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ATTUALITÀ

Paternò, finito in carcere il rapinatore specialista nelle evasioni

PATERNÒI Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Paternò, in esecuzione di un’ordinanza di sostituzione della misura cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania, ha arrestato il 31enne paternese Pietro Musarra.

L’uomo in particolare, come si ricorderà, era stato arrestato soltanto una ventina di giorno orsono a seguito di un’ordinanza cautelare che disponeva gli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico, emessa dallo stesso G.I.P. sulla scorta delle innumerevoli risultanze investigative prodotte e compendiate all’autorità giudiziaria dai militari della Compagnia di Paternò in merito ad un tentativo di rapina commesso il 5 marzo scorso ai danni di un venditore ambulante paternese che, di buon’ora, stava accingendosi quella mattina a recarsi al mercato di Mascalucia. La rapina andò male per il malvivente a causa della reazione della vittima e della moglie accorsa in suo aiuto, pur se il malcapitato veniva attinto da una coltellata al volto che lo aveva sfregiato.

Orbene la sottoposizione agli arresti domiciliari, in attesa dei tempi tecnici per l’applicazione del braccialetto elettronico, non è sembrata al Musarra essere “limitativa” del suo concetto di libertà se è vero che lo scorso 18 giugno, 5 giorni dopo il suo arresto, non si è presentato in Tribunale per il previsto “interrogatorio di garanzia” ma … era solo l’inizio.

In quella stessa giornata i militari accompagnati dal tecnico installatore non hanno potuto applicargli il braccialetto elettronico perché “assente” nella sua abitazione quindi, il 21 successivo, l’uomo è stato fermato privo di assicurazione e patente di guida a bordo della sua autovettura, già sequestrata amministrativamente, nel quartiere San Cristoforo di Catania da una pattuglia di altra forza di polizia in compagnia di una donna e munito di un cacciavite di 25 centimetri.

Anche in questo caso il ricollocamento agli arresti domiciliari non ha che stimolato, ulteriormente, la sua irrefrenabile voglia d’evasione interrotta però dai militari della Compagnia di Paternò il 25 giugno, circostanza che ha fornito al giudice emittente quegli elementi di procedibilità che hanno consentito, stavolta, di porre al “sicuro” l’uomo che è stato pertanto associato al carcere di Noto (SR).

ATTUALITÀ

Taormina, polmonite in stato acuto per Cateno De Luca: il leader di Sud chiama Nord resta in ospedale

Polmonite acuta per il sindaco della città del centauro e leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca. “Dopo attenti accertamenti medici – si legge in una nota diffusa – è stato riscontrato un caso di polmonite in stato acuto, associato a un significativo stress psicofisico e ad un eccessivo affaticamento fisico.

Attualmente, Cateno De Luca è sottoposto a un trattamento farmacologico intensivo, il quale richiede la sua completa concentrazione in un ambiente privo di stress emotivo. Di conseguenza, ogni attività che possa causare stati emotivi è stata sospesa.
I medici hanno raccomandato un congruo periodo di degenza in ospedale. Domani, sulla base di ulteriori accertamenti, verrà comunicata la durata prevista della permanenza presso il policlinico di Messina.

È essenziale che Cateno De Luca si dedichi esclusivamente al suo recupero psicofisico durante questo periodo, pertanto la partecipazione a qualsiasi altra attività risulta impossibile”.

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Taormina, gestione del Pala Congressi: il Tar dà ragione all’Amministrazione del sindaco De Luca

Il Tar di Catanua ha rigettato integralmente. nel merito, il ricorso presentato dalla Società Aditus, tendente ad ottenere l’annullamento della Determinazione Dirigenziale, con la quale il Segretario Generale, Bartorilla, nella qualitá di Responsabile dell’Area Amministrativa, ha provveduto ad annullare tutti gli atti di gara, compresa l’aggiudicazione, concernenti la Concessione del Pala Congressi alla società ricorrente.
Il Giudice ha confermato la bontà e la legittimità dell’operato dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Cateno De Luca, la quale ha correttamente ritenuto di annullare la gara, bandita si ricorda dall’amministrazione precedente, poiché non rispettosa della legge.
In particolare, il Tar CT ha evidenziato che il valore economico della concessoria non contiene “la stima prospettica del fatturato conseguibile dal concessionario ossia la remunerazione reale dell’investimento”. Ne consegue, evidentemente, che il valore economico della concessione indicato negli atti di gara, pari ad euro 2milioni 280mila euro certamente, non rispecchierebbe gli effettivi introiti conseguibili dal concessionario.
Anche il valore di locazione annuale a carico del Concessionario, stimato dalla precedente amministrazione in euro 44mila euro è abbondantemente sottostimato, a fronte del valore economico reale, come da perizia di stima redatta da un professionista incaricato dall’amministrazione De Luca, pari ad almeno 430mila euro annui.
Respinta anche la richiesta di risarcimento danni avanzata da Aditus nei confronti del comune. “Sin dal mio insediamento – afferma il sindaco De Luca, al momento ricoverato al policlinico di Messina, per una polmonite acuta – l’obiettivo è stato liberare Taormina dalla mala gestio politico amministrativa che ha caratterizzato la città negli ultimi 30 anni. Il caso del Palazzo dei Congressi rappresenta la punta dell’iceberg del “sistema Taormina” che abbiamo denunciato e che passo dopo passo stiamo demolendo a colpi di buona amministrazione. Ci sono procedure che stiamo portando avanti in silenzio, lavorando incessantemente per scardinare un sistema che ha avvelenato la città. La sentenza del TAR contro Aditus rappresenta un primo importante riconoscimento del nostro operato. Lo ricordo ancora una volta alla città e a quanti si nascondo dietro alle polemiche sterili, noi stiamo lavorando per imprimere una marcia in più a Taormina”. Aditus, avrá comunque 60 giorni di tempo per presentare ricorso alla sentenza presso il Cga.

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Letojanni: riceviamo e pubblichiamo la toccante lettera di Anita Barbera in ricordo del caro amico, Francesco Caruso, morto in un tragico incidente

A Francesco……La mia Alba!
Dolce Ciccio, è spiazzante… ci mancherai tanto. Vivrai sempre nel cuore di chi ti ha voluto bene come noi.
In questa lettera di addio, vorrei esprimere il dolore e la gratitudine che provo nel ricordarti. La tua scomparsa prematura a soli 22 anni è una tragedia che ha lasciato un vuoto incolmabile nei cuori di tutti noi che ti hanno conosciuto e amato.
La tua vita, sebbene troppo breve, è stata un dono prezioso e ringrazio Dio per averti conosciuto. La tua generosità ha superato i confini dell’esistenza terrena, poiché con la donazione dei tuoi organi hai regalato una seconda possibilità a sette persone. Questo gesto di altruismo estremo è una testimonianza della tua grandezza d’animo e del tuo spirito nobile.
La tua risata, il tuo coraggio e la tua voglia di vivere rimarranno per sempre impressi nella mia memoria. Sei stato un faro di speranza e un esempio di come, anche nelle circostanze più difficili, si possa fare la differenza nella vita degli altri.
Oggi, mentre ti dico addio, prometto di onorare il tuo ricordo vivendo la mia vita con la stessa passione e gentilezza che hai mostrato tu. La tua eredità continuerà a vivere non solo attraverso le vite che hai salvato, ma anche attraverso le azioni di tutti coloro che sono stati ispirati dalla tua storia.
Riposa in pace, dolce amico. Sarai sempre nei nostri cuori. Da adesso sarai la mia alba chiara di ogni giorno, come quella del tuo mito Vasco Rossi!
Con amore Anita

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