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ATTUALITÀ

Lavori “fantasma” o mai realizzati, anche il Giro d’Italia coinvolto: le tratte incriminate nell’operazione Buche d’Oro

CATANIA – Mancata manutenzione per la sicurezza delle strade e anche delle opere in verde. Questo quello che è emerso dagli ulteriori approfondimenti della Guardia di Finanza in relazione all’operazione Buche d’Oro, che ha portato all’arresto di altre 5 persone.

L’Anas di Catania, con ribassi fino al 50% e inizio dei lavori immediati, poteva sembrare una delle più precise e rosee. Tuttavia, i fatti non sono andati così. Solo apparenza legata alla necessità di “incassare” quanto prima la propria parte di denaro. In totale, in questa seconda “infornata”, è emerso un guadagno complessivo di 500mila euro per le parti interessate.

Diversi i casi individuati e ricostruiti:

  • una prima vicenda corruttiva vede quali corrotti il direttore dei lavori, Geom. Contino e i direttori operativi posti sotto la sua vigilanza, i Geometri Panzica e Gugliotta. L’appalto oggetto del patto corruttivo stretto con Amedeo Perna, dipendente della “I.F.I.R. TECNOLOGIE STRADALI S.R.L.”, concerne i lavori di “manutenzione ordinaria delle opere di sicurezza lungo le SS 114Orientale Sicula, 194 Ragusana, 114dir Costa Saracena e 193 di Augusta” consistenti nella sostituzione di tratti di barriere incidentate o inadeguate con barriere nuove aventi le medesime caratteristiche tecniche. Il lavoro veniva aggiudicato con un ribasso del 25% a un importo netto di 150 mila euro, iniziato nell’aprile 2018, si concludeva nel febbraio 2019. Nella circostanza, i funzionari ANAS corrotti favorivano la registrazione in contabilità della sostituzione di barriere mai avvenuta; ciò, secondo quanto ricostruito dagli stessi pubblici ufficiali, poteva avvenire in quanto vi sarebbero state barriere di sicurezza in buone condizioni che non andavano sostituite. Il risparmio di costi a vantaggio dell’azienda aggiudicatrice era addirittura pari a circa 90.000 euro che avrebbero fruttato ai 3 funzionari un bottino di 30.000 euro. L’accordo però, per palesate difficoltà dell’impresa coinvolta, non si concretizzava nella sua interezza ma con la dazione di una sola tangente di 5.000 euro. A rinforzare il patto criminale, interveniva un altro imprenditore – già noto in ANAS perché esecutore di diversi lavori – a fungere da garante a favore della “IFIR” per“assicurare” ai corrotti l’integrale pagamento della “mazzetta”. Quest’intervento permetteva all’impresa corruttrice di portare fino al termine il suo progetto illecito pur non essendo poi in grado di assolvere all’impegno criminale di corrispondere l’intera tangente pattuita di 30 mila euro

  • una seconda vicenda corruttiva vedeva ancora gli stessi funzionari ANAS Catania appena citati (Contino, Panzica e Gugliotta) colludere con Santo Orazio Torrisi rappresentante legale della “SICILVERDE SRL” di Aci S. Antonio (CT). La prestazione d’opera oggetto di mercimonio rientra in un appalto aggiudicato per il “servizio triennale di manutenzione ordinaria ricorrente delle opere in verde lungo le strade statali di competenza del Centro di Manutenzione D- ANAS sezione Compartimentale di Catania”delle già succitate strade statali S.S. 193 – 114 – 114dir – 194, per l’importo complessivo di 665 mila euro, con un’associazione temporanea di imprese composta da società commerciali di Montepulciano (SI) e Calatafimi (TP). L’aggiudicazione dell’appalto, nel caso di specie, avviene addirittura con un ribasso di oltre il 50%. I lavori sono stati eseguiti, attraverso un nolo “a caldo”, dalla “SICILVERDE SRL”, il cui rappresentante legale Torrisi corrompeva gli infedeli funzionari ANAS proponendo l’esecuzione di minori lavori di sfalcio di erbe, di potatura delle ceppaie e di mantenimento delle siepi spartitraffico nonché la mancata effettuazione di opere quali, ad esempio, la raccolta delle sterpaglie tagliate, comunque previste dal capitolato speciale d’appalto. L’illecita economia sui lavori da effettuare – a diretto danno della pubblica amministrazione costretta a sperperare denaro pubblico per l’esecuzione di lavori mai prestati – fruttava ai funzionari corrotti una tangente complessiva di 10.000 euro in contanti ripartita tra i tre. Le dazioni criminali si registravano in corrispondenza del rilascio della certificazione, a cura del R.U.P., dello stato di avanzamento dei lavori. Uno degli ultimi versamenti, avvenuto a fine agosto di quest’anno, era esplicito oggetto di conversazione tra gli arrestati Contino e Panzica

  • altro patto corruttivo veniva stretto da Contino e Panzica, ancora nella truffaldina esecuzione della manutenzione del verde lungo le strade, con Giuseppe Ciriacono dell’ITAL COSTRUZIONI GROUP SRL di Caltagirone (CT) il quale pagava una mazzetta di 2.000 euro. I lavori in argomento derivavano dall’affidamento del “servizio triennale di manutenzione ordinaria ricorrente delle opere in verde lungo l’Autostrada A01 Catania Siracusa di competenza del centro di manutenzione D – ANAS Catania” aggiudicato a una società commerciale ravennate per un importo complessivo di 580mila euro dopo un ribasso del 52%. L’impresa corruttrice di Ciriacono scende in campo, prima, in virtù di un contratto di nolo a freddo di mezzi e il distacco di proprio personale e poi, in forza di un subappalto di 105 mila euro. Anche in questo frangente la “ITAL COSTRUZIONI” chiamata a eseguire lo sfalcio d’erba con smaltimento dei materiali di risulta, il taglio alberi, la potatura e la concimazione, l’irrigazione, effettuava minori lavori assicurandosi così compensi non spettanti la cui parte maggiore restava nelle proprie casse e almeno 2.000 euro, in distinti momenti coincidenti con il riconoscimento dello stato avanzamento dei lavori, veniva destinato ai corrotti. La consegna delle tangenti, come ricostruito dagli artefici, avveniva sia all’interno che all’esterno degli uffici ANAS. I funzionari pubblici infedeli, anche in tale circostanza, avevano l’obbligo di segnalare alla propria amministrazione il non rispetto del contratto così da favorirne la risoluzione e/o l’applicazione di penali

  • minore scarificazione del manto stradale e tangente di 30.000 euro in contanti ripartita tra Romano, Panzica e Contino e l’accordo con la “SAFE ROADS SRL” di Misilmeri (PA) per la cui finalità corruttrice, ha operato il dipendente Vincenzo Baiamonte. L’appalto relativo a quest’ulteriore fatto corruttivo concerne i “lavori di risanamento della sovrastruttura stradale, in tratti saltuari, lungo la S.S. 114 Orientale Sicula da Km. 130+600 al Km. 154+600” aggiudicati, dopo un ribasso del 38%, ad un importo di 615mila euro circa. Il rifacimento della strada in questione veniva affidato d’urgenza all’impresa corruttrice nel luglio 2017 e si concludeva nel novembre dello stesso anno; l’ANAS, a causa della condotta dolosa dei suoi funzionari corrotti consapevoli della parziale esecuzione dei lavori affidati, corrispondeva, dopo un unico e complessivo S.A.L. (stato avanzamento lavori), l’intero importo di 615mila euro

  • un’ultima intesa corruttiva veniva siglata tra soggetti, tutti già ristretti ai domiciliari in esecuzione di precedenti misure: da un lato, i funzionari ANAS Catania, Romano in qualità di R.U.P., Contino quale direttore dei lavori e Panzica (direttore operativo) e, dall’altro, l’imprenditore Pietro Matteo Iacuzzo, rappresentante legale della “ISAP SRL” di Termini Imerese. La tangente originava dalla classica “economia” permessa all’impresa aggiudicataria del lavoro, consistita, nel caso di specie, in una minore scarificazione del tratto stradale il cui livello, però, veniva anche alzato oltre misura. La mazzetta, in denaro contante per 48.000 euro, veniva consegnata a Contino e Panzica da Iacuzzo a casa del primo per poi essere suddivisa in tre parti, una delle quali destinata all’Ing. Romano. Quest’ultimo era solito ricevere la sua quota corruttiva da Contino, che provvedeva a consegnarla inserendola nella “già nota” cartellina blu intercettata dai Finanzieri del Nucleo P.E.F. in occasione degli arresti in fragranza di reato eseguiti il 17 settembre u.s. Il lavoro in questione era un contratto applicativo di un accordo quadro triennale per “l’esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria della pavimentazione delle strade di competenza ANAS nella Regione Sicilia” stipulato nel marzo 2018, per un complessivo valore di 25 milioni di euro. In questa cornice, “IASP SRL”, esercente l’attività di“strade, autostrade e piste aeroportuali”, rappresentata da Iacuzzo era affidataria, nel maggio 2018:

    • con procedura d’urgenza per il necessario concomitante svolgimento del Giro d’Italia, dei “lavori di riqualificazione del piano viabile lungo la strada di collegamento tra Ragalna e l’Osservatorio Astrofisico di Catania sull’Etna” per un importo di 450 mila euro. I lavori in questione sono stati aggiudicati all’impresa palermitana con un ribasso di oltre il 35%;
    • dei “lavori di riqualificazione del piano viabile lungo la S.P. 24 tratto Ponte Barca, Paternò – innesto SS 192 della Valle Dittaino” per un importo di 760 mila euro. Anche questi lavori sono stati aggiudicata con un ribasso di oltre il 35%

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Taormina, polmonite in stato acuto per Cateno De Luca: il leader di Sud chiama Nord resta in ospedale

Polmonite acuta per il sindaco della città del centauro e leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca. “Dopo attenti accertamenti medici – si legge in una nota diffusa – è stato riscontrato un caso di polmonite in stato acuto, associato a un significativo stress psicofisico e ad un eccessivo affaticamento fisico.

Attualmente, Cateno De Luca è sottoposto a un trattamento farmacologico intensivo, il quale richiede la sua completa concentrazione in un ambiente privo di stress emotivo. Di conseguenza, ogni attività che possa causare stati emotivi è stata sospesa.
I medici hanno raccomandato un congruo periodo di degenza in ospedale. Domani, sulla base di ulteriori accertamenti, verrà comunicata la durata prevista della permanenza presso il policlinico di Messina.

È essenziale che Cateno De Luca si dedichi esclusivamente al suo recupero psicofisico durante questo periodo, pertanto la partecipazione a qualsiasi altra attività risulta impossibile”.

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Malore Cateno De Luca, il messaggio di Totò Cuffaro: ”Gli sono affettuosamente e umanamente vicino”

“Sono affettuosamente e umanamente vicino a Cateno De Luca e mi auguro sinceramente di poter al più presto riprendere i nostri scontri politici, convinto che, a prescindere dalle nostre diversità, lui rappresenta, col suo lavoro, una opportunità per la politica è un valore per la nostra terra”.

Lo dichiara Totò Cuffaro, segretario nazionale della DC, dopo aver appreso del malore accusato, ieri sera, da Cateno De
Luca.

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Malore dopo un comizio per Cateno De Luca: il leader di ”Sud chiama Nord” ricoverato al Policlinico di Messina

Il leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, è stato ricoverato al Policlinico di Messina ieri sera al termine di un comizio a causa di un malore.

De Luca era impegnato ieri in una serie di incontri nei comuni della riviera jonica per presentare il progetto politico per le europee Libertà.

Il malore si è verificato al termine dell’ultimo comizio ad Itala. Prima De Luca era stato a Sant’Alessio, Furci, Roccalumera e Nizza. Una serie di incontri che De Luca aveva voluto fare fortemente nonostante già dalla mattina avesse la febbre molto alta.

Si precisa che De Luca sta bene, ma per precauzione è stato necessario il ricovero per alcuni accertamenti medici.

I medici hanno prescritto a Cateno De Luca la necessità di stare a riposo, pertanto tutti gli eventi in programma per oggi sono rinviati.

Si prevede che De Luca riprenderà le sue attività pubbliche non appena possibile. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti tempestivamente.

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