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ATTUALITÀ

Minori riparano veicoli e vendono arance in strada: controlli a Librino e San Cristoforo

Catania

CATANIA – La Polizia di Stato, come è noto, sia nell’ambito dei dispositivi presidiari interforze, decisi in sede di Comitati di Ordine e Sicurezza Pubblica, in Prefettura e disposti dalla Questura, che quale azione autonoma, sta fornendo particolare attenzione ad ogni forma di controllo del territorio, non solo in termini di pattugliamento dello stesso per prevenire i reati ma anche con specifici controlli diretti alla ricerca di droga ed armi e per reprimere ogni forma di illegalità diffusa.

La repressione di questi specifici ultimi aspetti rappresenta uno specifico progetto con cui valorizzare ancora di più le attività operative su strada, voluto fortemente dal Questore di Catania Mario Della Cioppa, soprattutto nel quartiere Librino.

In tal senso, come già documentato dalla stessa stampa, nelle settimane e nei giorni scorsi, l’attività del Commissariato di p.s. di Librino, diretto dal Vice Questore dr. Alessandro Berretta, ha permesso il raggiungimento di significativi risultati già ampiamente comunicati.

Nell’ambito di tale progetto, l’attività del Vice Questore Berretta e degli agenti del Commissariato da lui diretto non si è fermata, è proseguita senza sosta, assicurando anche nei due giorni appena trascorsi controlli straordinari a raffica, nel caso specifico diretti alla repressione dei reati commessi in danno dei minori, cosi come avevano evidenziato i controlli delle scorse settimane, segno di diffuso senso di illegalità da parte dei genitori che, privi di qualsiasi forma di adeguata attenzione nei riguardi degli aspetti socio educativi dei figli adolescenti, rendono possibile la realizzazione di future devianze sociali che puntualmente scaturiscono nella commissione di reati, se non presi in tempo.

In questo senso sono state indagate molteplici persone oltre a rilevare significative criticità e illeciti penali che hanno visto coinvolti quali parti offese 7 minori di anni compresi fra i 10 e i 17 anni.

Particolare rilievo assume il controllo effettuato presso un’officina totalmente abusiva e gestita da 2 soggetti all’interno di un immobile, sottoposto a procedura esecutiva e in atto all’asta, di 366 metri quadri, in via Giacomo Antonini 2, nel quartiere Zia Lisa; durante il controllo di polizia è stato accertato un grosso volume d’affari, presenti oltre 10 autocarri in riparazione e molteplici clienti e, fatto di rilievo, che vi lavoravano 2 minori di anni 11 e 17 e gli stessi si presentavano unti di grasso e oli lubrificanti e con abiti strappati e sgualciti; non solo, è stato anche accertato che uno dei due minori si era recato da solo in viale Grimaldi (fossa dei Leoni) alla guida di un ciclomotore senza essere in possesso della patente e, tra l’altro, detto veicolo era sprovvisto di copertura assicurativa nonché revisione, recatosi in detti luoghi al fine di riparare un camion.

Detta officina, oltre ad essere priva delle prescritte autorizzazioni, presentava pessime condizioni sotto il profilo della sicurezza e salubrità sui luoghi di lavoro e, fatto ulteriore, che i titolari gestivano illegalmente i rifiuti speciali pericolosi (oli esausti e materiale ferroso) derivanti dai lavori di meccanica, infatti erano totalmente privi dei prescritti formulari di carico e scarico rifiuti. Inoltre, è emerso che uno dei minori non ha completato l’istruzione obbligatoria mentre l’altro, quello di 11 anni, durante l’anno scolastico in corso (frequenta la prima media) ha fatto oltre 20 giorni di assenza.

Uno spaccato di forte illegalità che preclude percorsi di crescita di minori che, invece, dovrebbero ricevere ogni dovuta attenzione soprattutto da parte dei genitori, nel caso specifico, del tutto assente.

In detta officina, tutti i dipendenti presenti, 5 lavoratori catanesi in nero, erano privi di contratto di lavoro e, tra questi, vi era anche il padre del minore di anni 11 il quale, avendo permesso l’impiego lavorativo del proprio figlio minore in età non consentita, è stato indagato in stato di libertà per il reato di sfruttamento del lavoro minorile.

In relazione ai due titolari dell’officina meccanica, gli stessi sono stati indagati in stato di libertà per i reati di sfruttamento del lavoro minorile con l’aggravante di averli fatti lavorare in luoghi non sicuri e insalubri, circostanza comunicata all’Asp Spresal per le ulteriori contestazioni, e gestione illegale di rifiuti speciali; nel contesto, detti rifiuti sono stati sottoposti a sequestro penale e, giunta sul posto la Polizia locale, ai titolari dell’officina sono state contestate le previste sanzioni pecuniarie, oltre 5000 euro, per la mancanza delle autorizzazioni amministrative e per aver affidato al minore il suindicato ciclomotore, sequestrato; quanto all’attività commerciale in argomento, la stessa è stata sottoposta a sequestro amministrativo.

Nonostante detto sequestro, nei giorni successivi, la Polizia di Stato ha accertato per ben 2 volte che la citata officina meccanica era regolarmente aperta reiterando, in tal modo, il reato ambientale di gestione illecita di rifiuti speciali e violando altresì l’articolo 650 del codice penale che punisce l’inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, in questo caso del sequestro dell’esercizio commerciale in argomento: ciò posto e al fine di evitare la reiterazione del reato, la Polizia di Stato ha sottoposto a sequestro penale l’intero immobile con apposizione dei sigilli e detti titolari sono stati indagati nuovamente. Non si escludono conseguentemente più gravi misure nei loro riguardi, visto il reiterarsi del grave reato.

Ancora, nel quartiere di San Cristoforo, in via Della Concordia angolo via Alogna, sono stati indagati in stato di libertà 2 pregiudicati in quanto responsabili di avere allestito sulla pubblica via una rivendita di agrumi con merce pari a 300 chili circa rendendo, di fatto, non fruibile l’intero marciapiede agli utenti; fatto di rilievo, è che sono stati individuati 2 minori di anni 10, senza la presenza dei genitori, che permanevano in detti luoghi di lavoro in atteggiamento lavorativo, stando dietro il bancone e non solo; i titolari di detta attività commerciale abusiva, sono stati indagati in stato di libertà per i reati di invasione di terreni pubblici e incauto acquisto di cose di provenienza verosimilmente furtiva e ciò in quanto hanno riferito che la merce gli era stata regalata da un soggetto non identificato e, nella circostanza, non hanno esibito alcuna ricevuta fiscale e le arance risultavano con il gambo strappato tipico dei furti nei terreni.

In relazione ai suindicati minori, gli stessi sono stati accompagnati presso l’abitazione affidandoli ai genitori uno dei quali sottoposto alla misura degli arresti domiciliari e, nella circostanza, venivano invitati a prestare maggiore cura e attenzione agli obblighi derivanti dalla potestà genitoriale.

In ultimo, i poliziotti si sono recati presso un Istituto scolastico secondario di primo grado ed è stato appurato che diversi bambini, iscritti in prima media, di fatto, hanno interrotto gli studi e, per tale motivo, già due genitori sono stati indagati in stato di libertà per inosservanza dell’obbligo d’istruzione.

ATTUALITÀ

“La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”

CATANIA – Il fenomeno sempre più diffuso delle recensioni sul web, che possono danneggiare i ristoratori e al tempo stesso confondere i clienti, sarà uno dei temi al centro del convegno organizzato da Fipe Confcommercio Catania dal titolo “La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”, in programma giovedì 16 maggio alle 10 nel salone della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia (via Cappuccini 2, Catania).

Nell’occasione la Fipe – Federazione dei pubblici esercizi etnei presenterà anche la seconda edizione della Giornata della Ristorazione, in programma sabato 18 maggio. L’iniziativa, che ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica per il suo alto valore e che coinvolgerà migliaia di esercizi commerciali, con il patrocinio dei ministeri delle Imprese e del Made in Italy, degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e del Turismo, consentirà anche di sostenere e avviare mense di comunità della Caritas diocesana su tutto il territorio nazionale.

All’evento, moderato dal giornalista dell’Adnkronos Francesco Bianco, prenderà parte insieme al presidente di Confcommercio Catania, Pietro Agen e al presidente di Fipe Confcommercio Catania, Dario Pistorio, anche il sindaco di Catania Enrico Trantino.

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ATTUALITÀ

“Caravaggio: la verità della luce”. Tornano a Catania le opere di Caravaggio

CATANIA – Dal 1 giugno al 6 ottobre 2024, tornano a Catania, le opere di Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio.

La mostra “Caravaggio: la verità della luce”, vuole portare un contributo di conoscenza ad un periodo fondamentale dell’arte europea, dalla fine del cinquecento, alla prima metà del seicento, intrecciandosi, con quella che viene comunemente definita, età barocca.

Davanti alle opere di Caravaggio, i visitatori, per magia, faranno un viaggio, che arriva fino all’anima. Soggetti emergono dal nero, attraversando l’arte, riportandola alla luce. “Caravaggio: la verità della luce”, è un viaggio nella conoscenza della vita e della morte, giochi di luci ed ombre, come nell’alba e nel tramonto.

L’evento straordinario, co-organizzato dall’Associazione MetaMorfosi e dal Comune di Catania, sarà presentato ufficialmente, in Conferenza Stampa, giovedì 16 maggio 2024, alle ore 11, presso la Sala Giunta del Palazzo degli Elefanti a Catania, in presenza del sindaco avv. Enrico Trantino e del Presidente di MetaMorfosi on. Pietro Folena

Forse non tutti sanno che, nella sua breve, ma tormentata vita, Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio, ha trascorso un intenso periodo in Sicilia

La mostra sarà visitabile, solo per la stampa, venerdì 31 maggio alle ore 11. L’inaugurazione, invece, è in programma, sempre venerdì 31, alle ore 19, presso la Pinacoteca ex Monastero Santa Chiara, via Castello Ursino, 10, Catania. Per l’occasione, sarà inaugurata, dopo il suo recupero architettonico, anche la Pinacoteca, luogo noto a tutti i catanesi, perché c’era l’anagrafe, archivio storico, della città etnea.

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AMBIENTE

Bandiere blu, in Italia salgono a 236: tre nuovi ingressi per la Sicilia, ora a quota 14

Salgono a 236 le località costiere che potranno fregiarsi del riconoscimento Bandiera Blu 2024, dieci in più dell’anno scorso.

Vessillo che quest’anno, per la 38/a edizione, sventolerà su 485 spiagge con mare eccellente per 4 anni consecutivi (27 in più rispetto al 2023) che corrispondono a circa l’11,5% di quelle premiate a livello mondiale.

Scendono invece da 84 a 81 gli approdi turistici che hanno ottenuto il riconoscimento internazionale della Fee (Foundation for Environmental Education) sulla base di 32 criteri del Programma.

Sul podio sempre prima la Liguria che segna 2 nuovi ingressi ma perde due Bandiere, confermando quindi 34 località; la Puglia sale a 24 con 3 nuovi Comuni e un’uscita mentre seguono a pari merito con 20 Bandiere la Campania e la Calabria, con un riconoscimento in più ciascuna. Con un nuovo ingresso, le Marche ricevono 19 Bandiere Blu, mentre scende a 18 la Toscana che perde un Comune. La Sardegna conferma le sue 15 località, anche l’Abruzzo sale a 15 con un nuovo ingresso, la Sicilia raggiunge 14 Bandiere con tre nuovi ingressi, il Trentino Alto Adige sale a 12 con due Comuni in più, il Lazio resta a 10. In Emilia Romagna premiate 9 località e riconfermate le 9 Bandiere del Veneto. La Basilicata conferma le sue 5 località, e sempre 5 sono i Comuni in Piemonte che ottengono le Bandiere. La Lombardia conferma 3 Comuni, il Friuli Venezia Giulia mantiene le sue 2, come il Molise. Sui laghi quest’anno le Bandiere Blu sono 23, con 2 novità.

In totale ci sono 14 nuovi ingressi: Ortona (Abruzzo), Parghelia (Calabria), Cellole (Campania), Borgio Verezzi (Liguria), Recco (Liguria), Porto Sant’Elpidio (Marche), Lecce (Puglia), Manduria (Puglia), Patù (Puglia), Letojanni (Sicilia), Scicli (Sicilia), Taormina (Sicilia), Tenno (Trentino Alto Adige), Vallelaghi (Trentino Alto Adige). Quattro i comuni non riconfermati: Ameglia (Liguria), Taggia (Liguria), Margherita di Savoia (Puglia) e Marciana Marina (Toscana). 

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