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SANITÀ

Sicilia: otto dei diciotto manager della sanità nominati dal Governo hanno procedimenti giudiziari in corso

Otto dei 18 manager della sanità, nominati nei giorni scorsi dal governo Schifani, hanno in corso procedimenti penali, questo è quanto è emerso dalla seduta della commissione Affari istituzionali dell’Ars riunitasi stamane per l’esame dei curricula, atto propedeutico alla concessione del parere.

La seduta si è conclusa con la richiesta di approfondimenti, presentata dal Pd e da alcuni commissari di maggioranza, all’assessore alla Salute, Giovanna Volo. La Commissione ha chiesto al Governo i casellari giudiziari dei manager nominati, le valutazioni dell’Agenas e dell’assessorato alla Salute sul raggiungimento annuale degli obiettivi; eventuali procedimenti di commissariamento nei confronti degli incaricati nel caso abbiano assunto già in passato il ruolo manageriale, i verbali della commissione d’esame e una relazione sui motivi dei due elenchi in cui furono inseriti gli aspiranti manager tra più e meno idonei.

Gli otto manager hanno procedimenti giudiziari in corso rispettivamente per reati quali: abuso d’ufficio, omicidio colposo, concorso formale-reato continuato, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, rapporto di causalità, interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità, lesioni personali colpose, delitti contro il patrimonio mediante frode e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico.
   

In base al regolamento la Commissione dovrà esprimersi sulle nomine entro trenta giorni, il timer scatterà dal momento in cui avrà ricevuto dal Governo le risposte agli approfondimenti richiesti. 
   

SANITÀ

Hiv: diminuiscono i contagi ma si registra ancora un decesso al minuti nel mondo

La lotta all’Hiv nel mondo continua a fare progressi, tuttavia non alla velocità sperata. Complessivamente lo scorso anno 1,3 milioni di persone hanno contratto l’infezione, il 39% in meno rispetto al 2010; al contempo aumentano le persone che ricevono il trattamento antiretrovirale, che ha raggiunto i 30,7 milioni, pari a circa il 75% delle persone sieropositive (era il 47% nel 2010). Scendono anche i decessi, dimezzati in 15 anni.

Tuttavia il loro numero resta ancora elevato: 630 mila all’anno, pari a poco più di 1 al minuto.

Sono i dati che emergono dal rapporto annuale dell’Unaids, il programma delle Nazioni Unite per l’Hiv e l’Aids, che tuttavia mette in guardia: le risorse investite nei prossimi anni e la qualità delle politiche messe in atto determineranno la traiettoria dell’epidemia.

Il rapporto (‘The Urgency of Now: Aids at a Crossroads’) mostra molti trend positivi. Su scala globale, scendono le nuove infezione nelle adolescenti e le giovani donne; si riduce la trasmissione da mamma a nascituro grazie al migliore accesso alle terapie; per la prima volta si sono registrate più infezioni fuori dell’Africa sub-sahariana che nell’Africa sub-sahariana che da anni è l’epicentro dell’epidemia.

Tuttavia, non mancano le criticità: i contagi hanno ripreso a crescere in alcune aree del mondo (Europa orientale e Asia centrale; America Latina; Medio Oriente e Nord Africa). Non si attenuano le diseguaglianze di genere, con le donne che in alcune aree del mondo (specie in Africa) sono le principali vittime dell’infezione. Insieme a loro, alcune minoranze (lavoratrici del sesso, uomini che hanno rapporti sessuali con uomini, persone che si iniettano droghe) vittime di stigma. Un fenomeno, questo, che non solo le rende particolarmente vulnerabili al virus Hiv, ma che contribuisce ad alimentare l’epidemia.

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SANITÀ

Italia, 430mila infezioni in ospedale: attivata una piattaforma per la consulenza a distanza

L’Italia è tra i Paesi con i peggiori dati per le Infezioni “Correlate all’Assistenza”, provocate da germi multi resistenti agli antibiotici, che rappresentano la nuova pandemia: sono almeno 430mila casi e provocano 11mila decessi l’anno, mentre l’incidenza è tra le maggiori in Europa, 8,2 persone con una Infezione Correlata all’Assistenza ogni 100 ricoverati, (dati dell’ultimo report dell’ECDC).

Ma i reparti di infettivologia sono presenti solo nel 30% degli ospedali. È quanto ricordato in una nota da Massimo Andreoni, Direttore Scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT): “la situazione italiana delle Infezioni Correlate all’Assistenza rende indispensabile una appropriatezza prescrittiva della terapia antibiotica e una sua rapida implementazione per salvaguardare la salute del paziente”, sottolinea.

Ed è proprio per affrontare questa situazione, che è stata sviluppata una piattaforma informatica, la Consulenza a distanza sincrona sulle infezioni (CADIS), che permetterà significativi miglioramenti nella tutela della salute dei pazienti e nella loro sopravvivenza. In Italia, le strutture sanitarie dotate di una Unità Operativa di Malattie Infettive sono molto poche, insiste. Per questo, molte strutture decidono di stipulare una convenzione per la consulenza infettivologica, ma: le opzioni disponibili sono il trasferimento del paziente nella struttura dell’infettivologo o la consulenza a distanza, che abitualmente avviene con mezzi di comunicazione inappropriati (come e-mail, whatsapp), che non tengono conto della condivisione dei dati sensibili.

La domanda di consulenza infettivologica resta pertanto in gran parte insoddisfatta; una soluzione arriva quindi dalla piattaforma informatica CADIS, che può supportare le strutture sanitarie e il personale medico nella diagnosi, prescrizione e terapia delle infezioni ospedaliere, con pianificazione ed erogazione della consulenza in tempo reale per le strutture sanitarie. La piattaforma gestisce l’intero flusso, dalla richiesta fino alla rendicontazione e agli esiti della consulenza. Le interazioni dell’infettivologo con gli operatori sanitari e con i pazienti possono avvenire in sincrono e in tempo reale via video, audio e condividendo documenti clinici ed assistenziali. La piattaforma permette la registrazione delle attività e delle decisioni diagnostiche e terapeutiche, consentendo anche il monitoraggio a distanza dei parametri clinici mediante sensori indossabili.

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SANITÀ

Sanità: convenzione tra Regione e Invitalia per la gestione delle gare per quattro ospedali a Palermo

Collaborazione tra Regione Siciliana e Invitalia per la realizzazione di tre nuovi ospedali a Palermo – il polo di eccellenza pediatrico, il nuovo Policlinico e l’ospedale Palermo Nord-Polo oncoematologico – e la ristrutturazione del padiglione A dell’ospedale “Cervello”, sempre nel capoluogo. Opere per un valore di 747,7 milioni di euro che rientrano nell’accordo tra Stato e Regione Siciliana sulla spesa dei fondi ex articolo 20 per l’edilizia sanitaria.

«Prosegue il nostro impegno concreto per riqualificare, innovare e adeguare, dal punto di vista impiantistico e strutturale, gli edifici sanitari dell’Isola – dice il presidente della Regione Renato Schifani -. Il nostro obiettivo, grazie anche ai fondi statali destinati alla Sicilia, tra fondi ex articolo 20 per l’edilizia sanitaria e Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), è quello di costruire nei prossimi anni un sistema sanitario che possa rispondere in tempi ragionevoli a tutti i bisogni di cura e assistenza dei cittadini. L’accordo siglato oggi garantisce l’ottimizzazione delle risorse pubbliche, la massima efficienza operativa e gestionale e una rapida cantierabilità degli interventi».

La convenzione, siglata oggi a Palazzo d’Orléans e che scadrà nel dicembre del 2026, prevede che Invitalia supporti la Regione nella realizzazione dei quattro interventi, svolgendo attività di Centrale di committenza e di supporto tecnico-operativo.

«Quella di Invitalia con la Regione Siciliana – dice l’amministratore delegato di Invitalia Bernardo Mattarella – è una collaborazione importante che prosegue da tempo e che interessa diversi ambiti strategici per lo sviluppo. La nostra Agenzia, con le sue molteplici attività, è uno dei principali attori impegnati nell’attuazione delle politiche pubbliche ed è la Centrale di committenza più qualificata del Paese. Supporteremo l’amministrazione regionale curando la predisposizione e la gestione delle procedure di gara e le attività per accelerare la realizzazione di questi investimenti. Uno degli interventi è di particolare rilevanza perché riguarda la realizzazione del nuovo ospedale pediatrico di Palermo».

Nel dettaglio, 120 milioni di euro saranno destinati alla costruzione del nuovo Polo di eccellenza pediatrico, che farà capo all’azienda ospedaliera Arnas “Civico-Di Cristina”; 348 milioni serviranno per la realizzazione del nuovo Policlinico, per offrire all’utenza elevati livelli prestazionali in ambienti idonei e accoglienti ma anche sicuri per gli operatori impiegati; 240 milioni saranno destinati alla costruzione del nuovo Polo oncoematologico degli Ospedali riuniti “Villa Sofia-Cervello”, che avrà l’obiettivo di costruire percorsi assistenziali di prevenzione, diagnosi, cura e follow-up, fornendo ad ogni paziente le cure sperimentali più avanzate; infine, 39,7 milioni serviranno per i lavori di adeguamento e messa a norma del polo chirurgico e delle emergenze dell’ospedale “Cervello” (Padiglione A).

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