ATTUALITÀ
Birgi: una vera oasi, nel caos degli Aeroporti siciliani

TRAPANI – Dall’inizio dell’emergenza che ha colpito l’aeroporto di Fontanarossa di Catania, mettendo a dura prova il trasporto siciliano in un periodo di intenso turismo, l’aeroporto di Trapani Birgi, ha visto triplicare il traffico ordinario, con uno sforzo notevole da parte del personale e di tutti gli operatori collegati, per mantenere l’ordine e non creare ulteriori disagi ai passeggeri.
Venerdì 28 luglio, ho avuto anch’io l’esperienza di vivere un volo che da Catania, è stato spostato in quello di Trapani.
Mi aspettavo, confusione, disagi, passeggeri alla sbando, invece, niente di tutto questo.
Ordine perfetto, organizzazione impeccabile ed una assistenza, soprattutto per le persone disabili, veramente disarmante.

Un buon funzionamento in tutti i sensi.
Pertanto, questa volta, segnaliamo, qualcosa che funziona alla grande: anche se i disagi sono tanti, con grande professionalità e con immensa sensibilità, tutti gli operatori dello scalo e il management di Airgest Aeroporto di Trapani, stanno svolgendo un lavoro straordinario, nonostante un periodo di “caldo”, non solo climatico, non indifferente.
Esistono degli “Angeli”!

In foto, una di questi “Angeli”, VOLONTARIE, che rappresenta tutte quelle del reparto Assistenza PRM ….GRAZIE Antonella !!!
Sabato 22 luglio, l’assessore ai Trasporti Alessandro Aricò, coordinatore della task force voluta dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, si è recato a Birgi, per constatare il buon funzionamento del coordinamento dei Trasporti e per ringraziare gli operatori dello scalo e il management di Airgest, per il lavoro fatto, in attesa di un weekend anche più caldo.
«Siamo venuti a Birgi per ringraziare i vertici ed esprimere il nostro riconoscimento nei confronti di una struttura e del suo personale – ha affermato l’assessore Alessandro Aricò – in prima linea nell’emergenza che ha colpito lo scalo catanese. Abbiamo trovato una aerostazione viva ma senza disordini e lamentele. Gli spazi sono stati ottimizzati per l’accoglienza dei passeggeri, anche grazie al supporto degli uomini e delle strutture della Protezione Civile e ai gate le file scorrono. Anche la logistica e il coordinamento per il trasporto dei passeggeri funzionano. La rete coordinata dall’assessorato Trasporti sta dando i suoi frutti, siamo fiduciosi che nel perdurare dell’emergenza, la situazione resti sotto controllo». Presenti anche l’onorevole Nicolò Catania e Maurizio Miceli consigliere comunale di Trapani.

«Stiamo cercando di evitare disagi ai passeggeri costretti ad ore di attesa. Dal primo minuto – ha sottolineato Salvatore Ombra, guida di Airgest, società di gestione dello scalo trapanese -, al nostro fianco, abbiamo avuto la Prefettura, Protezione Civile, l’Aeronautica e l’Esercito, l’Ast, i bus privati, così come tutti gli operatori che operano all’aeroporto. Per non parlare della Regione Siciliana e della task force coordinata dall’assessore Alessandro Aricò, che non ci ha lasciati un attimo da soli. Sono in contatto costante con il presidente Renato Schifani che, proprio oggi, mi ha chiesto di ringraziare il personale di Airgest, che in questa emergenza non si è risparmiato, seguendo turni massacranti e mantenendo calma e professionalità».
«L’emergenza, ha sì dimostrato che la struttura del Vincenzo Florio è serenamente in grado di reggere volumi di traffico maggiori di quelli a cui è abituato, ma ha anche reso evidente la drammatica fragilità del trasporto intermodale in Sicilia. Parliamoci chiaro – afferma Ombra -, da Trapani si può andare via solo su gomma e il collegamento ferroviario tra gli scali che auspichiamo da anni, è cruciale e non più rimandabile e abbiamo avuto in questo il conforto dell’assessore. La nota meno brillante, di questa situazione – ha aggiunto – è quella del territorio che poco si è interessato all’emergenza, non rendendosi conto di ciò che sta vivendo il proprio aeroporto. Auspichiamo che lo scalo catanese possa tornare al più presto alla normalità e che l’emergenza rientri».
Segnaliamo anche la perfetta comunicazione della compagnia Ryanair, per il cambio aeroporto.
L’unica nota negativa, l’autostrada Catania Palermo, un vero incubo, roba da terzo modo !!!
ATTUALITÀ
Schifani: ”Incentivo economico ai medici in servizio nei presidi ospedalieri di zone disagiate”

PALERMO – Un incentivo economico a favore dei medici che prestano servizio nei presidi ospedalieri di zone disagiate o in quelli che presentano maggiori carenze di organico.
Lo prevede una norma predisposta dal governo regionale che sarà inserita nel disegno di Legge di stabilità il cui testo è già all’attenzione delle commissioni di merito dell’Ars.
«L’obiettivo – spiega il presidente della Regione, Renato Schifani – è quello di trattenere il personale nelle sedi più disagiate, come le isole minori, le zone montane e periferiche, e, nel contempo, di provare a convincere i medici a trasferirsi in queste strutture cosiddette di frontiera.
Dopo il bando per il reclutamento di 1.500 medici stranieri, mettiamo in campo un’altra soluzione per far fronte alla carenza di sanitari nel sistema siciliano e assicurare i livelli essenziali di assistenza ai cittadini. Una misura temporanea e urgente in attesa che da Roma arrivino i provvedimenti per risolvere strutturalmente un problema che coinvolge tutto il Paese: il numero chiuso nelle facoltà di Medicina».
La norma stanzia venti milioni di euro per il prossimo triennio. Secondo il report del dipartimento Pianificazione strategica dell’assessorato della Salute, diretto da Salvatore Iacolino, infatti i medici che prestano servizio nei presidi disagiati sono 302 (di cui 289 a tempo indeterminato), a fronte di una pianta organica di 576. Con un decreto dell’assessore alla Salute saranno determinati i criteri per l’attribuzione dell’incentivo, che può arrivare massimo a mille euro
ATTUALITÀ
Diffamazione all’ex sovrintendente ai Beni culturali di Roma: Sgarbi a processo a Enna

ENNA – Vittorio Sgarbi è a processo a Enna per diffamazione aggravata su denuncia presentata, nel 2017, dall’allora Sovrintendente ai Beni culturali di Roma, Francesco Prosperetti.
Il Tribunale monocratico, presieduto dal giudice Chiara Blandino, ritenendo fondata la richiesta di incompetenza territoriale avanzata dai difensori del critico d’arte, gli avvocati Giampaolo Cicconi e Giovanni Di Giovanni, ha trasmesso gli atti alla Corte di Cassazione e aggiornato il processo al prossimo 15 maggio.
Al centro del procedimento le dichiarazioni di Sgarbi al quotidiano ‘QN Nazionale – Carlino – Giorno’ sulla morte di un turista spagnolo nella Basilica Santa Maria Maggiore di Roma perché colpito da un peduccio staccatosi dal soffitto. “Il ministro ai Beni culturali – affermò il critico d’arte, secondo quanto si legge nel decreto di citazione a giudizio della Procura di Enna – provvederà a un intervento di massima urgenza con la stessa solerzia con cui ha lasciato abbattere il villino Naselli a Roma, affidandosi a un Sovrintendente infedele e traditore”.
L’iter giudiziario del procedimento parte da Roma dove il sovrintendente aveva presentato la querela, oltre che al quotidiano anche per interventi di Sgarbi a trasmissioni de La7, prima a ‘Otto e mezzo’ e poi a ‘Non è l’arena’, oltre che con video su Facebook e Youtube che erano antecedenti di diversi giorni rispetto all’articolo apparso sul quotidiano. A Roma la querela sul Qn viene stralciata e mandata a Bologna, dove ha sede il quotidiano, ma il giudice, su eccezione della difesa, si è dichiarato incompetente e ha trasmesso il fascicolo al Tribunale dove l’indagato aveva la residenza anagrafica e quella di Sgarbi nel 2017 era nell’Ennese per esigenze politiche.
I legali del critico d’arte, gli avvocati Cicconi e Di Giovanni, hanno contestato l’incompetenza territoriale a Enna, ritenendola radicata a Roma e hanno chiesto al Tribunale di dichiararsi tale o, in subordine, di rimettere la questione alla Corte di Cassazione. La decisione degli Ermellini è attesa entro il prossimo maggio.
ATTUALITÀ
La femme creative Lally Masia a Palermo per l’evento “La Sicilia per le donne”

PALERMO – Il 25 novembre scorso, la scrittrice e femme creative Lally Masia ha partecipato all’evento “La Sicilia per le donne”, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, presso la Sala Mattarella del Palazzo Reale di Palermo. La scrittrice ha portato in dibattito il suo ultimo capolavoro “ Specchiarsi nelle Nebbia”, intervistata da Simona Branchetti del TG5 e affiancata al dibattito sociale con l’on. Elena Bonetti, l’avv. Cesare Placanica, il Sindaco di Palermo prof. Roberto Lagalla, il magistrato Annamaria Palma Guarnier, la giornalista di Donna Moderna dott.ssa Myriam Defilippi, il presidente AMAT dott. Giuseppe Mistretta e il presidente della Fondazione dott. Tommaso Dragotto.
La Femme Creative ha aperto i tre giorni di eventi contro la violenza sulle donne in Riviera Romagnola, il 24 novembre presso il Teatro Giustiniano Villa a San Clemente (RN), luogo di residenza adolescenziale della scrittrice. Lally Masia con i suoi libri in particolare con “Vinco io” ha coinvolto i ragazzi della scuola primaria per sensibilizzare la Giornata della lotta contro la violenza alle donne, sottolineando l’importanza dell’uguaglianza tra i sessi e l’educazione civica.
Nei suoi ultimi due libri racconta proprio storie vere di donne oggetto di violenza da parte degli uomini. Lally Masia, ci spiega: “il comune denominatore chi subisce una violenza è la donna che si annulla, la donna che subisce oltre ad una violenza fisica anche quella psicologica. E solo con l’unione e la forza si possono contrastare questi gesti estremi che annullano una donna. Anche il cambiamento che la donna ha avuto negli ultimi anni; una donna indipendente, che riveste ruoli importanti, una donna di successo che quando torna a casa, ha la necessità di potersi appoggiare sulla spalla del proprio uomo. Nel frattempo, voglio ringraziare Maurizio Scilla di 03studio srl che mi segue ininterrottamente nel mio percorso letterario e Marcella Cannariato e Laura Lusuardi di Marina Rinaldi.”
Lally Masia, è originaria di Montefiore Conca, ma vive a Misano Adriatico in provincia di Rimini. Inizia a scrivere il suo primo libro “Un uomo di nome Vincent” nel 2019 e in seguito “la seconda vita di Eleonora” nel 2020, due romanzi frutto di intrecci amorosi, sconfitte e rivincite. “Donna a colori” è il terzo libro, uscito nel 2021, racconta la storia di cinque amiche non più giovanissime che hanno ancora una gran voglia di vivere e soprattutto di amare ed essere amate. Con “Vinco io” di Leone Editore, Lally ha raggiunto un vasto pubblico eterogeneo inaspettato, anche grazie ad una scrittura semplice che arriva direttamente al cuore dei suoi lettori, riscuotendo un gran successo sopratutto tra i giovani. Il suo primo ingresso in libreria alla casa Feltrinelli è iniziato a Rimini, accompagnata dalla sua relatrice e giornalista Cristina Tassinari e da 03_studio di Maurizio Scilla brand manager di “Femme Creative”. Il suo ultimo romanzo “Specchiarsi nella nebbia” edito da Leone Editore, disponibile per il firmacopie nelle librerie in tutta Italia.
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