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POLITICA

Etna: la cenere vulcanica potrà essere riutilizzata per la sostituzione di materie prime nei cicli produttivi come stabilito dall’ultimo decreto regionale

Le ceneri vulcaniche emesse dall’Etna potranno essere utilizzate in sostituzione di materie prime nei cicli produttivi: a stabilirlo è un decreto dell’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro. Il provvedimento indica i procedimenti che Comuni e imprese dovranno seguire per la valorizzazione delle ceneri non contaminate o inquinate depositate su strade, tetti e altre aree aperte in occasione delle eruzioni vulcaniche che dovessero verificarsi in futuro.

«Da problema per i Comuni, per la pulizia e lo smaltimento, le ceneri vulcaniche possono diventare una risorsa per le aziende che potranno utilizzarle nelle fasi di produzione, ha dichiarato Di Mauro. In base alla normativa nazionale, le ceneri vulcaniche sono escluse dalla disciplina dei rifiuti. Era necessario un disciplinare con le opportune precisazioni di carattere operativo per il corretto riutilizzo a fini produttivi che non danneggino l’ambiente o creino rischi per la salute umana. Faremo partire una campagna di comunicazione per sensibilizzare anche i privati cittadini a una raccolta delle ceneri vulcaniche che ne favorisca il riuso».

POLITICA

Siccità in Sicilia: inviata a Roma la documentazione per lo stato di emergenza. Si attende ora il Cdm

Il governo siciliano ha trasmesso a Roma, lo scorso mercoledì 24 aprile, tutta la documentazione necessaria per ottenere la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale per la siccità in Sicilia. Nel dossier, le soluzioni proposte dalla cabina di regia guidata dal presidente della Regione e coordinata dal capo della Protezione civile regionale per porre freno in tempi rapidi alla crisi dovuta alla mancanza di piogge. Il gruppo di lavoro, impegnato anche in questi giorni in continue riunioni, ha individuato gli interventi necessari, differenziati a seconda dei tempi di realizzazione.

Tra quelli di rapida attuazione, l’acquisto di nuove autobotti per i comuni siciliani in crisi, la rigenerazione dei pozzi e delle sorgenti e il ripristino di quelli abbandonati, il potenziamento degli impianti di pompaggio e delle condotte esistenti, la realizzazione di nuove condotte di bypass. Per i prossimi mesi, invece, si sta valutando la ristrutturazione e il riavvio del dissalatore di Porto Empedocle, nell’Agrigentino, e di uno dei due tra quelli di Trapani e Gela (nel Nisseno), operazione che richiederà tempi e procedure di gara più lunghe. Nello stesso tempo, il dipartimento regionale di Protezione civile ha istituito nove tavoli tecnici presso il Genio civile dei capoluoghi di ogni provincia, con rappresentanti del dipartimento delle Acque, dei Consorzi di bonifica, e dell’Autorità di bacino. Ne sono scaturite numerose proposte di interventi urgenti, passate al vaglio della cabina di regia. Inoltre, diverse riunioni sono state svolte con Siciliacque, Aica Agrigento, Caltacque e Acque Enna. Si aspetta ora che il Consiglio dei ministri proceda con la dichiarazione dello stato di emergenza per la siccità, provvedimento atteso per la settimana prossima insieme allo stanziamento delle prime somme per gli interventi più urgenti.

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POLITICA

Siccità in Sicilia, al via canalizzazione Simeto: 600 litri d’acqua al secondo per Piana di Catania

Inizieranno lunedì prossimo e dureranno tre giorni i lavori ad opera del Consorzio di bonifica di Catania per canalizzare provvisoriamente le acque del fiume Simeto a valle della traversa di Ponte Barca, dove si registrano perdite dalle paratoie. Lo ha stabilito la cabina di regia per l’emergenza idrica, guidata dal presidente della Regione Siciliana, in attesa delle riparazioni definitive già finanziate dalla Protezione civile regionale e per le quali occorrerà un intervento che durerà circa due mesi. La deviazione temporanea non richiede opere ad impatto ambientale e consentirà di poter immettere su alcune zone del territorio della Piana di Catania, attraverso i canali del Consorzio di bonifica, circa 600 litri di acqua al secondo, una fornitura che sarà disponibile anche nei mesi estivi.

Questa operazione consentirà agli agricoltori della zona di sopperire parzialmente ai gravi problemi di irrigazione di cui soffre il territorio, dove gli invasi sono quasi vuoti e dove in condizioni stabili l’approvvigionamento è di circa 3000 litri di acqua al secondo. Il piano per effettuare i lavori ha già ottenuto l’autorizzazione del Genio civile e dell’Autorità di bacino che, nei giorni scorsi, hanno effettuato i sopralluoghi e prevede un movimento di terra a valle nell’alveo per poter incanalare le acque all’interno di un adduttore che porterà l’acqua nella zona di irrigazione.

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POLITICA

Isole Eolie: adottato un “Piano per lo sviluppo sostenibile” mirato alla definizione di una nuova visione del turismo

Le Isole Eolie hanno adottato un “Piano strategico di sviluppo per il turismo sostenibile”: un documento di programmazione indispensabile per definire una visione nuova del turismo di tutte le isole dell’Arcipelago, che sia unica, pianificata, condivisa e sostenibile.

L’amministrazione di Lipari guidata dal sindaco Riccardo Gullo ha condiviso questa necessità con i Comuni di Salina: la redazione del Piano è stata affidata alla Fondazione Santagata di Torino e, dopo una lunga fase di “ascolto” della popolazione, di studio della situazione sociale, economica, turistica e naturalistica attuale delle isole, di analisi dei bisogni e delle prospettive, l’elaborato definitivo è stato consegnato lo scorso mese di marzo e, adesso, approvato dalle giunte di Lipari, Santa Marina Salina, Leni e Malfa.

Il piano costituisce un programma di sviluppo che non sia limitato esclusivamente all’offerta turistica stagionale, ma che metta in campo azioni che migliorino la qualità della vita dei residenti, potenziando i servizi offerti tutto l’anno e tutti i giorni.

“Si tratta di un Piano didattico e istruttivo” – ha affermato il sindaco Riccardo Gullo – “che richiama anche le esperienze di altre isole del mondo che vivono condizioni simili alle nostre. Una visione “organica” che, mentre punta allo sviluppo socio-economico e culturale della comunità, tutela e protegge l’ecosistema del suo straordinario territorio dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità”.

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