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POLITICA

Acireale, prevenzione incendi 2024: inviata alla Regione la mappatura dei terreni lasciati incolti

Sono 164 le diffide emanate ad oggi dal Comune di Acireale a carico dei proprietari che non hanno provveduto a ripulire i propri terreni contravvenendo all’ordinanza sindacale per la prevenzione incendi. Di questi 61 proprietari sono ancora inadempienti.
La mappatura della Task force, composta da dipendenti dei settori Polizia locale, Protezione Civile e Ambiente con il supporto di volontari Arcicaccia e di due droni, è stata inviata all’Assessorato regionale dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale, come previsto dalla Circolare attuativa del 10.04.2024.

Alla segnalazione consegue la richiesta di intervento al Dipartimento per avviare gli interventi da parte del Servizio Territoriale Provinciale.

“Le aree interessate, ai fini della individuazione delle priorità di intervento, ricadono, per particolare conformazione del territorio e per l’elevata urbanizzazione dello stesso, in prossimità di centri abitati e/o di aree boschive e di valenza ambientale/culturale o in prossimità a impianti e linee di trasmissione energetica, telefonica o idrica, nonché a strade o linee ferrate”, si legge nella nota siglata dal  sindaco Roberto Barbagallo, con cui sono stati trasmessi il prospetto riepilogativo dei fondi interessati alla richiesta di intervento, l’elenco delle aree di proprietà privata e le diffide emanate nei confronti dei soggetti privati che non hanno ottemperato all’ordinanza sindacale.

“Considerati i rischi corsi dai nostri concittadini e i danni rilevanti anche al nostro patrimonio naturalistico e paesaggistico nella scorsa stagione estiva, non possiamo temporeggiare o concedere deroghe. Ne va della sicurezza di tutti. Per questo, trasmessa la richiesta al Dipartimento regionale allo Sviluppo rurale, abbiamo comunque provveduto a creare una long list di aziende per intervenire in tempi rapidi in danno ai privati nei casi in cui sia accertato un pericolo concreto e attuale per la pubblica incolumità. Conclusi i termini dell’avviso, il dirigente dell’Area Ambiente e Protezione Civile Nicola Russo ha stilato un elenco di sette ditte specializzate che si sono rese disponibili a intervenire tempestivamente sulle situazioni pericolose”.

Pugno duro e lavoro serrato, il Comune di Acireale opera nel massimo rispetto dei dettami confermati ieri dalla Prefettura nel corso di una riunione presieduta dallo stesso prefetto Maria Carmela Libbrizzi e dedicata alla pianificazione delle attività di prevenzione e contrasto del rischio incendi boschivi e di interfaccia.

POLITICA

Siccità, nave della Marina a Licata. Schifani: «L’obiettivo è risolvere problemi mai affrontati»

È arrivata al porto di Licata, nel primo pomeriggio di oggi, la nave cisterna “Ticino” della Marina militare con un carico di 1.200 metri cubi di acqua destinati a mitigare gli effetti della crisi idrica nell’area dell’Agrigentino e di Gela.  Un intervento sollecitato dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, per tamponare l’emergenza in una delle aree più colpite e coordinato dal capo della Protezione civile siciliana, Salvo Cocina, d’intesa con la Protezione civile nazionale. 

«Ci stiamo impegnando con tutte le nostre forze per mettere in campo ogni iniziativa necessaria ad alleviare gli effetti della siccità che sta colpendo la Sicilia – dice Schifani – e molte altre aree del Mediterraneo. Il mio obiettivo non è solo arginare l’emergenza, ma risolvere definitivamente tutta una serie di problemi strutturali nel settore idrico siciliano che si trascinano da anni e che sono in parte causa dello stato in cui ci troviamo oggi. Abbiamo pianificato e avviato – conclude il presidente –  un vasto programma di interventi per rendere più efficiente il servizio idrico, opere che la Sicilia attende da troppo tempo e che incomprensibilmente non sono state avviate da chi ci ha preceduto. Un ringraziamento al ministro della Difesa, Guido Crosetto, per l’immediata disponibilità della Marina militare alla collaborazione con la Regione in un momento critico».

La “Ticino”, comandata dal tenente di vascello Laura Zanon, è partita ieri sera da Augusta. Il porto di Licata  è stato ritenuto il più idoneo per l’approdo in seguito alle verifiche effettuate da Aica, l’azienda che gestisce il servizio idrico integrato in provincia di Agrigento. L’acqua trasportata dalla nave verrà immessa nella rete idrica in circa 25-30 ore per rifornire il Comune, permettendo di “liberare” risorse che verranno dirottate verso altri centri della zona colpiti dall’emergenza siccità.

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POLITICA

Siccità in Sicilia: arriva l’ok dalla Conferenza Stato-Regioni a circostanze eccezionali

La Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera al riconoscimento per tutta la Sicilia delle “condizioni di forza maggiore e circostanze eccezionali” a causa della persistente siccità che colpisce l’Isola da circa un anno, una delle più gravi dell’ultimo cinquantennio.

Un provvedimento che era stato richiesto dal governo regionale lo scorso 17 giugno e per il quale adesso serve solamente la firma del decreto da parte del ministro della Sovranità agricola, alimentare e forestale.

Il riconoscimento della condizione di forza maggiore e di circostanze eccezionali dal primo luglio 2023 a maggio 2024 consentirà alle imprese agricole e zootecniche che operano su tutto il territorio siciliano di usufruire di deroghe in alcuni ambiti della Politica agricola comune, che permetterebbero di non applicare determinati vincoli a pascoli e terreni, continuare a godere di aiuti, rinviare pagamenti, sanzioni e oneri.

“Voglio ringraziare i ministri Lollobrigida e Calderoli – sottolinea il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – per la celerità nell’approvazione dell’iter.

A causa della grave emergenza idrica, che pone la Sicilia in “zona rossa” al pari di Marocco e Algeria, il mio governo è impegnato su più fronti per contrastare la mancanza d’acqua. L’intesa raggiunta ieri dimostra la concreta attenzione e sensibilità del governo nazionale per una situazione che va affrontata in maniera corale da tutte le istituzioni, comprese quelle europee”.

La Regione ha già dichiarato lo stato di calamità naturale per danni all’agricoltura e ottenuto dal Consiglio dei ministri il riconoscimento dello stato di emergenza di rilievo nazionale.

La nuova richiesta nasce da una situazione che si è aggravata nelle ultime settimane a causa della riduzione delle risorse idriche negli invasi e della conseguente indisponibilità di acqua per l’irrigazione. Per il comparto agricolo e zootecnico si stima una perdita della produzione nel 2024 che va da un minimo del 50% a un massimo del 75%.

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Trasporti, via all’iter per affidare i servizi autobus. Aricò: «Garantire la mobilità»

Riparte l’iter per l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico extraurbano su autobus. Sul sito della Regione Siciliana è stata pubblicato un decreto tecnico per la “decisione di contrarre”, firmato dal dirigente generale del dipartimento delle Infrastrutture e trasporti, Salvatore Lizzio.

È l’atto attraverso il quale l’amministrazione conferma la propria volontà di avviare la procedura di negoziazione che porterà all’assegnazione del servizio, un passaggio propedeutico stabilito dal nuovo Codice degli appalti. Nei prossimi giorni la giunta regionale dovrà approvare il Piano dei servizi minimi, con l’individuazione delle tratte da assegnare alle aziende aggiudicatarie. Soltanto in seguito, nel bando, saranno indicati tutti i dettagli di natura tecnico-finanziaria.

«Il nostro obiettivo è dare certezza e stabilità ad un servizio pubblico essenziale per tutti i cittadini – dice l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò – per questo abbiamo già avviato una procedura che prevede un confronto con le aziende interessate, gli enti locali e i portatori di interesse del settore, in modo da definire e condividere le condizioni migliori a garanzia dell’efficienza e del diritto alla mobilità. Siamo ancora nella fase propedeutica del procedimento, l’importo della gara sarà definito solo successivamente, mentre le tariffe saranno quelle approvate attraverso un confronto con l’Autorità nazionale di regolazione dei trasporti». 

La procedura riguarda quattro lotti (Palermo-Trapani; Agrigento-Caltanissetta-Enna; Messina; Catania-Ragusa-Siracusa). È prevista l’applicazione della clausola sociale, ovvero l’impegno delle aziende subentranti ad assorbire il personale già adibito ai servizi di trasporto che sono oggetto della procedura. La durata della concessione è di nove anni. 

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