller. Il riconoscimento, è nato nel 2014 con l’intento di valorizzare i talenti del cinema nazionale ed internazionale, attrici e attori, registi, produttori, critici e giornalisti del settore, particolare attenzione viene riservata anche a quei personaggi impegnati in attività legate al socialeI premiati vengono scelti sulla base di opere in grado di rappresentare i modi diversi di raccontare le storie e i personaggi e le diverse culture.

CULTURA

Maturità 2024: che cos’è il “Capolavoro dello Studente”, a cosa servirà e come dovrà essere presentato

La maturità si avvicina, e torna la paura del “capolavoro”, se ne parla da mesi ma con l’avvicinarsi dell’Esame di Maturità 2024 per l’appunto, spopola nuovamente l’argomento tra social e forum studenti : il “Capolavoro dello studente” sta agitando infatti, migliaia di maturandi sparsi in tutta Italia, che temono che vi siano nuove “prove” implementate all’interno degli Esami di Stato in programma a giugno.

Ma cosa è esattamente il “capolavoro dello studente” ? E’ un prodotto personale che rappresenta le competenze acquisite dallo studente e i progressi accumulati durante i 5 anni scolastici: come spiegato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito nel documento ufficiale sulla Maturità 2024, il “capolavoro”, si legge, è un servizio digitale attraverso cui in via sperimentale i maturandi possono «caricare in stato di bozza il proprio “capolavoro”, ovvero una propria opera, individuata autonomamente, particolarmente significativa per rappresentare i progressi che ha compiuto e le competenze che ha raggiunto durante il proprio percorso scolastico».

Il lavoro, dovrà essere caricato tramite E-Portfolio sulla piattaforma “Unica” , rappresentando di fatto una “vetrina” delle specifiche capacità dello studente, della sua storia personale scolastica che lo distingue dagli altri candidati.

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CULTURA

Siracusa, il 16 aprile evento-spettacolo nella Neapolis per celebrare la mostra di Mitoraj

Una performance teatrale e musicale, con oltre 40 artisti, per celebrare la più grande mostra scultorea a cielo aperto di Igor Mitoraj, visitabile già dal 26 marzo scorso e che coinvolgerà alcuni dei luoghi più straordinari e suggestivi della Sicilia fino al 31 ottobre 2025. La cerimonia si terrà martedì 16 aprile alle 17.30 nell’area archeologica Neapolis di Siracusa, con uno spettacolo dedicato al mito di Icaro, scritto e diretto dalla regista Gisella Calì e accompagnato dalle musiche inedite di Lello Analfino. Parteciperanno l’assessore ai Beni culturali Francesco Paolo Scarpinato, l’assessore al Territorio Elena Pagana, il direttore del Parco archeologico di Siracusa Carmelo Bennardo, il presidente dell’Atelier Mitoraj Jean Paul Sabatié, il direttore del parco dell’Etna Giovanni Laudani, il dirigente generale del dipartimento Beni culturali Mario La Rocca, il curatore della mostra Luca Pizzi e il direttore culturale Roberto Grossi.

Delle 27 opere monumentali che compongono il percorso espositivo, 25 potranno essere ammirate all’interno del Parco archeologico di Neapolis a Siracusa mentre si innalzerà a 1700 metri sulle pietre laviche dell’Etna l’opera bronzea del “Teseo Screpolato” e dallo spazio antistante al Castello Maniace a Ortigia la scultura alata “Ikaria” guarderà verso il Mediterraneo. «È un progetto in cui la Regione Siciliana crede molto – dichiara l’assessore ai Beni culturali Francesco Paolo Scarpinato – perché tende a valorizzare lo straordinario patrimonio storico e archeologico della regione, come il Parco di Neapolis, in una logica innovativa. Una mostra di caratura internazionale che saprà richiamare nuovo pubblico e rafforzare l’immagine della Sicilia nel mondo, anche come volano per il turismo e l’economia». Le opere realizzate tra il 1993 e il 2014 in bronzo, ghisa, travertino e resina, si integrano con i luoghi che le accolgono. Lo stile espressivo di Mitoraj e la sua poetica, ricca di surrealismo e simbolismo, si manifestano, infatti, in armonia e continuità con i modelli della tradizione classica e romana dialogando, allo stesso tempo, con la natura. L’area archeologica e l’esposizione di Mitoraj per la prima volta potranno essere visitate con il biglietto d’ingresso unico di 16,50 euro. L’orario di apertura è dalle 8.30 alle 19.30 con acquisto dei biglietti fino alle 18.00. La mostra è promossa dal Parco archeologico di Siracusa Eloro, Villa del Tellaro e Akrai, prodotta da Atelier Mitoraj, in collaborazione con Mediatica e Tate, con il patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Siciliana, assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana, assessorato del Territorio e dell’ambiente. Collaborano anche l’assessorato dell’Agricoltura, con il Parco dell’Etna, con il Demanio forestale, i Comuni di Ragalna e di Siracusa.

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CULTURA

Catania: visita dell’Arcovescovo Renna al “Duca degli Abruzzi” in occasione del 150esimo anniversario dell’istituto

Visita pastorale stamattina dell’Arcivescovo S.E. Monsignor Luigi Renna presso il Politecnico del Mare di Catania. Un momento di incontro e confronto con gli studenti, inserito all’interno delle Celebrazioni per il 150° anniversario dell’Istituto Duca degli Abruzzi, per dialogare su importanti temi ed esprimere la vicinanza della Chiesa alle attività culturali, educative di una scuola che quest’anno “taglia” il traguardo di un secolo e mezzo di vita.

Accanto alla dirigente del Politecnico del Mare, Vice Presidente dell’ITS di Catania, Cavaliere della Repubblica, presidente della Rete Resil (Rete Nazionale delle Scuole di Logistica) e presidente “The International Propeller Clubs – Ports of Catania & Southeastern Sicily” Brigida Morsellino l’Arcivescovo di Catania Luigi Renna ha avuto modo di ammirare l’intero istituto con i suoi laboratori, il planetario e la mostra fotografica- curata dal fotoreporter Davide Anastasi- che ripercorre i 150 anni dell’istituto di Catania.

“La sua presenza qui oggi è un onore per tutti noi perché non fa altro che veicolare il messaggio di essere sulla giusta rotta- afferma Brigida Morsellino– gli studenti devono conoscere e capire la realtà che li circonda, in tutti i suoi aspetti, per poter crescere e diventare i futuri cittadini del domani consapevoli del ruolo che dovranno ricoprire in una società più giusta. La Legalità e il rispetto delle regole sono valori supremi e tutti noi dobbiamo lavorare sodo per salvaguardarli”. 

Ampio spazio, nel corso della conferenza presso l’Aula Magna dell’istituto, è stato dato al dialogo con l’Arcivescovo di Catania Luigi Renna che ha risposto alle domande degli studenti presenti.

“Nella società di oggi mi preoccupa molto la povertà educativa, che rappresenta un livello molto più basso rispetto a quella di carattere economico,- dichiara l’Arcivescovo di Catania Luigi Renna– bisogna combattere contro la mancanza di valori nei contesti sociali difficili. Per questo è fondamentale seguire il buon esempio  di Don Pino Puglisi che, nel quartiere Brancaccio di Palermo, ha creato un modello educativo e rinnovato che ha saputo “contagiare” tutti. Lui è stato un educatore che ha tirato fuori da ognuno quel capolavoro che è in noi”.

Finita la conferenza, tra gli applausi degli studenti, la dirigente Morsellino  ha consegnato all’Arcivescovo Renna il crest dei 150 anni dell’Istituto Duca degli Abruzzi con il nuovo simbolo celebrativo della scuola.

isita dell’Arcivescovo S.E. Monsignor Luigi Renna all’Istituto Duca degli Abruzzi di Catania

Visita pastorale stamattina dell’Arcivescovo S.E. Monsignor Luigi Renna presso il Politecnico del Mare di Catania. Un momento di incontro e confronto con gli studenti, inserito all’interno delle Celebrazioni per il 150° anniversario dell’Istituto Duca degli Abruzzi, per dialogare su importanti temi ed esprimere la vicinanza della Chiesa alle attività culturali, educative di una scuola che quest’anno “taglia” il traguardo di un secolo e mezzo di vita.

Accanto alla dirigente del Politecnico del Mare, Vice Presidente dell’ITS di Catania, Cavaliere della Repubblica, presidente della Rete Resil (Rete Nazionale delle Scuole di Logistica) e presidente “The International Propeller Clubs – Ports of Catania & Southeastern Sicily” Brigida Morsellino l’Arcivescovo di Catania Luigi Renna ha avuto modo di ammirare l’intero istituto con i suoi laboratori, il planetario e la mostra fotografica- curata dal fotoreporter Davide Anastasi- che ripercorre i 150 anni dell’istituto di Catania.

“La sua presenza qui oggi è un onore per tutti noi perché non fa altro che veicolare il messaggio di essere sulla giusta rotta- afferma Brigida Morsellino– gli studenti devono conoscere e capire la realtà che li circonda, in tutti i suoi aspetti, per poter crescere e diventare i futuri cittadini del domani consapevoli del ruolo che dovranno ricoprire in una società più giusta. La Legalità e il rispetto delle regole sono valori supremi e tutti noi dobbiamo lavorare sodo per salvaguardarli”. 

Ampio spazio, nel corso della conferenza presso l’Aula Magna dell’istituto, è stato dato al dialogo con l’Arcivescovo di Catania Luigi Renna che ha risposto alle domande degli studenti presenti.

“Nella società di oggi mi preoccupa molto la povertà educativa, che rappresenta un livello molto più basso rispetto a quella di carattere economico,- dichiara l’Arcivescovo di Catania Luigi Renna– bisogna combattere contro la mancanza di valori nei contesti sociali difficili. Per questo è fondamentale seguire il buon esempio  di Don Pino Puglisi che, nel quartiere Brancaccio di Palermo, ha creato un modello educativo e rinnovato che ha saputo “contagiare” tutti. Lui è stato un educatore che ha tirato fuori da ognuno quel capolavoro che è in noi”.

Finita la conferenza, tra gli applausi degli studenti, la dirigente Morsellino  ha consegnato all’Arcivescovo Renna il crest dei 150 anni dell’Istituto Duca degli Abruzzi con il nuovo simbolo celebrativo della scuola.

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