CRONACA
Messina, ignora l’alt di polizia e scappa: 19enne arrestato al termine di un pericoloso inseguimento
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MESSINA – In stato di arresto per il reato di resistenza a pubblico ufficiale un diciannovenne messinese.
L’arresto, operato dalle Volanti di Messina unitamente a personale della Polizia Municipale, è scattato l’altro pomeriggio al termine di una folle corsa in auto dell’uomo, a cui era stato intimato l’alt ad un posto di controllo della Polizia Municipale lungo il viale Giuseppe Motta.
Il diciannovenne, nell’inutile tentativo di sottrarsi al controllo, ha percorso a folle velocità le vie cittadine limitrofe con manovre azzardate e pericolose per l’incolumità sua e degli altri, procedendo contromano, facendo zigzag tra le auto e ignorando ripetutamente semafori e segnaletica.
Intanto, inseguito dalla pattuglia della Polizia Municipale, in via Ammannato il fuggitivo veniva intercettato da una Volante della Polizia di Stato, la quale intimava anch’essa l’alt polizia.
Inutile anche il tentativo dei Poliziotti di persuaderlo a fermarsi, atteso che l’uomo – speronando la Volante – proseguiva imperterrito la sua marcia, costringendo così anche gli Agenti a lanciarsi nell’inseguimento.
Ha quindi proseguito la fuga raggiungendo l’ingresso del rione Mangialupi dove ha impattato, infine, contro un’altra auto civile che procedeva nel senso opposto di marcia senza, fortunatamente, causare danni a se stesso né all’altro utente della strada.
Costretto a fermarsi, il fuggitivo veniva pertanto bloccato ed arrestato e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sottoposto agli arresti domiciliari, misura confermata anche all’esito del giudizio direttissimo.
I successivi accertamenti hanno, inoltre, dimostrato che il diciannovenne non era in possesso di patente di guida, perché mai conseguita, e che il veicolo in questione era già stato sottoposto a sequestro amministrativo lo scorso novembre dalle Volanti perché privo di copertura assicurativa.
Si è proceduto pertanto a denunciare il diciannovenne per il reato di reiterazione nel biennio della guida senza patente, nonché ad elevare numerose sanzioni amministrative a suo carico quali guida con veicolo sottoposto a sequestro amministrativo, nonché sprovvisto di copertura assicurativa e di revisione, inottemperanza all’all’alt polizia, prosecuzione della marcia con il semaforo rosso e inosservanza degli obblighi imposti dalla segnaletica, per un totale complessivo di oltre 6.000 € di verbale. Inoltre, il mezzo è stato nuovamente sottoposto a sequestro al fine di essere, stavolta, confiscato.
Si precisa che il procedimento è ancora in fase di indagini preliminari e che, in ossequio al principio di non colpevolezza e fino a sentenza di condanna passata in giudicato, sarà svolto ogni ulteriore accertamento che dovesse rendersi necessario, anche nell’interesse dell’indagato.
CRONACA
Controlli a San Berillo: positiva la collaborazione cittadini-Polizia di Stato per il decoro del quartiere
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Sedie e poltrone sul marciapiede e, persino, in un’area ciclabile del quartiere San Berillo. Un utilizzo improprio di uno spazio pubblico, con l’aggravante di causare un pregiudizio anche al decoro e al rispetto dell’ambiente, vista la continua presenza di bottiglie di vetro e rifiuti lasciati, puntualmente, in strada.
È quanto hanno appurato gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza Centrale intervenuti per raccogliere le segnalazioni di residenti e di rappresentanti di comitati cittadini del quartiere San Berillo, nell’ambito delle diverse attività portate avanti per far sentire la presenza costante della Polizia di Stato per prevenire eventuali fenomeni di illegalità diffusa ma anche per fornire risposte di sicurezza e di tutela di situazioni che incidono sulla qualità della vita quotidiana, così come disposto dal Questore.
Il servizio svolto dal Commissariato Centrale ha consentito di mettere in atto una serie di interventi volti a placare situazioni di frizione tra i residenti della zona del centro cittadino e un gruppo di persone extracomunitari che è solito stazionare, dal mattino a tarda sera, sul marciapiede e sulla pista ciclabile, in un tratto di via Di Prima, all’angolo con via Sada, nei pressi di un negozio di generi alimentari. Grazie all’attività di persuasione nei confronti del gruppo di stranieri si è riusciti a mettere fine ad un disturbo della quieta pubblica e del riposo dei residenti, soprattutto in orario notturno. Inoltre, per ripristinare il decoro dei luoghi, è stato fatto in modo di mettere in contatto i residenti con il competente Ufficio del Comune per fissare una data utile al prelievo di sedie e poltrone per il corretto smaltimento del materiale ingombrante che, di fatto, ostacola la fruizione dell’area pubblica.
Gli agenti del “Centrale” hanno esteso l’attività di controllo del territorio con un’azione integrata e mirata che ha visto l’impiego di un’unità cinofila antidroga dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, di quattro equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale e di una pattuglia della Polizia Locale.
In particolare, sono stati allestiti punti di controllo fisso e dinamico in via Dusmet, piazza Borsellino ed alle spalle di Villa Pacini per prevenire eventuali furti su auto, come pure sono state presiediate piazza Palestro e piazza Santa Maria di Gesù, per verificare il rispetto delle norme sulla circolazione stradale.
A riguardo, sono state identificate 134 persone, di cui 34 con precedenti di polizia, e controllate 52 autovetture e 7 motoveicoli, rilevando 10 infrazioni al Codice della strada. Tra le violazioni riscontrate sono emerse il mancato uso del casco, la mancanza di assicurazione per la responsabilità civile, l’omessa revisione periodica e la guida con patente scaduta, con l’applicazione delle dovute sanzioni e l’esecuzione di fermi amministrativi e del sequestro del mezzo.
Inoltre, sono state controllate otto persone sottoposte a misure restrittive presso le rispettive abitazioni senza rilevare violazioni.
CRONACA
Biancavilla, stretta dei Carabinieri nella zona della movida: controlli e sanzioni
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Nell’ultimo fine settimana i Carabinieri della Compagnia di Paternò hanno controllato le vie della movida di Biancavilla, ancora frequentatissime dai giovani locali. Controlli alla circolazione stradale, questo l’obiettivo primario dei Carabinieri della Stazione di Biancavilla in un servizio a largo raggio svolto grazie al supporto dei colleghi della C.I.O. del 12° Reggimento Sicilia. In particolare l’attenzione dei militari si è concentrata sulle vie del centro e nello specifico Piazza Annunziata e Via Vittorio Emanuele dove numerosi sono stati i posti di controllo effettuati così come le perquisizioni, veicolari e personali.
All’esito dei controlli i Carabinieri hanno segnalato alla Prefettura 8 giovani, tra biancavillesi e paternesi, controllati principalmente lungo le arterie principali, poiché trovati in possesso di alcuni dosi di marijuana, successivamente sequestrate.
Sono state contestate numerose sanzioni amministrative principalmente per conducenti trovati alla guida di veicoli senza assicurazione o senza revisione; in questo contesto, sono state elevate multe per oltre 26.000 euro.
Nel corso del servizio straordinario di controllo del territorio sono state identificate 57 persone e controllati 29 veicoli.
CRONACA
Castiglione di Sicilia, “rinfresca” gli ortaggi a spese della cittadinanza: denunciato dai Carabinieri
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Complice il clima di questa torrida estate ed in linea con quanto indicato dalla Regione Siciliana ai sindaci, in merito alle misure da adottare per arginare la conseguente grave crisi idrica in atto, i Carabinieri della Stazione di Castiglione di Sicilia hanno denunciato un 69enne di Francavilla di Sicilia perché responsabile di furto aggravato.
Al riguardo, i militari, unitamente alla Polizia Locale ed al personale tecnico comunale, si sono recati presso un pozzo di acqua potabile destinata alla popolazione castiglionese, sito nella frazione Gravà di contrada Manganelli.
Qui, nel corso di un’ispezione per la verifica dell’integrità della struttura, i militari hanno constatato che la recinzione per la delimitazione dell’area era stata in parte divelta nonché, direttamente applicato sulla pompa immersa all’interno del pozzo, la presenza di un grosso tubo in polietilene abusivamente collegato.
Al fine di individuare il responsabile dell’allaccio abusivo, seguendo a ritroso il percorso del tubo, i Carabinieri hanno constatato che esso si dipanava per circa 130 metri, fino a confluire il prezioso liquido in una vasca per l’irrigazione, all’interno di un terreno di proprietà, appunto, del 69enne. Quest’ultimo nulla ha obiettato, ammettendo le proprie responsabilità, in spregio delle primarie necessità della cittadinanza.
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