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ATTUALITÀ

Rischio sismico, parte da Catania il tour siciliano della mostra della Protezione Civile “Terremoti d’Italia”

CATANIA – Arriva in Sicilia la mostra itinerante “Terremoti d’Italia”, realizzata dal Dipartimento nazionale della Protezione Civile, su iniziativa della Regione Siciliana, attraverso il dipartimento regionale di Protezione civile e d’intesa con i Comuni di Catania, Palermo e Campobello di Mazara (Tp).

L’obiettivo del percorso espositivo, che farà tappa a Catania, alla Villa Bellini, dal 17 marzo al 7 aprile, è fare conoscere da vicino ai visitatori, nell’ambito delle attività previste dalla campagna di sensibilizzazione e informazione alla cittadinanza “2023 anno della prevenzione sismica in Sicilia”, uno dei rischi naturali che più interessano il nostro Paese e la nostra Isola: quello sismico.

Soltanto nel secolo scorso, in Italia, sono stati ben 60 i terremoti che hanno provocato danni gravi. Venti di questi hanno avuto effetti distruttivi tali da causare la morte di 120 mila persone, oltre che la devastazione di interi centri urbani e la paralisi delle attività produttive nelle aree colpite. Oggi sappiamo che quasi la metà del nostro Paese è soggetta a elevata pericolosità sismica e che in questa vasta porzione di territorio vive il 40 per cento della popolazione.

Negli ultimi cento anni abbiamo imparato, però, che dai terremoti possiamo difenderci: attraverso la conoscenza del fenomeno fisico, la memoria storica degli eventi passati, la consapevolezza dei comportamenti da adottare per ridurre il rischio e grazie al progresso tecnologico. E se ancora non siamo in grado di prevedere quando, dove e con quale intensità accadrà il prossimo terremoto, sappiamo con certezza che la gravità dei suoi effetti può dipendere anche dall’uomo.

Terremoti d’Italia” punta a stimolare i cittadini, in particolare i più giovani, a un ruolo attivo nel campo della prevenzione. Il percorso di visita, guidato dai volontari dell’associazione Lares Italia, parte dalla conoscenza del fenomeno fisico e dagli strumenti utilizzati per misurarne la forza, per passare poi alla storia e alla pericolosità sismica del nostro Paese, per affrontare i temi della vulnerabilità delle città e delle costruzioni, degli accorgimenti per rendere più sicura la propria abitazione, dei comportamenti da adottare prima, durante e dopo situazioni di rischio, arrivando poi ai due spettacolari simulatori sismici, progettati per riprodurre il movimento tellurico.

La “stanza sismica”, infatti, potrà far vivere in sicurezza ai visitatori l’esperienza del terremoto, osservandone direttamente e da vicino gli effetti.

Stanza Sismica

Anche la campagna di comunicazione “Io non rischio” del Dipartimento della Protezione Civile e partner istituzionali e scientifici, sulla diffusione delle buone pratiche di protezione civile è parte integrante della mostra: volontari siciliani incontreranno i visitatori lungo il percorso espositivo per parlare con loro dei rischi naturali ai quali il territorio dove vivono è esposto.


Semplicità di linguaggio, approccio multidisciplinare e metodo partecipativo sono le caratteristiche che rendono “Terremoti d’Italia” una mostra adatta a ogni tipo di pubblico.

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Schifani: ”Incentivo economico ai medici in servizio nei presidi ospedalieri di zone disagiate”

PALERMO – Un incentivo economico a favore dei medici che prestano servizio nei presidi ospedalieri di zone disagiate o in quelli che presentano maggiori carenze di organico.

Lo prevede una norma predisposta dal governo regionale che sarà inserita nel disegno di Legge di stabilità il cui testo è già all’attenzione delle commissioni di merito dell’Ars.

 «L’obiettivo – spiega il presidente della Regione, Renato Schifani – è quello di trattenere il personale nelle sedi più disagiate, come le isole minori, le zone montane e periferiche, e, nel contempo, di provare a convincere i medici a trasferirsi in queste strutture cosiddette di frontiera.

Dopo il bando per il reclutamento di 1.500 medici stranieri, mettiamo in campo un’altra soluzione per far fronte alla carenza di sanitari nel sistema siciliano e assicurare i livelli essenziali di assistenza ai cittadini. Una misura temporanea e urgente in attesa che da Roma arrivino i provvedimenti per risolvere strutturalmente un problema che coinvolge tutto il Paese: il numero chiuso nelle facoltà di Medicina».

La norma stanzia venti milioni di euro per il prossimo triennio. Secondo il report del dipartimento Pianificazione strategica dell’assessorato della Salute, diretto da Salvatore Iacolino, infatti i medici che prestano servizio nei presidi disagiati sono 302 (di cui 289 a tempo indeterminato), a fronte di una pianta organica di 576. Con un decreto dell’assessore alla Salute saranno determinati i criteri per l’attribuzione dell’incentivo, che può arrivare massimo a mille euro

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Diffamazione all’ex sovrintendente ai Beni culturali di Roma: Sgarbi a processo a Enna

ENNA – Vittorio Sgarbi è a processo a Enna per diffamazione aggravata su denuncia presentata, nel 2017, dall’allora Sovrintendente ai Beni culturali di Roma, Francesco Prosperetti.

Il Tribunale monocratico, presieduto dal giudice Chiara Blandino, ritenendo fondata la richiesta di incompetenza territoriale avanzata dai difensori del critico d’arte, gli avvocati Giampaolo Cicconi e Giovanni Di Giovanni, ha trasmesso gli atti alla Corte di Cassazione e aggiornato il processo al prossimo 15 maggio.

Al centro del procedimento le dichiarazioni di Sgarbi al quotidiano ‘QN Nazionale – Carlino – Giorno’ sulla morte di un turista spagnolo nella Basilica Santa Maria Maggiore di Roma perché colpito da un peduccio staccatosi dal soffitto. “Il ministro ai Beni culturali – affermò il critico d’arte, secondo quanto si legge nel decreto di citazione a giudizio della Procura di Enna – provvederà a un intervento di massima urgenza con la stessa solerzia con cui ha lasciato abbattere il villino Naselli a Roma, affidandosi a un Sovrintendente infedele e traditore”.

 L’iter giudiziario del procedimento parte da Roma dove il sovrintendente aveva presentato la querela, oltre che al quotidiano anche per interventi di Sgarbi a trasmissioni de La7, prima a ‘Otto e mezzo’ e poi a ‘Non è l’arena’, oltre che con video su Facebook e Youtube che erano antecedenti di diversi giorni rispetto all’articolo apparso sul quotidiano. A Roma la querela sul Qn viene stralciata e mandata a Bologna, dove ha sede il quotidiano, ma il giudice, su eccezione della difesa, si è dichiarato incompetente e ha trasmesso il fascicolo al Tribunale dove l’indagato aveva la residenza anagrafica e quella di Sgarbi nel 2017 era nell’Ennese per esigenze politiche.

I legali del critico d’arte, gli avvocati Cicconi e Di Giovanni, hanno contestato l’incompetenza territoriale a Enna, ritenendola radicata a Roma e hanno chiesto al Tribunale di dichiararsi tale o, in subordine, di rimettere la questione alla Corte di Cassazione. La decisione degli Ermellini è attesa entro il prossimo maggio.

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La femme creative Lally Masia a Palermo per l’evento “La Sicilia per le donne”

PALERMO – Il 25 novembre scorso, la scrittrice e femme creative Lally Masia ha partecipato all’evento “La Sicilia per le donne”, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, presso la Sala Mattarella del Palazzo Reale di Palermo. La scrittrice ha portato in dibattito il suo ultimo capolavoro “ Specchiarsi nelle Nebbia”, intervistata da Simona Branchetti del TG5 e affiancata al dibattito sociale con l’on. Elena Bonetti, l’avv. Cesare Placanica, il Sindaco di Palermo prof. Roberto Lagalla, il magistrato Annamaria Palma Guarnier, la giornalista di Donna Moderna dott.ssa Myriam Defilippi, il presidente AMAT dott. Giuseppe Mistretta e il presidente della Fondazione dott. Tommaso Dragotto.

La Femme Creative ha aperto i tre giorni di eventi contro la violenza sulle donne in Riviera Romagnola, il 24 novembre presso il Teatro Giustiniano Villa a San Clemente (RN), luogo di residenza adolescenziale della scrittrice. Lally Masia con i suoi libri in particolare con “Vinco io” ha coinvolto i ragazzi della scuola primaria per sensibilizzare la Giornata della lotta contro la violenza alle donne, sottolineando l’importanza dell’uguaglianza tra i sessi e l’educazione civica.

Nei suoi ultimi due libri racconta proprio storie vere di donne oggetto di violenza da parte degli uomini. Lally Masia, ci spiega: “il comune denominatore chi subisce una violenza è la donna che si annulla, la donna che subisce oltre ad una violenza fisica anche quella psicologica. E solo con  l’unione e la forza si possono contrastare questi gesti estremi che annullano una donna. Anche il cambiamento che la donna ha avuto negli ultimi anni; una donna indipendente, che riveste ruoli importanti, una donna di successo che quando torna a casa, ha la necessità di potersi appoggiare sulla spalla del proprio uomo. Nel frattempo, voglio ringraziare Maurizio Scilla di 03studio srl che mi segue ininterrottamente nel mio percorso letterario e Marcella Cannariato e Laura Lusuardi di Marina Rinaldi.”

Lally Masia, è originaria di Montefiore Conca, ma vive a Misano Adriatico in provincia di Rimini. Inizia a scrivere il suo primo libro “Un uomo di nome Vincent” nel 2019  e in seguito “la seconda vita di Eleonora” nel 2020, due romanzi frutto di intrecci amorosi, sconfitte e rivincite. “Donna a colori” è il terzo libro, uscito nel 2021, racconta la storia di cinque amiche non più giovanissime che hanno ancora una gran voglia di vivere e soprattutto di amare ed essere amate. Con “Vinco io” di Leone Editore, Lally ha raggiunto un vasto pubblico eterogeneo inaspettato, anche grazie ad una scrittura semplice che arriva direttamente al cuore dei suoi lettori, riscuotendo un gran successo sopratutto tra i giovani. Il suo primo ingresso in libreria alla casa Feltrinelli è iniziato a Rimini, accompagnata dalla sua relatrice e giornalista Cristina Tassinari e da 03_studio di Maurizio Scilla brand manager di “Femme Creative”. Il suo ultimo romanzo “Specchiarsi nella nebbia” edito da Leone Editore, disponibile per il firmacopie nelle librerie in tutta Italia.

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