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CULTURA

Israele: stanziati oltre 13 milioni di Euro per Fiction e Film

GERUSALEMME – Nei prossimi due anni, la speciale collaborazione garantirà il rimborso delle spese di produzione fino al 30% alle produzioni straniere di film e serie TV in Israele. La strategia mira a presentare lo Stato di Israele nel mondo come un centro per le riprese di film e serie TV internazionali, utilizzando risorse naturali e siti storici unici per le riprese. Inoltre la finalità dell’azione è anche quella di incoraggiare il turismo in entrata e far crescere l’occupazione  a seguito di una sempre maggiore esposizione dei siti e dei luoghi di grande importanza turistica in Israele.

Le candidature per ricevere le sovvenzione per l’esecuzione di produzioni straniere in Israele nel 2022 potranno essere presentate fino al 22 agosto p.v.

Il supporto finanziario, del valore di decine di milioni di shekel, sarà fornito dai ministeri governativi per rafforzare le società di produzione israeliane che operano in collaborazione con società di produzione straniere in Israele .

Secondo l’ordinanza del Direttore Generale del Ministero dell’Economia e dell’Industria n. 4.52, le spese di produzione hanno diritto a un importo fino a NIS 16.600.000. Questo consistente rimborso delle spese di produzione ha lo scopo di attirare in Israele le principali produzioni internazionali. L’aiuto finanziario, che sarà erogato nell’arco di due anni, sarà concesso attraverso una speciale sovvenzione dell’Autorità per gli Investimenti e lo Sviluppo per l’Industria e l’Economia presso il Ministero dell’Economia e dell’Industria.

L’aiuto riguarderà anche le produzioni di film d’animazione, in cui sarà destinato a rimborso fino al 10% del budget stanziato, nonché per la post-produzione.

Lo Stato di Israele entra così nel campo delle produzioni cinematografiche e televisive internazionali. Gli spettatori saranno potranno così fruire dei Paesaggio del Paese, delle sue risorse naturali, e degli straordinari siti storici.

Il piano ha anche lo scopo di creare posti di lavoro per gli israeliani che parteciperanno alle varie produzioni che verranno a girare in Israele.

Il termine per la presentazione delle domande è il 22 agosto 2022.

Come mossa complementare, lo Stato di Israele investe nelle visite degli opinion leader e dei content creator di social media contribuendo in modo eccdezionale, attraverso un pubblico di decine di milioni di seguaci, al miglioramento dell’immagine positiva di Israele nel mondo.

Israele ha molti vantaggi nell’industria cinematografica e televisiva, che includono un’infrastruttura di strutture e servizi di produzione, professionisti qualificati e un pool di diplomati in cinematografia tra i più importante al mondo

L’arrivo dell’industria della produzione straniera in Israele sarà utilizzato come leva per lo sviluppo della cultura israeliana e del turismo in entrata, nonché come supporto economico, in particolare  dopo la pandemia da covid-19.
Secondo le stime del Ministero della Cultura e dello Sport, l’investimento aumenterà di valore grazie all’effetto domino dell’attività commerciale: le produzioni che arriveranno in Israele investiranno denaro in hotel, trasporti, ristorazione, personale professionale, scenografie, sale di montaggio, ecc., promuovendo così l’economia locale e non solo l’industria cinematografica e la televisione israeliana.

I ministeri coinvolti nella mossa coopereranno con organizzazioni che rappresentano, tra gli altri, le società di produzione, al fine di incoraggiare la presentazione delle domande di sovvenzione e di ampliare la cerchia delle società che operano e girano in Israele. Il Ministero del Turismo ritiene che la mossa contribuirà ad accrescere il numero di turisti che vengono in Israele e ad aumentare le entrate dello stato dal turismo. Il Fondo per l’incoraggiamento delle produzioni estere consentirà ulteriori collaborazioni future e amplierà le possibilità in base al successo dell’attuale procedura.

Il Direttore Generale del Ministero delle Finanze, Ram Belinkov: “Il Ministero delle Finanze è orgoglioso di partecipare alla promozione del fondo per incoraggiare le produzioni straniere in Israele. Crediamo che il fondo porterà al fiorire di collaborazioni nel campo della cultura e industria cinematografica in Israele e porterà a diversi investimenti e occupazione nell’economia“.

Il Direttore Generale del Ministero della Cultura e dello Sport, Raz Frohlich: “La procedura per incoraggiare le produzioni cinematografiche e televisive straniere è una novità significativa. La realizzazione della procedura e la fotografia in Israele consentiranno il rafforzamento della industrie culturali e cinematografiche e il rafforzamento del legame tra la cultura israeliana e lo Stato di Israele nel mondo. I lavoratori dell’industra della cultura israeliana riceveranno una piattaforma aggiuntiva per l’azione, lo sviluppo e la promozione del loro lavoro. L’atto che incoraggia le produzioni straniere in Israele ci mette sulla mappa del mondo anche in questo campo. Buona fortuna a tutti noi!

Gerusalemme, cuore della cultura di Israele, tra tradizione e innovazione

Crediti IMOT

Il Direttore Generale del Ministero dell’Economia e dell’Industria, Dr. Ron Malka: “Ci auguriamo che il programma incoraggi le produzioni straniere in Israele come una grande opportunità per rafforzare la cultura e l’industria cinematografica israeliana. Il Ministero dell’Economia, attraverso l’Autorità per gli investimenti, continuerà a fornire l’incoraggiamento e gli incentivi necessari per rafforzare l’economia israeliana”.

Il Direttore Generale del Ministero degli Affari Esteri, Alon Ushfiz: “Grazie all’incoraggiamento delle produzioni straniere, Israele è entrato a far parte di un prestigioso club di paesi che fornisce incentivi alle produzioni internazionali per incoraggiarle a venire a girare sul loro territorio. Negli ultimi anni, lo status di Israele nella capacità di fornire contenuti televisivi e cinematografici è aumentato e la storia israeliana genera interesse e curiosità a livello globale.Oltre a promuovere accordi di cooperazione nel campo del cinema, il Ministero degli Affari Esteri sta lavorando per rafforzare i legami politici e bilaterali attraverso lo strumento culturale e la nuova mossa rafforzerà l’economia israeliana e incoraggerà il turismo e presenterà il bellissimo volto di Israele che tutti conosciamo“.

Il Direttore Generale del Ministero del Turismo, Dani Shahar: “Persone da tutto il mondo viaggiano verso destinazioni che hanno visto nei film, seguendo le serie preferite e seguendo le star ammirate. Pertanto, investire nella promozione di produzioni internazionali per girare qui in Israele fa parte della nostra attività di marketing come Ministero del Turismo, per presentare Israele come una destinazione attraente nel mondo. Israele offre poi un ambiente ideale per le riprese di produzioni internazionali, offrendo una varietà molto ampia di di paesaggi: sicuramente apparirà così anche il fascino di Israele nelle serie e nei film che verranno prodotti qui facendo così lo status del nostro Paese tra gli altri paesi del mondo”.

Volti giovani da scoprire nella sempre dinamica Tel Aviv

Crediti IMOT

Negli ultimi anni la cinematografia e la fiction israeliane sono entrate nelle case del pubblico internazionale, venendo a creare dei veri e propri fenomeni di costume. Da  SHTISEL a BLACKSPACE , a HIT AND RUN solo per ricordare qualche titolo ,  le storie e i volti di queste serie fanno ormai parte del quotidiano di un pubblico curioso che ha potuto così scoprire aspetti fino a poco tempo fa quasi sconosciuti della multiculturale ed affascinante società israeliana. Alcuni personaggi come Akiva di Shtisel ovvero Michael Aloni sono davvero un cult per i fan italiani.

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CULTURA

Acireale, Mensa di San Camillo: al via il progetto “Cuciniamo insieme” contro lo stigma della malattia mentale

Per promuovere concretamente l’inclusione sociale e lavorativa degli utenti della Salute Mentale, parte ad Acireale il progetto sperimentale “CuciniAmo insieme”, un’iniziativa innovativa e di grande valore sociale. E’ un servizio di mensa inclusivo e accessibile, gestito da utenti della Salute Mentale adeguatamente formati e supportati, che presteranno la loro opera nel centro di accoglienza diurno nella Casa Sollievo San Camillo.  

Stamattina nella Sala Stampa del Palazzo di Città il sindaco Roberto Barbagallo e l’assessore alle Politiche Sociali e Sanitarie Valentina Pulvirenti hanno siglato il protocollo d’intesa con Angela Scalia presidente dell’associazione “I Vulcanici”, Salvo Raffa presidente del CSVE e Fratel Carlo Mangione superiore provinciale dell’Ordine dei chierici regolari ministri degli infermi (cd. religiosi Camilliani). Sono intervenuti anche il responsabile della Casa Sollievo di San Camillo padre Dario Malizia e il direttore Salvatore Salemi con Irene Stevani del Dipartimento di Salute Mentale di Acireale, che hanno espresso grande apprezzamento nei confronti del progetto “CuciniAmo insieme”.

“Le persone con disagio mentale che seguono un percorso riabilitativo possono avere una vita autonoma, ma possono avere difficoltà a inserirsi nel mondo del lavoro. Lo stigma e i pregiudizi, la mancanza di opportunità e di adeguati supporti ostacolano l’inserimento sociale e lavorativo. Partiamo con un progetto sperimentale. Abbiamo creato una rete per rimuovere concretamente le barriere e promuovere l’inclusione di queste persone, valorizzando le loro capacità e potenzialità e abbiamo trovato accoglienza e disponibilità nella bellissima cucina della Casa Sollievo San Camillo. I ragazzi che hanno già fatto un percorso d’ inserimento con l’Associazione I Vulcanici e il Dipartimento di Salute Mentale, grazie al supporto di professionisti, saranno formati e potranno sperimentare la loro abilità e la loro creatività in cucina,- ha spiegato l’assessore Valentina Pulvirenti-. Il progetto ha una doppia valenza sociale. Gli utenti del progetto infatti serviranno le loro ricette e parteciperanno attivamente alle attività del servizio mensa offerto ai bisognosi assistiti da Casa di Sollievo San Camillo”.

In conferenza stampa è stato lanciato un appello ai professionisti interessati a supportare il progetto offrendo un corso di cucina, che potranno contattare il 333 109 1910.

“Voglio semplicemente ringraziare la Casa Sollievo e la Tenda di San Camillo che da sempre sono presenti nel nostro territorio e svolgono quotidianamente un’opera preziosa. Grazie al CSVE, alle associazioni, ai volontari, ai cittadini che ogni giorno fanno sentire la loro vicinanza alle nostre strutture di accoglienza. Grazie a chi collabora a questo progetto. Spero tanto che vada avanti e cresca negli anni e l’Amministrazione sarà sempre di supporto a chi fa del bene”, ha dichiarato il sindaco Roberto Barbagallo.

Attraverso il progetto si intende non solo offrire opportunità di lavoro e formazione, ma anche promuovere la sensibilizzazione della comunità sul tema del disagio mentale e contrastare lo stigma e i pregiudizi.

“Quello che ci lega è una parola magica che è l’azione volontaria. Tutto parte da un’azione volontaria e abbiamo voluto creare una rete fatta da attori sociali e attori istituzionali, che prova a fare sistema e a dare opportunità. Mi piace sottolineare che è un progetto sperimentale e  che è completamente a costo zero. L’azione volontaria è tutta sul campo per far comprendere che i nostri ragazzi possono avere le opportunità che hanno tutti. Il volontariato può dare una mano fondamentale e queste sono iniziative che mettono al centro l’azione dei volontari, di cui la comunità ha sempre più bisogno”, ha spiegato il presidente del CSVE Salvo Raffa.

L’Associazione I Vulcanici valuterà, con la collaborazione del MDSM Ct 6, gli utenti da inserire nel progetto e si occuperà della formazione e della gestione degli eventi di cucina solidale e della promozione di sostegno alle attività caritative promosse dalla Casa Sollievo San Camillo.

“Lo stigma della malattia mentale spesso è una condanna sociale. E’ spesso una discriminazione per le persone e le famiglie. Oggi siamo qui per sottolineare che non è così, ogni utente con un disturbo psichiatrico ha un potenziale e può dare tanto alla società, – ha sottolineato Angela Scalia-. La società deve sostenere i più fragili. Questo progetto sperimentale vuole essere una partenza per fare la differenza, per poter mostrare e dimostrare a loro e agli altri che possono fare tanto”.

“Voglio esprimere la mia gioia,- ha detto fratel Carlo Mangione, quando Dario mi ha parlato del progetto ho pensato che è lo spirito di San Camillo che si declina in modo originale. Camillo andava nelle cucine a preparare le pappine per i malati svogliati e vedo in questo progetto il suo carisma che si concretizza. Non solo si prepara, ma si insegna come farlo ed è bello che siamo coinvolti in tanti. Vorrei avere 100 braccia per alleviare le sofferenze, diceva Camillo, e noi saremo queste cento braccia”.

“Non è stato difficile decidere di accogliere questo progetto. La struttura si chiama Casa Sollievo e la casa deve accogliere e questo cerchiamo di fare con i fratelli che vengono in mensa. La casa sarà punto d’incontro tra fragilità diverse, un’alchimia che funzionerà”, ha commentato padre Dario Malizia.

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Beni culturali in Sicilia: al Museo Pepoli di Trapani due nuove tele di Renato Guttuso

Il patrimonio del Museo regionale Pepoli di Trapani si arricchisce di nuove opere contemporanee. Due tele autografe di Renato Guttuso, recentemente acquisite, saranno presentate al pubblico venerdì, 3 maggio, alle 17, nella sala conferenze del Museo, alla presenza dell’assessore regionale ai Beni culturali e dell’identità siciliana e del dirigente generale del dipartimento dei Beni culturali. Le due opere sono state generosamente donate da Michelangela Scalabrino, docente in pensione dell’Università Cattolica di Milano che ha voluto rendere omaggio al museo della città di origine della sua famiglia. La professoressa, da bambina, trascorreva a Trapani le vacanze estive assieme al padre, un medico che aveva ricevuto questi quadri in dono proprio dal pittore bagherese. L’evento, dal titolo “Guttuso. La passione del colore. Acquisizioni al Museo”, è stato realizzato con il contributo dell’associazione Amici del Museo Pepoli.

Il primo dipinto, “Contadino in sella a un asino” realizzato nel 1954, costituisce uno studio per un olio di grandi dimensioni dal titolo “L’occupazione delle terre incolte”, espressione di quel “realismo sociale” che ispira un’ampia fetta della produzione del maestro bagherese. Il tema è particolarmente caro al pittore che lo affronta più volte con esiti e linguaggi espressivi differenti: dalla Marsigliese contadina del 1947, di impronta postcubista, alla celebre versione del 1949-50, caratterizzata da una solenne sacralità del racconto e da forti dissonanze cromatiche.

Nella seconda tela, “Contadina” realizzata nel 1956, Guttuso ritrae una donna con un ampio fagotto sul capo che procede con sacrale solennità entro un paesaggio brullo e roccioso. In entrambe le opere viene rappresentata l’epopea degli umili, intenti con estrema dignità e compostezza alla fatica del duro lavoro quotidiano. L’accensione cromatica e l’intensa luminosità del paesaggio, che fa da sfondo alle figure, incarnano pienamente la solarità di quella terra siciliana tanto cara al maestro.

Le due tele, inserite nel catalogo e divenute parte della collezione permanente del museo, saranno collocate negli spazi della pinacoteca, nella piccola sala che ospita il celebre “Ritratto di Nunzio Nasi” di Giacomo Balla, ora destinata ad accogliere opere del tardo Ottocento e del primo Novecento. L’assetto espositivo dell’ambiente viene rimodulato con la restituzione alla fruizione della splendida “Testa di vecchio” in bronzo del palermitano Domenico Trentacoste, da lunghi anni in giacenza nei depositi, espressione di quel socialismo umanitario che nel tardo Ottocento improntò l’opera di numerosi intellettuali e artisti. Nel medesimo spazio viene collocato il bassorilievo in marmo con “Figura muliebre”, che il trapanese Domenico Li Muli scolpì nella seconda metà degli anni ’30.

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Lotta alla mafia, restaurato il casolare “Peppino Impastato” a Cinisi: sarà aperto al pubblico

Restaurato e restituito alla collettività il casolare “Peppino Impastato” a Cinisi, nel Palermitano, dove il 9 maggio del 1978 l’attivista politico e giornalista venne assassinato dalla mafia. Stamattina la cerimonia di inaugurazione con il presidente della Regione, che ha annunciato l’affidamento in comodato d’uso gratuito del sito, simbolo della lotta alla criminalità, alle associazioni del territorio impegnate nella salvaguardia della memoria. 

Alla cerimonia erano presenti anche l’assessore regionale ai Beni culturali e la soprintendente di Palermo, il prefetto e il questore di Palermo, il commissario straordinario del Comune di Cinisi, il presidente della commissione regionale Antimafia, numerose autorità civili e militari, oltre ai familiari di Impastato e alle delegazione dell’istituto comprensivo di Cinisi e del plesso di Terrasini del liceo statale di Partinico recentemente intitolato a Peppino e Felicia Impastato. Il presidente della Regione si è intrattenuto con gli studenti, affrontando il tema della legalità praticata nel quotidiano, e ha rivolto loro un invito a visitare Palazzo d’Orléans. 

Il progetto di recupero dell’immobile e del terreno circostante – espropriati ed entrati in possesso della Regione nel 2020 – è stato redatto dalla Soprintendenza dei beni culturali di Palermo. I lavori erano stati avviati nel gennaio 2023 e finanziati con risorse del Fondo di sviluppo e coesione 2020-2024 per un importo pari a centocinquantamila euro. Ad eseguirli l’impresa palermitana Scancarello. 

Con questo intervento il governo siciliano ha voluto salvare dal degrado un luogo già dichiarato di interesse culturale, che ha una forte valenza evocativa, di testimonianza di civiltà e di lotta alla criminalità, rendendolo uno spazio aperto ai cittadini e tappa di quel “percorso della memoria” in ricordo delle vittime di mafia che tanti visitatori compiono nel nome della legalità.

Nello specifico, i lavori hanno riguardato il consolidamento della muratura e del fondale con la realizzazione di un vespaio areato perimetrale oltre che degli intonaci esistenti. Si è proceduto alla pulitura e all’integrazione delle pavimentazioni esistenti con basole in pietra di Billiemi bocciardate, alla collocazione di infissi in legno, porte d’ingresso e vani finestra e alla realizzazione dell’impianto elettrico. Per quanto riguarda la revisione delle coperture, si è provveduto al rifacimento del massetto, all’impermeabilizzazione con malta e al ripristino del soffitto incannucciato a vista. 

All’interno della stalla, al posto della seduta in pietra sulla quale erano rimaste impresse tracce di sangue, si è scelto di realizzare un parallelepipedo in policarbonato trasparente. Sulla superficie di uno dei lati, una porzione è stata resa manualmente rugosa per fissare simbolicamente quelle macchie, con l’ intento di “cristallizzare l’assenza”.

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