ECONOMIA
Siglato il rinnovo del contratto per 12 mila dipendenti della Regione, degli enti e delle società collegate
Rinnovato il contratto collettivo di lavoro 2019-2021 dei dipendenti del comparto non dirigenziale della Regione, degli enti e delle società collegate, una platea di 12mila persone.
A darne notizia sono le segreterie regionali dei sindacati Cisl Fp, Cobas Codir, Fp Cgil, Sadirs, Siad Csa, Ugl Autonomie e Uil Fpl.
La firma è stata apposta nella sede dell’Aran Sicilia guidata dal commissario straordinario Accursio Gallo.
“E’ un risultato importante, considerati gli attuali limiti normativi ed economici sulla riclassificazione”, dicono i sindacati. Per i sindacati peraltro, “a distanza di oltre un anno e mezzo di ritardo, rispetto a tutti gli altri comparti del pubblico impiego, la firma era un atto dovuto; adesso, occorre imprimere una forte accelerazione sull’attuazione del nuovo contratto e proiettarci verso Il prossimo”. Con il rinnovo – aggiungono le sigle sindacali – il comparto si avvicina all’equiparazione giuridica del contratto nazionale delle funzioni centrali, cioè dei ministeri, degli enti e delle agenzie dello Stato”.
Con il nuovo contratto, i lavoratori avranno un aumento mensile degli stipendi che varia da 61,82 per la categoria economica più bassa a 145 per la categoria economica più alta.
Per le categorie A l’aumento medio è di circa 65 euro. Per le categorie B l’aumento medio è di circa 76 euro. Per le categorie superiori l’aumento medio è di 100 euro per le categorie C e di circa 120 euro per le categorie D.
I sindacati richiedono subito l’attivazione delle procedure per la riforma dell’ordinamento professionale. “Non possiamo più attendere ritardi sull’avvio delle procedure di riclassificazione”, affermano , “Abbiamo sottoscritto il contratto con enorme ritardo, c’è tanto ancora da fare per riclassificazione del personale per la ricontrattazione 2021-2024”, afferma Giuseppe Badagliacca del Siad.
ECONOMIA
Frane in Sicilia: al via i lavori di consolidamento alla baia “Ngonia del Tono” di Milazzo
Sono stati aggiudicati i lavori di consolidamento del costone roccioso che sovrasta la baia di “Ngonia del Tono”, a Milazzo, nel Messinese. La Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico guidata dal presidente della Regione Siciliana ha, infatti, proceduto alla definizione della gara. Si tratta di un appalto integrato che comprende sia i servizi di ingegneria utili alla progettazione che l’esecuzione dell’opera.
In base alla graduatoria finale stilata dagli uffici palermitani di piazza Ignazio Florio, della stesura del progetto si occuperà il raggruppamento temporaneo di professionisti coordinato dalla Strafer ingegneria. A eseguire i lavori sarà, invece, il consorzio stabile Itm di Forlì. L’importo complessivo dell’appalto è di 4,3 milioni di euro, con un ribasso del 21,6 per cento. L’intervento consiste nella messa in sicurezza del costone roccioso che cinge il litorale di Ngonia del Tono, comprese le parti sottostanti di via Manica e di via delle Magnolie. I primi movimenti franosi in quest’area risalgono al dicembre del 2008 e sono ancora ben visibili i danni, tra cui una serie di cedimenti del margine stradale e dei muretti di delimitazione.
Le opere riguarderanno la regimentazione e lo smaltimento delle acque meteoriche di via Manica, della sottostante via delle Magnolie e della scalinata che conduce alla Ngonia del Tono con relativo ripristino della sede stradale interessata e della scalinata.
ECONOMIA
Regione Siciliana, concorsi per il Ricambio Generazionale: assunti 106 nuovi funzionari
Hanno firmato il contratto 106 nuovi funzionari assunti dalla Regione Siciliana con lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi banditi nel 2022 per il Ricambio generazionale.
Nella sede dell’assessorato della Funzione pubblica, a Palermo, il presidente della Regione ha dato il benvenuto ai nuovi dipendenti che entreranno in servizio il prossimo 3 giugno, una volta completate le procedure di registrazione dei contratti di lavoro. Il governatore ha, inoltre, ringraziato il personale del dipartimento della Funzione pubblica per avere accelerato i tempi burocratici necessari. Presenti anche l’assessore e il dirigente generale del dipartimento.
Lo scorrimento delle graduatorie approvate tra agosto e ottobre del 2022 per 216 posti si è reso necessario per colmare, seppur in parte, la carenza di organico in diversi ruoli dell’amministrazione regionale. Gli idonei che avevano inviato nei termini la documentazione necessaria per l’assunzione e che erano stati convocati per firmare i contratti erano 146. A firmare il contratto oggi sono stati 7 avvocati (11 i posti disponibili); 13 agronomi su 17; 39 funzionari amministrativi (su 107); 8 informatici (su 25) e 39 ingegneri (su 56). Assunti anche 7 lavoratori delle cosiddette categorie protette. In 40, invece, non si sono presentati alla convocazione o hanno rinunciato al momento della firma.
Un nuovo scorrimento delle graduatorie sarà effettuato dopo l’approvazione del conto consuntivo della Regione per il completamento delle restanti 110 immissioni in servizio.
ECONOMIA
Sicilia, risorse idriche: il bando per l’assegnazione di oltre 11 milioni per rifare le reti del comprensorio Jato
Oltre 11,3 milioni di euro per l’ammodernamento delle reti di distribuzione di acqua del comprensorio irriguo Jato. Il Consorzio di bonifica 1 di Trapani della Regione Siciliana ha pubblicato, infatti, un bando per appaltare i lavori per il miglioramento dell’infrastruttura dell’area occidentale della provincia di Palermo che perde fino al 70% delle risorse idriche. Un’opera importante che sarà al servizio dell’agricoltura del comprensorio tra Partinico e la costa tra Trappeto e Balestrate.
L’intervento, finanziato dal ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, è stato progettato dal Consorzio di bonifica 2 di Palermo (gestore degli impianti) con il coordinamento del dipartimento regionale dell’Agricoltura. I lavori riguarderanno il “primo lotto sollevato” che ha una una superficie di circa 1.880 ettari (all’interno dei quali ricade il centro abitato di Partinico) ed è servito da un impianto realizzato dall’Esa negli anni Sessanta. La rete è obsoleta e in precario stato di conservazione, con pericolose tubazioni in cemento – amianto che hanno largamente superato i limiti di vita per opere di questo tipo. Nello specifico, si amplierà il volume della vasca di carico, si sostituiranno le condotte con moderne tubazioni plastiche, saranno attivati sistemi automatizzati di consegna e telecontrollo dei volumi irrigui alle utenze.
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