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SANITÀ

Fondazione Gimbe: nel 2022 in Sicilia il 16,7% delle famiglie italiane ha limitato le spesa sanitarie

In Sicilia la spesa annuale delle famiglie per la salute nel 2022 è pari a 1.219,80 euro: +8,1% rispetto al 2021 (1.127,88 euro); la percentuale delle famiglie che ha rinunciato alle prestazioni sanitarie nel 2022 è il 7,2% (media Italia 7%): questi i dati della Fondazione Gimbe che si basa su dati Istat.

Nel 2022 il 16,7% delle famiglie italiane dichiarano di avere limitato la spesa per visite mediche e accertamenti periodici preventivi in quantità e/o qualità.

Se il Nord-Est (10,6%), il Nord-Ovest (12,8%) e il Centro (14,6%) si trovano sotto la media nazionale, tutto il Mezzogiorno si colloca al di sopra: di poco le Isole (18,5%), di oltre 10 punti percentuali il Sud (28,7%), in pratica più di 1 famiglia su 4. Il 4,2% delle famiglie italiane dichiara di non disporre di soldi in alcuni periodi dell’anno per far fronte a spese relative alle malattie. Sono al di sotto della media nazionale il Nord-Est (2%), il Centro (3,1%) e il Nord-Ovest (3,2%), mentre il Mezzogiorno si colloca al di sopra della media nazionale: rispettivamente le Isole al 5,3% e il Sud all’8%, un dato quasi doppio rispetto alla media nazionale.

L’incidenza della povertà assoluta per le famiglie in Italia – ovvero il rapporto tra le famiglie con spesa sotto la soglia di povertà e il totale delle famiglie residenti – è salita dal 7,7% (2021) al 8,3% (2022), ovvero quasi 2,1 milioni di famiglie. Il Nord-Est ha registrato l’incremento più significativo, passando dal 7,1% al 7,9%, seguito dal Sud con un aumento dal 10,5% all’11,2% e dalle Isole con un incremento dal 9,2% al 9,8%. Anche se il Nord-Ovest e il Centro hanno registrato un aumento più contenuto (0,4%), il fenomeno della povertà assoluta è diffuso su tutto il territorio nazionale.
   

SANITÀ

Sicilia, medici Cimest: “Il 15 maggio si esaurisce budget provvisorio assegnato e saranno sospese le visite”

“Sospenderemo i nostri servizi il prossimo 15 maggio quando si esaurirà il budget provvisorio assegnato, ma daremo vita anche ad altre iniziative come, ad esempio, una manifestazione davanti alla Presidenza della Regione”, questo l’annuncio dei medici specialisti convenzionati esterni aderenti al Coordinamento intersindacale medicina specialistica di territorio (Cimest) dopo l’incontro a Palermo con l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, che prodotto una ‘fumata nera’.

Un’ulteriore riunione è prevista il prossimo 8 maggio.

“In collaborazione con il Codacons – aggiungono il presidente Salvatore Calvaruso e i coordinatori del Cimest, Domenico Garbo e Salvatore Gibiino – informeremo i cittadini del loro diritto ad avere rimborsate dalle Asp le prestazioni che non possono essere erogate entro i tempi di attesa. Sono in gioco non solo la salute dei siciliani, perché in tanti saranno esclusi oltre ad allungare ulteriormente le liste d’attesa, ma anche i posti di lavoro del personale in forza agli ambulatori privati che questa situazione pone a forte rischio”.

“Ricordiamo all’assessore Volo – osservano Calvaruso, Garbo e Gibiino – che un suo predecessore aveva scritto nel Piano sanitario regionale che ‘i medici specialisti convenzionati esterni sono una risorsa irrinunciabile’ per l’intero sistema sanitario siciliano. Tutta la categoria chiede un immediato intervento personale del presidente Renato Schifani affinché moderi il suo assessore che non si può permettere di offenderci”.

Il Cimest, in una nota diffusa dopo l’incontro, parla di “‘atteggiamento ostile da parte dell’assessore” che “non ha fornito alcuno dei dati richiesti, ma solo numeri senza significato”. “Il direttore strategico – prosegue il documento – ha presentato un conteggio assolutamente insufficiente, ma, in ogni caso, l’assessore ha bloccato tutto escludendo di fatto i medici specialisti convenzionati esterni dalla prevenzione secondaria e terziaria. Anche la richiesta del numero e dell’entità economica delle prestazioni da parte del settore pubblico per parametrarlo con i numeri sia come prestazioni sia dal punto di vista economico del privato, non ha avuto alcuna risposta”.
   

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SANITÀ

Acireale: si è insediata sabato la Commissione Consiliare Speciale in materia di Sanità

Sabato 27 aprile nei locali di via Lancaster si è insediata la commissione consiliare speciale in materia sanitaria. Alla presenza dei componenti Michele Greco presidente, Francesco D’Ambra segretario, Nino Garozzo, Orazio Fazzio, Enzo Di Mauro, Rosario Scalia e Antonio Musmeci si è provveduto alla programmazione dei lavori. I componenti a conclusione della seduta hanno concordato sulla necessità di procedere a programmare incontri con cadenza mensile al fine di affrontare le diverse esigenze della comunità. È inoltre emersa la necessità di organizzare sedute presso le strutture sanitarie e amministrative della Città da concordare con i responsabili delle amministrazioni sanitarie competenti.

L’obiettivo che la commissione si pone è quello di operare al fine di migliorare e rendere più efficienti i servizi a tutela dei nostri concittadini.

Il sindaco Roberto Barbagallo, considerata la rilevanza della materia sanitaria per tutta la cittadinanza, augura un buon lavoro al presidente e a tutti i componenti della commissione consiliare.

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SANITÀ

Organizzazione Mondiale della Sanità: in 50 anni i vaccini hanno salvato almeno 154 milioni di vite

I vaccini hanno salvato almeno 154 milioni di vite nel mondo negli ultimi 50 anni; oltre 92 milioni di vite salvate da quello contro il morbillo da solo.

E per ogni vita salvata dai vaccini, sono stati guadagnati in media 66 anni di piena salute, per un totale di 10,2 miliardi di anni di vita vissuti in buona salute guadagnati nei cinque decenni.

Come risultato della vaccinazione contro la poliomielite, oggi sono in grado di camminare più di 20 milioni di persone che altrimenti sarebbero rimaste paralizzate.

Sono alcuni dei dati resi noti sulla rivista Lancet in occasione della Settimana Mondiale delle Vaccinazioni, frutto di uno studio coordinato dall’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS).

“I vaccini sono tra le invenzioni più potenti della storia, che rendono prevenibili malattie un tempo temute”, dichiara il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Grazie ad essi, il vaiolo è stato debellato, la poliomielite sta per esserlo e, con il più recente sviluppo di vaccini contro malattie come la malaria e il cancro del collo dell’utero, stiamo facendo arretrare le frontiere della malattia. Con la ricerca, gli investimenti e la collaborazione continui, possiamo salvare milioni di vite in più oggi e nei prossimi 50 anni”.

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