CRONACA
Viagrande: sventato il furto in un casolare grazie alla sinergia tra cittadini e Carabinieri

Un gruppo di amici stava trascorrendo una tranquilla serata in un ristorante di Viagrande e, come talvolta accade, parte della comitiva si era recata all’esterno della struttura per prendere una boccata d’aria.
Questa situazione, tuttavia, non è stata ritenuta di impedimento alle mire predatorie di un minorenne del posto, che proprio in quei momenti aveva deciso di derubare un casotto di campagna che si trova là vicino, di proprietà di un 71enne residente anche lui a Viagrande, intrufolandovisi all’interno dopo aver divelto parte della recinzione del fondo agricolo.
Purtroppo per lui però, la scena non è passata inosservata ai clienti della trattoria, che avendolo notato, con giusto senso civico hanno chiamato il 112, mettendo così in allerta la Centrale Operativa dei Carabinieri di Acireale, che ha subito attivato una pattuglia del Comando Arma di Aci Sant’Antonio.
I militari, già presenti in zona poiché impegnati in servizio di prevenzione dell’illegalità diffusa, giunti sul posto in una manciata di minuti, hanno dunque imboccato la via Don Bosco, sorprendendo nel tragitto proprio un giovane che correva a margine della strada, imbracciando un decespugliatore.
Il ragazzo, chiaramente, è stato subito fermato e alle domande dei Carabinieri, non ha saputo dare alcuna spiegazione del perché, a quell’ora tarda, si trovasse in una strada di periferia, con in mano un arnese per il giardinaggio.
Affidato il minorenne ad una seconda pattuglia della Compagnia di Acireale, per ricostruire quanto accaduto, i militari hanno quindi ripercorso a ritroso i passi fatti dal giovane per entrare nel terreno, verificando appunto che una porzione della rete metallica perimetrale era stata tagliata e piegata.
A quel punto è stato anche contattato il proprietario dell’appezzamento, il quale ha immediatamente riconosciuto il decespugliatore rubato- che gli è stato riconsegnato– e ha deciso di sporgere denuncia, visti i danni subiti alla recinzione.
Il ragazzo è stato, quindi, denunciato a piede libero per “furto aggravato” ed affidato ai genitori, su disposizione della Procura per i Minorenni di Catania.
CRONACA
Palermo, uccise la moglie a coltellate a Selinunte: confermato l’ergastolo in appello

La seconda sezione della Corte d’Assise di Appello di Palermo (presidente Angelo Pellino) ha confermato l’ergastolo per Ernesto Favara, 65 anni, l’uomo di Castelvetrano che il 24 dicembre 2022 uccise la moglie Maria Amatuzzo nella casa di Marinella di Selinunte (Trapani).
Il 22 luglio 2024 Favara è stato condannato all’ergastolo dalla Corte d’Assise di Trapani.
Il legale Margherita Barraco ha presentato ricorso in appello. Amatuzzo fu vittima di ingiurie, vessazioni, minacce e aggressioni fisiche da parte di Favara e poi il pomeriggio del 24 dicembre fu accoltellata dal marito nel garage della loro casa di Marinella di Selinunte dopo che la donna aveva deciso di trasferirsi a vivere a casa del nuovo compagno Liborio Cammarata. Il legale ha annunciato ricorso in Cassazione.
CRONACA
Palermo, vampe di San Giuseppe spente dai vigili del fuoco: locali invasi dal fumo

I vigili del fuoco sono stati impegnati fino a tarda notte per spegnere alcune vampe accese a Palermo.
In fiamme alcune le cataste di legna alla Kalsa.
Ad appiccare il rogo è stato un gruppo di ragazzini. Sono dovute intervenire le squadra antincendio scortate dalle forze dell’ordine per spegnere il rogo che ha creato disagi ai locali della zona che sono stati invasi dal fumo.
Lo scorso anno ci sono state scene di guerriglia con agenti di polizia, carabinieri e pompieri colpiti da un fitto lancio di pietre durante le fasi dello spegnimento o della rimozione delle cataste.
CRONACA
Messina: 10 avvisi orali, un Daspo sportivo e 4 fogli di via obbligatori con divieto di ritorno

Nell’ambito delle misure poste a salvaguardia dell’ordine e della sicurezza pubblica, il Questore di Messina
Annino Gargano, quale Autorità provinciale di Pubblica Sicurezza, ha emesso 10 avvisi orali, un DASPO e 4 fogli di via obbligatori.
In particolare, all’esito dell’attività istruttoria svolta dalla Divisione Anticrimine della Questura, 7 avvisi orali sono stati irrogati ad altrettanti soggetti, già noti alle Forze dell’Ordine perché gravati da numerosi precedenti e destinatari lo scorso mese di novembre dell’ordinanza cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Messina nell’ambito di un’operazione svolta nei confronti di 23 indagati.
L’attività investigativa, svolta dalla Squadra Mobile, aveva consentito di individuare gli appartenenti ad una associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti ed operante nel quartiere cittadino di Santa Lucia sopra Contesse.
Ulteriori 2 avvisi orali sono stati emessi, su proposta del Commissariato di P.S. di S. Agata di Militello, nei confronti di altrettanti soggetti, dei quali è stata valutata la pericolosità sociale. Tale valutazione è scaturita non soltanto dai numerosi precedenti penali e di polizia, anche specifici, dai quali i due erano gravati, ma anche perché in ultimo resisi autori di numerosi furti di rame commessi introducendosi nottetempo all’interno di svariati cimiteri delle province di Messina e Palermo, e per i quali erano stati sottoposti a misura cautelare disposta dalla competente Autorità Giudiziaria.
Inoltre, un avviso orale è stato adottato dal Questore, su proposta della Compagnia Carabinieri “Messina Sud”,nei confronti di soggetto con precedenti penali e di polizia, all’esito di attività istruttoria che ha consentito di valutarne – anche in questo caso – la pericolosità sociale, attese le condotte illecite idonee a destare allarme sociale nonché il fatto che lo stesso vive anche dei proventi di tali condotte.
Un DASPO è stato emesso dal Questore nei confronti di soggetto resosi autore di plurime violazioni di analogo provvedimento già a suo carico e in corso di esecuzione, che disponeva per 2 anni il divieto di accesso alle manifestazioni sportive relative ai club di basket professionisti e dilettanti. In particolare, l’istruttoria svolta dalla Divisione Anticrimine ha consentito di accertare che lo stesso si fosse recato ad assistere a due incontri di basket del campionato “Under 13” maschile e di minibasket, in entrambi i casi effettuando anche una invasione di campo. Tali condotte antisportive – considerata anche la minore età degli atleti -sono state valutate come sintomatiche del mancato ravvedimento del soggetto, nonchè particolarmente gravi, in quanto idonee ad innescare potenziali disordini in campo e sugli spalti, così potendo causare turbative dell’ordine e sicurezza pubblica. All’esito della valutazione di concreta pericolosità sociale del soggetto, il Questore di Messina ha applicato a carico del soggetto un nuovo Daspo della durata di 5 anni.
Infine, il Questore ha adottato 4 fogli di via obbligatori nei confronti di altrettanti soggetti pregiudicati, le cui condotte illecite hanno destato allarme sociale, nel capoluogo e in provincia.
In particolare, due provvedimenti sono stati emessi,su proposta delle Volanti, nei confronti di soggetti catanesi, gravati da precedenti e già destinatari di precedenti analoghi provvedimenti, ai quali è stato fatto divieto di ritornare nel capoluogo peloritano per un anno; un ulteriore foglio di via, su proposta del commissariato di P.S.
di Patti, nei confronti di un soggetto tunisino al quale è stato fatto divieto di ritorno nel comune di Gioiosa Marea per un anno; un ultimo foglio di via è stato infine adottato, su proposta del Commissariato di P.S. di Sant’Agata di Militello, nei confronti di un soggetto catanese, già destinatario di analoghi provvedimenti, al quale è stato fatto divieto di ritorno nel comune di S. Agata di Militello per un periodo di 3 anni.
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