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POLITICA

Emergenza siccità in Sicilia: individuata nave cisterna per rifornire aree dell’Agrigentino e del Gelese

Una nave cisterna della Marina Militare è stata già individuata ed allertata per rifornire le città costiere dell’Agrigentino e del Gelese. La soluzione è stata individuata dal capo della Protezione civile siciliana, Salvo Cocina, d’intesa con la Protezione civile nazionale su sollecitazione del presidente della Regione, Renato Schifani, per dare un sostegno ai centri più colpiti dall’emergenza idrica. La nave si trova ormeggiata ad Augusta, può trasportare fino a 1.200 metri cubi di acqua ed è pronta a salpare in base alle indicazioni sull’emergenza che arriveranno dalla Regione.

Il porto di Licata è stato ritenuto ad oggi il più idoneo a seguito della verifica fatta da Aica, l’azienda che gestisce il servizio idrico integrato in provincia di Agrigento, uno dei territori più in crisi. Altre verifiche sono state disposte sui porti della costa agrigentina e nissena. Cocina, inoltre, ha richiesto a tutti i soggetti attuatori (Ati, Comuni, gestori, Consorzi di bonifica) un report urgente e dettagliato sullo stato di avanzamento degli interventi inseriti nel Piano in base al quale il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale stanziando i primi 20 milioni di euro.

ATTUALITÀ

Aeroporto di Comiso, colloqui Falcone-Commissione UE: ”Da Bruxelles ok a voli in continuità territoriale”

La Commissione Europea è pronta a “recepire l’imposizione degli oneri di servizio pubblico” (Osp) per le rotte aeree da e per l’aeroporto di Comiso, dando così il via ai voli calmierati in continuità territoriale verso Roma e Milano. Lo rende noto l’eurodeputato Marco Falcone,vice capo delegazione FI nel Gruppo PPE al Parlamento Europeo, a seguito delle interlocuzioni avute con la Direzione generale Mobilità (Dg Move) della Commissione UE a Bruxelles. «Stiamo lavorando – spiega Falcone – affinché Comiso, da risorsa inespressa, diventi un pilastro della continuità territoriale fra la Sicilia e il resto d’Italia. Il modello che immaginiamo per Comiso è analogo al sistema di voli fra Lampedusa o Pantelleria e la Sicilia: prezzi e orari fissi con un incremento nella stagione estiva o in eventuali periodi sensibili come la fine dell’anno. Ciò per sostenere il turismo nel Sud-est isolano, ma anche per l’offerta verso chi vuole rientrare più spesso nei luoghi natali. La Commissione UE – specifica l’azzurro Falcone, già assessore ai Trasporti 

in Sicilia – è in attesa dei documenti dell’Enac riguardo l’imposizione degli Osp e la relativa gara d’appalto, in vista della loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale UE».
L’eurodeputato Falcone proprio nelle prossime settimane a Bruxelles incontrerà Filip Cornelis, direttore generale dell’unità Aviazione della Dg Move. «Non occorre una vera e propria approvazione della continuità territoriale da parte di Bruxelles – aggiunge l’eurodeputato eletto in Sicilia e Sardegna – bensì è sufficiente che l’Italia dia prova delle condizioni di “fallimento di mercato” che insistono su Comiso. Malgrado l’aeroporto sia efficiente e in funzione, il contesto di limitata concorrenza e la nostra insularità rendono infatti 

poco remunerativo per le compagnie aeree fornire un livello accettabile di voli a prezzi adeguati. Ecco perché siamo a lavoro per concretizzare un intervento pubblico che sostenga il mercato e venga incontro alle aspettative dei siciliani, in particolare dalle province di Ragusa, Siracusa, Caltanissetta e oltre. Costruire una efficiente continuità territoriale fra l’aeroporto di Comiso e il resto d’Italia – sottolinea Falcone – è necessario per dare attuazione al principio di insularità, ormai un caposaldo anche a livello europeo».

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ECONOMIA

Milano, Schifani alla BIT: ”Pronti al rilancio delle terme di Acireale e Sciacca”

“Le Terme di Acireale e Sciacca sono chiuse da dieci anni, ma oggi la Regione è pronta a voltare pagina.

Rispetto al passato, quando il precedente bando per riqualificarle non ha avuto successo a causa di ostacoli burocratici e gestionali, questa volta il contesto è completamente diverso.

La Regione ha infatti risolto una serie di criticità che solo un ente pubblico poteva affrontare, rimuovendo gli impedimenti che avevano scoraggiato la partecipazione delle aziende private nel tentativo di rilancio”.

Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani nella conferenza stampa “Terme di Sicilia: la riqualificazione di Acireale e Sciacca”, all’interno del Villaggio “Thermalia” realizzato da Federterme alla Borsa internazionale del turismo a Milano.

“Questo nuovo scenario – ha aggiunto il governatore – può aprire la strada a un reale interesse da parte degli operatori del settore, che oggi possono contare su condizioni più favorevoli per investire e contribuire al rilancio delle terme. E in questa logica abbiamo anche ridotto, dal 5% allo 0,5% del fatturato, il canone per la concessione delle acque termali. L’obiettivo non è solo riaprire le strutture, ma trasformarle in eccellenze del turismo termale, integrandole con le tradizioni locali, l’artigianato e l’enogastronomia, per offrire un’esperienza autentica e sostenibile ai visitatori con ricadute positive per i territori. Proprio per sottolineare questa visione di qualità e innovazione, la Regione ha scelto di presentare il progetto di rilancio all’interno del villaggio Thermalia alla Bit di Milano.

Questa decisione nasce dalla convinzione che i privati che parteciperanno ai prossimi avvisi pubblici debbano rappresentare l’eccellenza del settore, portando competenza e visione strategica per far rinascere queste strutture e valorizzare al meglio le potenzialità della nostra terra. Con 90 milioni di euro stanziati dal Fondo di sviluppo e coesione e un modello di partenariato pubblico-privato, la Sicilia vuole trasformare finalmente le terme in un punto di riferimento per il turismo di benessere a livello nazionale e internazionale, per destagionalizzare l’offerta e attrarre così nuovi flussi”.

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POLITICA

Misterbianco: il Comune Etneo avvia l’adozione del ”Bilancio di Genere”


La Città di Misterbianco avvia il progetto pilota per l’adozione del Bilancio di genere. In convegno allo Stabilimento Monaco, sono state presentate le linee guida del piano curato dall’Assessorato alle Pari opportunità retto da Marina Virgillito. «Siamo orgogliosi di recuperare uno strumento come il Bilancio di genere nel nostro Comune, siamo tra i pochissimi enti in Sicilia a farlo – ha affermato Virgillito – dimostrando di lavorare per le Pari opportunità con un approccio pragmatico, per rimuovere le discriminazioni con la forza della buona amministrazione». In sintesi, l’adozione del Bilancio di genere da parte del Comune etneo implica l’istituzione di una task force che si occuperà della valutazione degli effetti potenzialmente o effettivamente discriminatori delle politiche pubbliche nei confronti delle donne e persone non binarie. Verranno così analizzate le scelte politiche e gli impegni economico-finanziari dell’ente adottando un’ottica di genere. 
«Non deve stupire – ha affermato il sindaco di Misterbianco Marco Corsaro – che a lanciare questa iniziativa sia un’amministrazione di centrodestra, perché nell’azione di governo di una grande città le etichette servono a poco. In questi anni abbiamo investito sulle pari opportunità con grande determinazione, ora vogliamo che Misterbianco colga anche la sfida del Bilancio di genere. Dopo l’analisi della task force, attueremo i correttivi per riequilibrare le eventuali disuguaglianze e i divari economici e socio-culturali. Dando cioè – ha sottolineato il sindaco Corsaro – ulteriore attuazione a quei principi amministrativi di efficienza, efficacia, trasparenza ed equità che stabilisce la legge e che non possono essere incasellati in schemi ideologici». 
A relazionare al convegno voluto dal Comune di Misterbianco 

Fulvio Giardina, già presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi, 

Elisa Rita Ferrari, docente dell’Università Kore di Enna, 

Maurizio Caserta, economista dell’Università di Catania, e 

Stella Emmanuele docente dell’Università di Foggia. Hanno poi aggiunto testimonianze di rilievo don 

Giuseppe Raciti, vicario episcopale dell’Arcidiocesi di Catania e la presidente nazionale di Arcigay 

Natascia Maesi

Agata Aiello, presidente Acli Sicilia, la vicecomandante della Polizia locale di Misterbianco 

Santina Caffo. Saluti istituzionali dei consiglieri comunali 

Davide Strano e

 Ninni Anzalone, presidenti delle Commissioni Politiche sociali e Bilancio del Comune di Misterbianco, ospite l’assessore del Comune di Catania 

Bruno Brucchieri.

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