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ECONOMIA

Cuc Sicilia, nel 2023 gare per oltre 2 miliardi. Schifani e Falcone: “Avviato percorso virtuoso”

Nel 2023 la Centrale unica di committenza della Regione Siciliana, ha concluso ben 19 procedimenti di gara, immettendo sul mercato siciliano servizi e affidamenti per un valore di oltre due miliardi di euro, segnando un aumento del 65% rispetto al 2022: questi, i dati che emergono dal monitoraggio compiuto dall’assessorato dell’Economia sul funzionamento della struttura che centralizza appalti e acquisti della Regione Siciliana.

“Fin dal nostro insediamento abbiamo avviato un percorso virtuoso nel funzionamento della Centrale unica di committenza – ha affermato il presidente della Regione Renato Schifani – per garantire trasparenza, regolarità ed economicità nella gestione degli appalti pubblici. Grazie all’impegno profuso, si è ottenuto un doppio obiettivo: da un lato il raddoppio delle gare rispetto ai precedenti risultati e dall’altro l’immissione nel sistema economico di oltre due miliardi di euro».

“Ci siamo concentrati sul riordino della Cuc, pur facendo i conti con le storiche carenze della struttura – ha aggiunto l’assessore all’Economia Marco Falcone – con l’obiettivo di valorizzarla per darle maggiore efficienza. Registriamo, in questo senso, i primi segnali positivi circa l’adozione di buone prassi e il conseguimento di notevoli risparmi. Il 2023 è stato dunque l’anno dell’avvio di un percorso di qualità, anche nell’ottica di adempiere ai richiami dell’Anac e alla sfide del nuovo Codice degli appalti”.

I numeri registrati da via Notarbartolo certificano un miglioramento costante della performance della Cuc nel periodo 2020-2023 e un netto salto di qualità l’anno scorso, quando si è registrato, fra le altre cose, un risparmio complessivo per l’amministrazione regionale di oltre 620 milioni di euro in ribassi d’asta.

ECONOMIA

Frane in Sicilia: al via i lavori di consolidamento alla baia “Ngonia del Tono” di Milazzo

Sono stati aggiudicati i lavori di consolidamento del costone roccioso che sovrasta la baia di “Ngonia del Tono”, a Milazzo, nel Messinese. La Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico guidata dal presidente della Regione Siciliana ha, infatti, proceduto alla definizione della gara. Si tratta di un appalto integrato che comprende sia i servizi di ingegneria utili alla progettazione che l’esecuzione dell’opera.

In base alla graduatoria finale stilata dagli uffici palermitani di piazza Ignazio Florio, della stesura del progetto si occuperà il raggruppamento temporaneo di professionisti coordinato dalla Strafer ingegneria. A eseguire i lavori sarà, invece, il consorzio stabile Itm di Forlì. L’importo complessivo dell’appalto è di 4,3 milioni di euro, con un ribasso  del 21,6 per cento. L’intervento consiste nella messa in sicurezza del costone roccioso che cinge il litorale di Ngonia del Tono, comprese le parti sottostanti di via Manica e di via delle Magnolie. I primi movimenti franosi in quest’area risalgono al dicembre del 2008 e sono ancora ben visibili i danni, tra cui una serie di cedimenti del margine stradale e dei muretti di delimitazione.

Le opere riguarderanno la regimentazione e lo smaltimento delle acque meteoriche di via Manica, della sottostante via delle Magnolie e della scalinata che conduce alla Ngonia del Tono con relativo ripristino della sede stradale interessata e della scalinata.

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ECONOMIA

Regione Siciliana, concorsi per il Ricambio Generazionale: assunti 106 nuovi funzionari

Hanno firmato il contratto 106 nuovi funzionari assunti dalla Regione Siciliana con lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi banditi nel 2022 per il Ricambio generazionale.

Nella sede dell’assessorato della Funzione pubblica, a Palermo, il presidente della Regione ha dato il benvenuto ai nuovi dipendenti che entreranno in servizio il prossimo 3 giugno, una volta completate le procedure di registrazione dei contratti di lavoro. Il governatore ha, inoltre, ringraziato il personale del dipartimento della Funzione pubblica per avere accelerato i tempi burocratici necessari. Presenti anche l’assessore e il dirigente generale del dipartimento.

Lo scorrimento delle graduatorie approvate tra agosto e ottobre del 2022 per 216 posti si è reso necessario per colmare, seppur in parte, la carenza di organico in diversi ruoli dell’amministrazione regionale. Gli idonei che avevano inviato nei termini la documentazione necessaria per l’assunzione e che erano stati convocati per firmare i contratti erano 146. A firmare il contratto oggi sono stati 7 avvocati (11 i posti disponibili); 13 agronomi su 17; 39 funzionari amministrativi (su 107); 8 informatici (su 25) e 39 ingegneri (su 56). Assunti anche 7 lavoratori delle cosiddette categorie protette. In 40, invece, non si sono presentati alla convocazione o hanno rinunciato al momento della firma. 

Un nuovo scorrimento delle graduatorie sarà effettuato dopo l’approvazione del conto consuntivo della Regione per il completamento delle restanti 110 immissioni in servizio.

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ECONOMIA

Sicilia, risorse idriche: il bando per l’assegnazione di oltre 11 milioni per rifare le reti del comprensorio Jato

Oltre 11,3 milioni di euro per l’ammodernamento delle reti di distribuzione di acqua del comprensorio irriguo Jato. Il Consorzio di bonifica 1 di Trapani della Regione Siciliana ha pubblicato, infatti, un bando per appaltare i lavori per il miglioramento dell’infrastruttura dell’area occidentale della provincia di Palermo che perde fino al 70% delle risorse idriche. Un’opera importante che sarà al servizio dell’agricoltura del comprensorio tra Partinico e la costa tra Trappeto e Balestrate.

L’intervento, finanziato dal ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, è stato progettato dal Consorzio di bonifica 2 di Palermo (gestore degli impianti) con il coordinamento del dipartimento regionale dell’Agricoltura. I lavori riguarderanno il “primo lotto sollevato” che ha una una superficie di circa 1.880 ettari (all’interno dei quali ricade il centro abitato di Partinico) ed è servito da un impianto realizzato dall’Esa negli anni Sessanta. La rete è obsoleta e in precario stato di conservazione, con pericolose tubazioni in cemento – amianto che hanno largamente superato i limiti di vita per opere di questo tipo. Nello specifico, si amplierà il volume della vasca di carico, si sostituiranno le condotte con moderne tubazioni plastiche, saranno attivati sistemi automatizzati di consegna e telecontrollo dei volumi irrigui alle utenze.

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