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ATTUALITÀ

Catania: operazione “Dakar”, 6 arresti per 2 omicidi (NOMI, FOTO e VIDEO)

CATANIA – Nella mattinata odierna, su delega di questa Procura Distrettuale, i Carabinieri del ROS e del Comando Provinciale di Catania hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Catania, su richiesta di questa Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di:

  • FERRINI Luigi, nato a Catania l’8 settembre 1974;
  • PAPPALARDO Angelo, nato a Catania il 25 marzo 1978;
  • PRIVITERA Pietro, nato a Catania il 19 agosto 1978;
  • STRANO Marco, nato a Catania l’1 luglio 1982;
  • SANTORO Arnaldo, nato a Catania il 17 febbraio 1977 (detenuto per altra causa);
  • ZUCCARO Maurizio, nato a Catania il 25 agosto 1961 (detenuto per altra causa);

Tutti gravati da specifici pregiudizi per l’appartenenza alla famiglia Santapaola-Ercolano.

Il provvedimento cautelare ha ad oggetto due distinti episodi omicidiari, perpetrati a brevissima distanza temporale l’uno dall’altro, rispettivamente in danno di:

  • DI PASQUALE Salvatore, inteso Giorgio Armani, avvenuto a Catania il 29 aprile 2004;
  • COSTANZO Michele, avvenuto a Catania il 3 maggio 2004.

I delitti sono stati oggetto di precedenti procedimenti penali, in seguito ai quali è stata affermata la responsabilità di Salvatore Guglielmino e Dario Caruana in ordine all’omicidio Di Pasquale, e di Lorenzo Saitta in relazione all’omicidio Costanzo.

Essi, inoltre, sono ascrivibili al contrasto allora in essere in seno alla famiglia Santapaola-Ercolano, tra la fazione facente capo ad Antonino Santapaola (inteso Nino u pazzo) e Alfio Mirabile, e quella riferibile a Giuseppe Ercolano e Francesco Mangion, come peraltro già emerso in seno all’indagine Dionisio, scontro nato intorno a questioni di supremazia all’interno della famiglia ed al connesso controllo di talune lucrose attività economiche di interesse per l’associazione.

Col provvedimento oggi eseguito si è fatta ulteriore chiarezza sulle causali dei delitti, giungendo alla compiuta identificazione di tutti gli autori dell’omicidio Di Pasquale e di un ulteriore responsabile dell’omicidio Costanzo. Ciò è stato reso possibile poiché a quelle dei collaboratori di giustizia Paolo Mirabile, Giuseppe Mirabile, Fabrizio Nizza, Giuseppe Scollo e Davide Seminara, ascoltati nei precedenti procedimenti, si sono aggiunte le dichiarazioni di Dario Caruana e Francesco Squillaci. Ed è proprio sulla scorta di tali apporti dichiarativi ed in conseguenza dei riscontri delegati ai Carabinieri del ROS, che il GIP presso il Tribunale di Catania, ha accolto in toto la ricostruzione cui è pervenuta questa Direzione Distrettuale.

È quindi possibile affermare quanto segue:

  • omicidio di Di Pasquale Salvatore e ferimento di Masci Pietro.

Allorquando Mirabile rimase vittima di un agguato (24 aprile 2004), Di Pasquale – che conosceva il legame tra i propri aggressori e la vittima – commise la grave imprudenza di plaudire apertamente all’evento al punto tale da essere “sospettato” di essere coinvolto nel ferimento dello stesso MIRABILE.

Di qui l’omicidio, che ha visto coinvolti (oltre Caruana e Giglielmino già giudicati) Strano, Privitera, Pappalardo e Ferrini, il primo ed il secondo col compito di avvistare la vittima e segnalarne la presenza, il terzo quale componente del gruppo di fuoco con compito di condurre l’autovettura a bordo della quale viaggiavano i killer e l’ultimo quale ulteriore partecipe del commando, col compito di supporto ai killer in caso di necessità.

  • omicidio di Costanzo Michele e ferimento di Sangiorgi Antonino.

Il 3 maggio 2004, un gruppo di fuoco composto da più killer, giunti in parte a bordo di autovettura, assassinava Michele Costanzo, “padroncino” della Mediterranea Distribuzione Logistica (concessionaria della D.H.L.), formalmente dipendente della stessa (in essa si registravano forti interessi economici di Alfio Mirabile, che si atteggiava a dominus della ditta), e feriva Antonino Sangiorgi, rappresentante legale della citata M.D.L., il quale si trovava accanto a Costanzo.

La causale del delitto va ancora una volta individuata nella volontà degli Ercolano, storico e aggressivo braccio economico e imprenditoriale della famiglia di cosa nostra catanese, di sottrarre ai Mirabile la gestione della M.D.L..

Ad agire fu il gruppo di San Cocimo, capeggiato da Maurizio Zuccaro, che ha avuto il ruolo di mandante, nella persona di Lorenzo Saitta (già condannato all’ergastolo) e Arnaldo Santoro.

Già a poca distanza dai fatti, inoltre, a carico di Saitta e Santoro fu operato il sequestro di caschi dello stesso modello e colore di quelli calzati dai killer ripresi dalla telecamera di video – sorveglianza della M.D.L. sui quali, all’esito delle indagini di laboratorio, furono rinvenuti residui di polvere da sparo aventi composizione equivalente a quelli rinvenuti all’interno dei bossoli repertati sul luogo dell’omicidio.

ATTUALITÀ

Malore Cateno De Luca, il messaggio di Totò Cuffaro: ”Gli sono affettuosamente e umanamente vicino”

“Sono affettuosamente e umanamente vicino a Cateno De Luca e mi auguro sinceramente di poter al più presto riprendere i nostri scontri politici, convinto che, a prescindere dalle nostre diversità, lui rappresenta, col suo lavoro, una opportunità per la politica è un valore per la nostra terra”.

Lo dichiara Totò Cuffaro, segretario nazionale della DC, dopo aver appreso del malore accusato, ieri sera, da Cateno De
Luca.

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ATTUALITÀ

Malore dopo un comizio per Cateno De Luca: il leader di ”Sud chiama Nord” ricoverato al Policlinico di Messina

Il leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, è stato ricoverato al Policlinico di Messina ieri sera al termine di un comizio a causa di un malore.

De Luca era impegnato ieri in una serie di incontri nei comuni della riviera jonica per presentare il progetto politico per le europee Libertà.

Il malore si è verificato al termine dell’ultimo comizio ad Itala. Prima De Luca era stato a Sant’Alessio, Furci, Roccalumera e Nizza. Una serie di incontri che De Luca aveva voluto fare fortemente nonostante già dalla mattina avesse la febbre molto alta.

Si precisa che De Luca sta bene, ma per precauzione è stato necessario il ricovero per alcuni accertamenti medici.

I medici hanno prescritto a Cateno De Luca la necessità di stare a riposo, pertanto tutti gli eventi in programma per oggi sono rinviati.

Si prevede che De Luca riprenderà le sue attività pubbliche non appena possibile. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti tempestivamente.

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ATTUALITÀ

Sicurezza sul lavoro: domani a Palermo l’ evento denominato “La prevenzione è la soluzione”

Per celebrare la “Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro” l’assessorato regionale della Salute ha organizzato un convegno finalizzato alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla necessità di adottare tutte le necessarie misure di prevenzione a tutela dei lavoratori. 

L’evento, che si svolgerà domani, martedì 30 aprile, a partire dalle 9 ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, si intitola “La prevenzione è la soluzione” e punta alla promozione della cultura, della salute e della sicurezza sul lavoro, con il diretto coinvolgimento delle attività produttive, della cittadinanza e, soprattutto, della scuola. 

Gli istituti scolastici, di ogni ordine e grado, infatti, sono luoghi in cui il diritto alla salute e alla sicurezza può trovare un terreno fertile sul quale radicarsi, fin dai primi momenti di socializzazione, per diventare patrimonio dell’individuo e della collettività. 

Parteciperanno i rappresentanti delle istituzioni e delle aziende del servizio sanitario regionale, delle forze dell’ordine e della giustizia, delle università e della scuola, oltre alle organizzazioni sindacali e alle associazioni di categoria di tutta la Sicilia.

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