Connect with us

CRONACA

Smantellata una piazza di spaccio nel siracusano: 6 arresti tra Augusta e Villasmundo da parte dei carabinieri

AUGUSTA – La principale regola del mercato, applicabile ad affari legali e illeciti, è quella della domanda e dell’offerta e l’operazione di stamani dei Carabinieri di Augusta la conferma.  Come si ricorderà, i Carabinieri della Compagnia di Augusta, nel febbraio dello scorso anno, attraverso l’operazione “drug lockdown”, chiusero la piazza di spaccio di contrada Scardina ad Augusta arrestando 16 persone su disposizione dell’Autorità giudiziaria aretusea.

In pochi giorni tuttavia, l’incessante richiesta di stupefacente da parte di tossicodipendenti megaresi, portò all’apertura di una nuova piazza di spaccio “diffusa” con a capo un pluripregiudicato locale che si avvaleva di numerosi spacciatori per coprire il vasto territorio che va da Villasmundo alle zone più centrali della città.

Il nuovo gruppo criminale ipotizzava che operare attraverso una piazza di spaccio “diffusa” fosse la scelta migliore per non attirare l’attenzione delle forze dell’ordine.

La conoscenza del territorio e delle dinamiche delinquenziali, ha portato tuttavia i Carabinieri di Augusta a ridisegnare, in pochi giorni, la mappa di collegamento tra i vari soggetti megaresi, gravemente indiziati di spaccio che, presso le proprie abitazioni o, spesso, a bordo di auto e moto, distribuivano ai tossicodipendenti cocaina, hashish e Marijuana.

Il soggetto gravemente indiziato quale capo dell’organizzazione criminale, un uomo di 53 anni di Augusta, con alle spalle un degno curriculum criminale, deteneva la cassa e curava i contatti con alcuni catanesi che rifornivano la piazza di spaccio attraverso corrieri di loro fiducia.

Durante la fase delle indagini, i Carabinieri hanno arrestato uno dei corrieri impegnato in un viaggio di rifornimento. L’uomo portava con sé poco più di mezzo etto di cocaina purissima per la quale si aspettava il pagamento di 1400 euro ma è stato intercettato da una pattuglia in abiti civili del Nucleo Operativo dei Carabinieri di Augusta che lo ha arrestato e ha sequestrato lo stupefacente.

Stamani, alle prime ore dell’alba, oltre 50 Carabinieri del Comando Provinciale di Siracusa, in collaborazione con i cinofili di Nicolosi e una squadra di Cacciatori di Sicilia di stanza a Sigonella, hanno raggiunto le abitazioni dei 7 indagati.

A seguito delle perquisizioni personali e locali sono stati rinvenuti 1,5 Kg di marijuana già essiccata, 800 gr di hashish, suddiviso in 8 panetti termosaldati, 5 piante di marijuana e 1.750,00 € in contanti, posti sotto sequestro in quanto si sospetta siano provento dell’attività illecita.

Come disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Siracusa, cinque uomini sono stati condotti presso la casa circondariale “Cavadonna” di Siracusa, un uomo è stato accompagnato presso la sua abitazione dove permarrà agli arresti domiciliari mentre per l’ultimo, l’Autorità giudiziaria ha disposto il divieto di dimora nel comune di Augusta.

L’attenzione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Siracusa resta alta per l’individuazione di nuove piazze di spaccio in tutta la provincia e per porre un freno al fenomeno dello spaccio di stupefacente.

Continua a leggere

CRONACA

Catania: sospesa per 7 giorni l’attività di un bar-internet point sito nel quartiere “San Cristoforo”

Il Questore di Catania ha disposto la sospensione dell’attività e la contestuale chiusura per sette giorni di un bar – internet point nella zona San Cristoforo, nell’ambito delle prerogative per garantire l’ordine e la sicurezza dei cittadini, come previsto dall’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.

Ad eseguire il provvedimento sono stati gli agenti del Commissariato “Centrale” nella giornata di ieri pomeriggio. Il provvedimento scaturisce dai diversi controlli svolti dal personale del Commissariato San Cristoforo durante i quali è stata accertata l’abituale presenza di clienti già gravati da precedenti di polizia.

Al termine dell’attività istruttoria svolta dalla Divisone di Polizia Amministrativa, il Questore ha disposto la temporanea sospensione dell’attività commerciale e l’apposizione dei sigilli, sulla base della normativa che consente la momentanea chiusura di un esercizio pubblico, abituale ritrovo di persone pregiudicate, per assicurare le legittime aspirazione dei cittadini a vivere in una comunità sicura, a tutela anche di tutte le attività economiche che rispettano le regole. Inoltre, l’art. 100 del TULPS svolge una funzione con effetti dissuasivi nei confronti di quei soggetti ritenuti pericolosi i quali, privati di un luogo di aggregazione abituale, vengono avvertiti che la loro presenza in questi luoghi è oggetto di attenzione da parte delle autorità.

Ulteriori azioni di controllo negli esercizi pubblici proseguiranno anche nei prossimi giorni.

Continua a leggere

CRONACA

Palermo, 21enne vittima di un pestaggio finisce in carcere con l’accusa di violenza sessuale

Era rimasto vittima di un pestaggio il 9 maggio scorso a Bagheria, nel Palermitano e adesso il giovane 21enne si trova nel carcere di Pagliarelli con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una ragazza.

E’ l’epilogo di una vicenda che ha portato alla scoperta dello stupro che sarebbe avvenuto a Palermo e della conseguente spedizione punitiva organizzata dai familiari. Gli agenti di polizia sono riusciti a rintracciare i tre aggressori, tra i quali il padre della giovane.

Quest’ultimo ha raccontato agli investigatori che la vittima del pestaggio avrebbe violentato la figlia dopo una serata trascorsa in un circolo della città. Così in tre – il padre, il fratello e una terza persona – hanno atteso che il giovane uscisse da un salone da barba per picchiarlo a sangue.

Sembrava inizialmente uno dei tanti episodi di violenza, nell’ambiente della movida, che si registrano in questo periodo a Palermo e provincia. Il ragazzo, stordito e sanguinante, è stato soccorso dai sanitari del 118 e portato in ospedale per accertamenti. I medici gli avevano diagnosticato una prognosi di 20 giorni ma lui ha chiesto di andare via e firmando le dimissioni.

Nel corso delle indagini è emerso il motivo che avrebbe innescato il raid punitivo. A questo punto il sostituto procuratore Clio Di Guardo, che fa parte del pool di magistrati del dipartimento “fasce deboli”, ha chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari un’ordinanza di custodia cautelare che è stata eseguita la scorsa settimana.

Continua a leggere

CRONACA

Vittoria, appicca il fuoco in casa dei familiari: una vittima e quattro ustionati di cui due in gravi condizioni

Una donna è morta e tre persone, fra cui due ragazze di 19 e 34 anni, sono rimaste ustionate nell’incendio di un’abitazione nella notte scorsa a Vittoria nel Ragusano.

Stando ad una prima ipotesi, ad appiccare il fuoco sarebbe stato un uomo di 29 anni, originario della Tunisia, con problemi psichici.

Il giovane era ospite a casa della famiglia quando, dopo una lite, ha dato alle fiamme l’abitazione cercando di uccidere la madre, di 55 anni, il padre di 57 anni, anche lui tunisino, e le due sorelle di 19 e 34 anni (che non sono dunque bambini come era stato inizialmente comunicato) ricoverate in terapia intensiva nell’ospedale Cannizzaro di Catania con gravissime ustioni in tutto il corpo.

Il tunisino, che sarebbe affetto da problemi psichici, avrebbe appiccato il rogo intorno alle 2,30 di notte ammonticchiando dei copertoni davanti alla casa e poi dandoli alle fiamme con uno straccio imbevuto di liquido infiammabile. Le fiamme hanno avvolto nel giro di pochi minuti la casa in piazza dell’Unità, a pochi metri dall’ex chiesetta della Trinità che dà il nome al quartiere.

E’ stato bloccato dalla polizia mentre vagava in una zona di campagna. In questo momento si trova in stato di fermo negli uffici del commissariato di Vittoria.

Continua a leggere

Notizie più lette