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ECONOMIA

Act Tank Sicilia 2023/24: il sistema socio-economico della Sicilia risulta fragile ma in crescita

In base ai dati emersi dal cruscotto di monitoraggio Act Tank Sicilia 2023/2024, la piattaforma lanciata nel 2021 da The European House – Ambrosetti, che ha l’obiettivo di definire azioni concrete per dare un impulso alla crescita della Regione, la Sicilia si conferma la seconda economia del Sud Italia, dietro alla Campania, con un contributo del 22,5% al prodotto interno lordo (Pil) della macro-area nel 2022 e penultima a livello nazionale per Pil pro capite, con un valore di 18,1 mila euro nel 2022 rispetto ai 29,9 mila nella media italiana.

Il report, che misura lo stato di salute dell’economia regionale siciliana e analizza la performance ottenute dalla Regione in diverse aree chiave dello sviluppo socio-economico, è stato presentato oggi a Palermo, al Marina convention center.

La Sicilia è caratterizzata da alcune difficoltà del sistema economico regionale, che si riflettono anche nell’andamento del mercato del lavoro, in cui l’Isola è all’ultimo posto per tasso di occupazione nel 2022, al di sotto della media nazionale (42,6%, ovvero 17,5 punti percentuali in meno rispetto alla media italiana di 60,1%).
I risultati aggiornati del cruscotto di monitoraggio mostrano un ecosistema regionale ancora fragile, ma in crescita rispetto alla precedente rilevazione dell’Act Tank Sicilia (2021-2022).

I dati confermano dunque che il sistema regionale è migliorato in cinque dei dieci ambiti di intervento presi in considerazione, ovvero: creare campioni nazionali nell’innovazione e nella ricerca in ambiti di frontiera (+4 posizioni), perseguire uno sviluppo urbano più sostenibile come precondizione per una migliore qualità della vita (+3 posizioni), consolidare e attrarre investimenti nei settori ad alto potenziale per lo sviluppo del territorio (+2 posizioni), garantire standard di vita di qualità diffusi e omogenei nel territorio (+1 posizione) e completamento e potenziamento della rete di connettività regionale (+1 posizione).

Invariato il resto degli indicatori, tranne la riorganizzazione, trasformazione ed efficientamento della pubblica amministrazione locale e regionale, che è passata dalla decima alla quindicesima posizione.

ECONOMIA

Frane in Sicilia: al via i lavori di consolidamento alla baia “Ngonia del Tono” di Milazzo

Sono stati aggiudicati i lavori di consolidamento del costone roccioso che sovrasta la baia di “Ngonia del Tono”, a Milazzo, nel Messinese. La Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico guidata dal presidente della Regione Siciliana ha, infatti, proceduto alla definizione della gara. Si tratta di un appalto integrato che comprende sia i servizi di ingegneria utili alla progettazione che l’esecuzione dell’opera.

In base alla graduatoria finale stilata dagli uffici palermitani di piazza Ignazio Florio, della stesura del progetto si occuperà il raggruppamento temporaneo di professionisti coordinato dalla Strafer ingegneria. A eseguire i lavori sarà, invece, il consorzio stabile Itm di Forlì. L’importo complessivo dell’appalto è di 4,3 milioni di euro, con un ribasso  del 21,6 per cento. L’intervento consiste nella messa in sicurezza del costone roccioso che cinge il litorale di Ngonia del Tono, comprese le parti sottostanti di via Manica e di via delle Magnolie. I primi movimenti franosi in quest’area risalgono al dicembre del 2008 e sono ancora ben visibili i danni, tra cui una serie di cedimenti del margine stradale e dei muretti di delimitazione.

Le opere riguarderanno la regimentazione e lo smaltimento delle acque meteoriche di via Manica, della sottostante via delle Magnolie e della scalinata che conduce alla Ngonia del Tono con relativo ripristino della sede stradale interessata e della scalinata.

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ECONOMIA

Regione Siciliana, concorsi per il Ricambio Generazionale: assunti 106 nuovi funzionari

Hanno firmato il contratto 106 nuovi funzionari assunti dalla Regione Siciliana con lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi banditi nel 2022 per il Ricambio generazionale.

Nella sede dell’assessorato della Funzione pubblica, a Palermo, il presidente della Regione ha dato il benvenuto ai nuovi dipendenti che entreranno in servizio il prossimo 3 giugno, una volta completate le procedure di registrazione dei contratti di lavoro. Il governatore ha, inoltre, ringraziato il personale del dipartimento della Funzione pubblica per avere accelerato i tempi burocratici necessari. Presenti anche l’assessore e il dirigente generale del dipartimento.

Lo scorrimento delle graduatorie approvate tra agosto e ottobre del 2022 per 216 posti si è reso necessario per colmare, seppur in parte, la carenza di organico in diversi ruoli dell’amministrazione regionale. Gli idonei che avevano inviato nei termini la documentazione necessaria per l’assunzione e che erano stati convocati per firmare i contratti erano 146. A firmare il contratto oggi sono stati 7 avvocati (11 i posti disponibili); 13 agronomi su 17; 39 funzionari amministrativi (su 107); 8 informatici (su 25) e 39 ingegneri (su 56). Assunti anche 7 lavoratori delle cosiddette categorie protette. In 40, invece, non si sono presentati alla convocazione o hanno rinunciato al momento della firma. 

Un nuovo scorrimento delle graduatorie sarà effettuato dopo l’approvazione del conto consuntivo della Regione per il completamento delle restanti 110 immissioni in servizio.

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ECONOMIA

Sicilia, risorse idriche: il bando per l’assegnazione di oltre 11 milioni per rifare le reti del comprensorio Jato

Oltre 11,3 milioni di euro per l’ammodernamento delle reti di distribuzione di acqua del comprensorio irriguo Jato. Il Consorzio di bonifica 1 di Trapani della Regione Siciliana ha pubblicato, infatti, un bando per appaltare i lavori per il miglioramento dell’infrastruttura dell’area occidentale della provincia di Palermo che perde fino al 70% delle risorse idriche. Un’opera importante che sarà al servizio dell’agricoltura del comprensorio tra Partinico e la costa tra Trappeto e Balestrate.

L’intervento, finanziato dal ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, è stato progettato dal Consorzio di bonifica 2 di Palermo (gestore degli impianti) con il coordinamento del dipartimento regionale dell’Agricoltura. I lavori riguarderanno il “primo lotto sollevato” che ha una una superficie di circa 1.880 ettari (all’interno dei quali ricade il centro abitato di Partinico) ed è servito da un impianto realizzato dall’Esa negli anni Sessanta. La rete è obsoleta e in precario stato di conservazione, con pericolose tubazioni in cemento – amianto che hanno largamente superato i limiti di vita per opere di questo tipo. Nello specifico, si amplierà il volume della vasca di carico, si sostituiranno le condotte con moderne tubazioni plastiche, saranno attivati sistemi automatizzati di consegna e telecontrollo dei volumi irrigui alle utenze.

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