CRONACA
Adrano, 35enne non si ferma all’alt: inseguito, fermato e denunciato dalla Polizia

Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano hanno denunciato in stato di libertà un cittadino adranita di anni 35, per il reato di porto ingiustificato di armi o oggetti atti ad offendere, procedendo, altresì, a sanzionarlo ai sensi del C.d.S. per non essersi arrestato ad “ALT Polizia”, nonché a segnalarlo alla competente Prefettura di Catania in quanto consumatore di sostanza stupefacente ai sensi dell’art. 75 del D.P.R. 309 del 1990.
Nello specifico, durante i consueti servizi mattutini di controllo del territorio, alcuni giorni addietro, una Volante, del predetto Commissariato, ha intimato l’ALT Polizia ad un’autovettura, per procedere ai previsti controlli; il conducente, anziché arrestare la marcia, ha effettuato una brusca manovra tentando la fuga. Gli Agenti, lo hanno subito inseguito raggiungendolo dopo un centinaio di metri, costringendo il fuggitivo ad arrestare la marcia e a scendere dal veicolo.
In considerazione della sconsiderata condotta per sottrarsi al controllo, certamente dovuta a qualche reato o grave violazione in atto, gli operatori hanno proceduto a una certosina perquisizione della persona e del veicolo rinvenendo, a bordo del medesimo, un coltello e un bastone in legno di circa un metro, nonché due grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish della quale è stato accertato l’uso personale.
L’uomo, pertanto, è stato indagato e deferito alla competente Autorità Giudiziaria in stato di libertà per il reato di porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere che sono stati debitamente sequestrati, mentre, nel contempo si è proceduto, alla contestazione prevista dal Codice della Strada per non aver ottemperato ad arrestarsi all’ALT di Polizia.
Trattandosi di consumatore di sostanza stupefacente, è stata interessata la Prefettura di Catania, segnalando il soggetto per i profili di competenza in ordine a sanzioni accessorie anche in relazione al periodo di sospensione della patente di guida nell’occorso debitamente ritirata.
CRONACA
Caltanissetta: emessi 18 provvedimenti applicativi di misure di prevenzione per soggetti arrestati o denunciati

Il Questore della provincia di Caltanissetta Pinuccia Albertina Agnello, previa istruttoria della Divisione Polizia Anticrimine, ha emesso 18 provvedimenti applicativi di misure di prevenzione nei confronti di soggetti arrestati e denunciati dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri in provincia. Sette persone sono state avvisate oralmente. Dieci sono state ammonite per maltrattamenti o atti persecutori nei confronti di mogli o ex conviventi e un pregiudicato non residente in questa provincia, tratto in arresto dalla Squadra Mobile per traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, è stato rimpatriato con foglio di via obbligatorio con divieto di far ritorno nella nostra provincia per due anni. La sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Caltanissetta ha, inoltre, emesso 10 decreti applicativi di misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza: sette provvedimenti riguardano proposte inoltrate dal Questore per criminalità comune e tre riguardano proposte inoltrate congiuntamente dal Procuratore della Repubblica e dal Questore per soggetti indiziati di appartenere alla criminalità organizzata.
CRONACA
Caltanissetta, agli arresti domiciliari con un’arma clandestina: 45enne arrestato dalla Polizia

I poliziotti della sezione volanti sabato sera hanno tratto in arresto un quarantacinquenne nella flagranza di reato di detenzione di arma clandestina artigianale.
L’uomo, attualmente sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, ha precedenti penali per furto, rapina, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e violazione della normativa sulle armi.
Gli agenti della Polizia di Stato giunti nell’abitazione del predetto per eseguire un controllo, hanno subito notato la presenza di sospetta sostanza stupefacente (crack) su un tavolo. A seguito della perquisizione domiciliare, sono state rinvenute e sequestrate un’arma clandestina artigianale e quattro cartucce calibro 12 custodite all’interno di una borsa nascosta dietro un divano; gli agenti hanno sequestrato anche il presunto stupefacente.
CRONACA
Palermo: la Dia sequestra beni per 2,5 milioni di euro a un noto imprenditore vicino alla mafia

Beni per un valore di oltre 2,5 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Dia a Giovanni Palazzolo, imprenditore 70enne, di Carini, fondatore della Gls ditta di spedizioni. Secondo le indagini l’imprenditore avrebbe gestito la latitanza del boss Salvatore Lo Piccolo.
Il tribunale di Palermo ha stabilito il sequestro di nove immobili, tra terreni e fabbricati, nonché del 50% del capitale sociale di una Sas, una società, operante nel settore dell’edilizia, beni tra le province di Palermo e Trapani.
Contestualmente all’esecuzione della misura, il Tribunale ha fissato a settembre l’udienza per la proposta di applicazione delle misure di prevenzione. Il 10 aprile del 2024 nell’ambito dell’operazione “Nemesi”, era stato arrestato dalla Dia con l’accusa di associazione mafiosa e riciclaggio, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Palermo su richiesta della procura distrettuale di Palermo.
Le indagini hanno fatto emergere una sproporzione tra i redditi dichiarati e gli acquisti e gli investimenti realizzati, questi ultimi di valore significativamente superiori alle entrate”, spiega la Dia.
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