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#IoLavoroConLaMusica, l’appello social dei grandi artisti per chiedere garanzie allo Stato

“È il momento di metterci la faccia e di raccontare che la musica è un lavoro”. È questa l’impronta dei messaggi di tantissimi artisti che si uniscono – pubblicando sui social moltissime foto e cartelli – a sostegno della campagna lanciata anche con l’hashtag #IoLavoroConLaMusica. Da Vasco Rossi a Jovanotti. E ancora: Roy Paci, Fiorella Mannoia, Negrita, Subsonica, Red Canzian, Laura Pausini, Mannarino, Max Gazzè.

“Chiediamo con forza al governo che queste istanze vengano ritenute prioritarie”. Nell’appello si chiede allo Stato di “tenere conto delle reali esigenze di un settore che produce cultura, contribuisce all’economia del Paese e conta centinaia di migliaia di lavoratori che hanno diritto alla stessa dignità degli altri”.

Inoltre, l’appello rivendica una commissione congiunta di Camera e Senato dedicata all’industria musicale e si chiede al ministero di convocare al più presto un tavolo tecnico specifico, e che le proposte di emendamento siano necessarie a far sì che il dl rilancio non sia di nuovo una legge discriminatoria per il settore musicale, ma una reale occasione di ripartenza alle giuste condizioni.

Parecchi i messaggi di artisti e non, uniti per dare dignità a un lavoro “che non è solo per chi tiene il microfono in mano ma anche per tutte quelle figure che stanno dietro le quinte”, scrive Piero Pelù.

“È arrivato il momento di metterci la faccia, tutti insieme”, è invece il messaggio di Roy Paci: “Far capire l’importante ruolo di migliaia di donne e uomini lavoratori della Spettacolo. Quel settore culturale che genera il 16% del PIL in Italia. Dignità per il bene della Musica” .

Anche Levante partecipa alla campagna: “Chiediamo che la politica non ignori le proposte di emendamento al dl rilancio – scrive la cantante siciliana – adoperandosi al più presto per dare finalmente dignità a tutti coloro i quali lavorano per il bene della musica”.

Continua Ermal Meta: “Il problema non riguarda solo noi artisti, ma per tutti gli addetti ai lavori  che intorno a un palco svolgono attività fondamentali che non si vedono. Sono migliaia di lavoratori senza i quali i concerti non sarebbero possibili. Chiediamo al governo di riconoscere queste posizioni professionali a dare lo stesso sostegno che è stato riconosciuto ad altri settori nell’era post Covid. La cultura è memoria storica e la musica ne è una parte fondamentale”.

Anche Ghemon, con la sua foto ed il suo cartello, aderisce così alla campagna #SenzaMusica, la protesta lanciata per chiedere al Parlamento di prendere in esame gli emendamenti del settore musica nel decreto rilancio “a oggi ignorati” e perché la festa della musica, il 21 giugno, non diventi una festa – appunto! – #senzamusica.

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Taormina: grande successo per l’area espositiva allestita e promossa dall’Aeronautica Militare

Nel periodo dal 19 al 21 luglio 2024, l’Aeronautica Militare (AM) ha realizzato a Taormina (ME) un’area espositiva tesa a fare conoscere meglio la Forza Armata ed a testimoniare l’impegno quotidiano che viene svolto in favore del Paese e delle Collettività.

Tenuta nella centralissima Piazza Duomo della meravigliosa cittadina denominata “Perla dello Ionio”, l’attività promozionale e di relazione con il pubblico del personale proveniente da Roma, dallo Stato Maggiore Aeronautica, e da Sigonella si è svolta attraverso un info point sulle attività istituzionali della Forza Armata, non solo difesa aerea, e concorsuale dedicato ai giovani.

Tantissime sono state le curiosità richieste dalla folla di visitatori locali e provenienti da ogni parte del mondo, questi ultimi in visita perché affascinati dalla cultura e dai colori di Taormina.

Non poteva mancare il nuovo e tecnologicamente avanzato visore Oculus, grazie al quale i visitatori hanno avuto la possibilità di vivere la sensazione e le emozioni di essere un pilota a bordo dei velivoli delle Frecce Tricolori.

L’evento è stato arricchito da uno stand della Rivista Aeronautica, dedicato ai prodotti editoriali dell’AM, e impreziosito dalla mostra di auto e moto d’epoca, perfettamente conservate, manuntenute e valorizzate dagli specialisti del Reparto Motorizzazione del Comando Aeroporto di Centocelle/Quartier Generale del Comando Aeronautica Militare Roma. Tra queste: la Fiat Campagnola da ricognizione AR59 del 1971, adatta ad ogni tipo di terreno e la Fiat 130 3200cc 6 cilindri benzina del 1972, già utilizzata come auto di rappresentanza, moto gilera del 1981, utilizzata per trasporto corrispondenza, moto MV Agusta del 1961, per spostamento personale di volo, quad Polaris 800 del 2000, utilizzato per operazioni di ricerca e soccorso.

Voluta fortemente dal 41° Stormo Antisom e dall’Aeroporto di Sigonella l’attività è stata realizzata grazie al supporto e al patrocinio del Comune di Taormina. Ciò a testimonianza dei profondi legami esistenti tra l’AM e il territorio con le Istituzioni locali, nel caso specifico tutta l’amministratore del comune di Taormina del sindaco Cateno De Luca, coinvolti in sempre più numerose e diversificate attività aventi come obiettivo principale quello di essere utili al Paese e vicini alla Collettività.

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Vacanze più brevi ma più frequenti: il nuovo trend evidenziato dall’indagine di Federalberghi

Più breve ma più frequente: è questa la nuova tipologia di vacanza che gli italiani mostrano di prediligere per questa estate secondo l’indagine di Federalberghi.

Sono 36 milioni quelli che prevedono di mettersi in viaggio. Il 90% rimarrà in Italia e il resto andrà all’estero, principalmente al mare non lontano dall’Italia. Un terzo dei vacanzieri, tuttavia, ha già programmato di fare più di un periodo di ferie oltre quello principale in estate: 3,6 milioni replicheranno almeno una volta, 3,1 milioni si muoveranno per 2 volte e 1,7 milioni faranno 3 periodi di vacanza. Uno scenario che produrrà un giro di affari di 40,6 miliardi.

“È sempre interessante accorgersi, grazie ai numeri, dei cambiamenti in atto” commenta il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca. “A fronte di un anno difficile, in cui eventi atmosferici calamitosi come alluvioni e siccità hanno messo in ginocchio regioni intere, malgrado il dissesto che i conflitti internazionali in atto potrebbero creare ai flussi turistici, a dispetto di tutto ciò notiamo che il comparto mostra una certa tenuta” aggiunge. “Nove italiani su dieci vogliono restare nel Belpaese – prosegue Bocca – e per noi constatarlo è un bene. Ma si conferma anche la nuova tendenza, già in atto da tempo, a suddividere in più segmenti le ferie estive. Questo raccorciare i tempi consente paradossalmente di replicare la partenza spalmandola in periodi diversi, avendo così l’opportunità di visitare nuove località”. “Resta il nodo – aggiunge il presidente di Federalberghi – di quel 54% di concittadini che non hanno potuto programmare una vacanza per via della mancanza di liquidità”.

Conferma la tendenza anche Assoutenti: “I rincari del settore turistico pesano come un macigno sulle vacanze estive degli italiani, spingendo una fetta crescente di popolazione (il 44,8%, mentre nel 2023 era il 41,1%) a rinunciare del tutto alle partenze e determinando un aumento della spesa complessiva per chi, invece, decide di regalarsi una villeggiatura tra giugno e settembre”. I flussi vedono circa 15 milioni di vacanzieri in giugno, 16 milioni a luglio, 18,4 milioni ad agosto e 4,6 milioni in settembre. Agosto si conferma dunque, nella visione degli italiani, il mese leader per programmare una vacanza.

L’Italia resta decisamente la meta preferita: 9 italiani su 10 – l’89,8% – sceglieranno di restare nel Belpaese, mentre il 10,2% sceglierà mete estere, prediligendo il mare in paesi esteri vicino all’Italia (57,5%), le grandi capitali europee (16,2%) e le crociere (9,4%). Tra le regioni più gettonate nello Stivale vi saranno: Toscana, Emilia Romagna, Sicilia, Puglia, Campania, Trentino Alto Adige e Sardegna. L’80,7% opterà per il mare, il 13,1% prediligerà montagna, laghi e località termali mentre il restante 3,3% sceglierà località d’arte e cultura. La vacanza principale durerà in media 10,3 giorni e costerà nel suo complesso (includendo viaggio, vitto alloggio e divertimenti) 886 euro a persona (circa 86 euro al giorno). Le ulteriori vacanze sono più contenute dal punto di vista della durata: in media 4,8 giorni per un costo complessivo di 473 euro (98 euro al giorno).

Tra le tipologie di soggiorno scelte dagli italiani per trascorrere le vacanze, dopo la casa di parenti e amici (28,5%) vi è a stretto giro la preferenza per l’albergo (27,2%). A seguire la casa di proprietà (12,8%), i bed and breakfast (6,9%), gli affitti brevi (5,6%), i residence (5,2%), i villaggi turistici (5,1%) e il campeggio (3,7%).

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Economia, la soddisfazione del presidente Schifani: ”Migliorano ancora i conti della Regione”

«Anche l’Agenzia internazionale di rating “Standard & Poor’s”, in linea con i giudizi già espressi nei mesi scorsi da “Moody’s” e “Fitch”, ha innalzato il rating della Regione Siciliana, elevando il livello di merito del credito da “Bbb-” a livello “Bbb”, con outlook stabile». Lo annuncia soddisfatto il presidente della Regione, Renato Schifani, che aggiunge: «Sono stati apprezzati positivamente i risultati conseguiti in virtù degli accordi sottoscritti con il Governo nazionale che hanno permesso di incrementare i trasferimenti statali».

Nel contempo, il report evidenzia «i significativi obiettivi raggiunti nella realizzazione degli obiettivi di riduzione e riqualificazione della spesa corrente del bilancio regionale». L’Agenzia di rating ha inoltre verificato i notevoli miglioramenti delle entrate di bilancio dell’anno 2023, che hanno consentito di accelerare la ricapitalizzazione del Fondo Pensioni Sicilia, nonché il consistente incremento dei Fondi rischi, a tutela degli equilibri del bilancio regionale. «Standard & Poor’s – prosegue Schifani – ha inoltre giudicato favorevolmente la costante diminuzione del debito pubblico, in totale assenza di interessi moratori, e il puntuale adempimento dei pagamenti delle rate di ammortamento dei mutui in corso, oltre al recupero miliardario del disavanzo regionale».

Per il presidente della Regione a contribuire al giudizio di upgrade, inoltre, è stata «la forte liquidità delle disponibilità di cassa, frutto dell’incremento degli introiti fiscali e sintomatica di una rinnovata solidità finanziaria, nonché le iniziative di incremento della spesa per investimenti che il governo regionale sta realizzando in un’ottica di stimolo alla crescita economica del territorio».

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