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ECONOMIA

Migranti in Sicilia: 4 milioni dalla Regione per creare i Poli sociali integrati contro lo sfruttamento

Offrire assistenza ai cittadini di Paesi terzi, regolarmente soggiornanti in Italia, vittime o potenzialmente suscettibili di sfruttamento lavorativo. È lo scopo dell’avviso emanato dall’assessorato regionale della Famiglia e delle politiche sociali che intende individuare soggetti del terzo settore per la realizzazione e la gestione di Poli sociali integrati, uno per ciascuna provincia e città metropolitana della Sicilia, in grado di offrire le prestazioni previste. Le risorse messe a disposizione della Regione per la coprogettazione, l’organizzazione e la gestione condivisa degli interventi e dei servizi, sono pari a oltre quattro milioni di euro.

Gli enti interessati dovranno sviluppare un progetto per la gestione degli interventi. Viene così colmato un vuoto per i cittadini dei Paesi terzi che, uscendo dai centri d’accoglienza, possono trovare strutture in grado di dare loro informazioni e orientarli.

Il governo regionale vuole ampliare l’azione di prevenzione e contrasto al lavoro sommerso e irregolare e alle forme di sfruttamento lavorativo, soprattutto nel settore dell’agricoltura, e tutelare le vittime, attraverso la condivisione di azioni, buone pratiche, informazioni e dati relativi ai fenomeni nei diversi settori economici. 

Tra gli obiettivi, rafforzare la governance regionale per la definizione di modelli di intervento integrati da declinare nei diversi ambiti territoriali; mettere in atto tutte le azioni per la prevenzione e il contrasto al lavoro sommerso e irregolare e delle forme di sfruttamento lavorativo e nella tutela delle vittime; valorizzare il ruolo delle imprese e degli attori del mercato del lavoro e della formazione per l’attuazione di misure di prevenzione e contrasto del fenomeno del caporalato nonché di protezione e assistenza alle vittime; migliorare la qualità e l’accessibilità del sistema dei servizi sul territorio.

I soggetti interessati dovranno far pervenire la propria proposta-offerta di gestione condivisa del servizio, con la relativa documentazione firmate digitalmente, esclusivamente mediante posta elettronica certificata all’indirizzo pec:dipartimento.famiglia@certmail.regione.sicilia.it.

L’Avviso di manifestazione di interesse è pubblicato sul sito della Regione Siciliana a questo link.

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ECONOMIA

Palermo Coffee Festival: la seconda edizione in programma sabato 1 giugno all’Orto Botanico

Torna il Palermo Coffee Festival, la prima manifestazione in Italia interamente dedicata al mondo degli Specialty Coffee e alle filiere sostenibili del caffè, dell’olio e del vino, giunta quest’anno alla seconda edizione in programma sabato 1 giugno dalle 10 alle 18 all’Orto Botanico di Palermo.

Il festival è organizzato da Morettino, in collaborazione con CoopCulture e Orto botanico di Palermo.

Tra i viali dell’Orto botanico in scena circa 50 espositori selezionati tra le migliori micro roastery d’Italia, cantine vinicole siciliane e produttori di olio Evo.

Al loro fianco presenti artigiani produttori di farine da grani antichi, di frutti tropicali, di tè e tabacco, di piante aromatiche officinali, di distillati siciliani fino al Cioccolato di Modica, che si ritroveranno insieme per raccontare una storia inedita di Sicilia, un’occasione unica per condividere idee e visioni con i veri protagonisti di tali intuizioni, in un teatro naturale di straordinaria bellezza come l’Orto botanico.

Lo scopo del Palermo Coffee Festival è quello di creare e diffondere cultura del caffè, bevanda tanto diffusa in Italia quanto poco conosciuta e valorizzata, mettendola a confronto con le filiere del vino e dell’olio, che grazie alla dedizione dei produttori e alla loro opera di divulgazione nel tempo, sono riusciti a creare consapevolezza e curiosità attorno ad esse.

Tante le similitudini tra il mondo del caffè, in particolare quello degli Specialty Coffee, micro lotti d’altura di caffè selezionati e di altissima qualità, e quelli del vino e delle produzioni agricole che saranno al centro del festival. Il tema della seconda edizione del festival è “La Sicilia inedita”, fatta da visionari e coraggiosi produttori che hanno creduto nella nostra terra scommettendo su nuove colture o riscoprendo quelle perdute, valorizzandole e raccontandone l’identità. Da questa visione nasce il progetto sperimentale di coltivazione del caffè nativo siciliano, portato avanti da Morettino in collaborazione con la Facoltà di Agraria dell’Università degli studi di Palermo e l’Orto botanico, che sarà uno dei temi trattati durante l’evento

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ECONOMIA

Randagismo in Sicilia: dalla Regione 5 milioni ai comuni per prevenzione e ricovero nei canili

Cinque milioni di euro ai Comuni siciliani per coprire le spese sostenute nel corso del 2023 per la prevenzione e gli interventi contro il randagismo. Il decreto di assegnazione è stato emanato di concerto tra l’assessore regionale alle Autonomie locali e quello all’Economia.

L’intervento, introdotto dalla legge regionale 15 del 2022, è stato finanziato dall’attuale governo. 

Le somme erogate sono state parametrate alla spesa effettuata nel 2022, rientrano nell’ambito della ripartizione del Fondo autonomie locali e sono state assegnate ai Comuni quale quota parte dei costi affrontati per l’ospitalità della popolazione canina nelle strutture di ricovero e custodia, sia pubbliche che private convenzionate, sulla base dei dati attestati.

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ECONOMIA

Economia in Sicilia: il presidente della Regione sollecita i dipartimenti sul Rendiconto 2023

Entro venerdì prossimo, 24 maggio, tutti i dipartimenti regionali dovranno far pervenire alla Ragioneria generale i dati propedeutici alla predisposizione del Rendiconto generale 2023. Lo prevede una circolare firmata dal presidente della Regione con la quale si accelera sul completamento delle procedure, necessarie per la chiusura del documento finanziario grazie al quale si procederà allo sblocco di altri pagamenti da parte della Regione.

Il mancato rispetto dei tempi sarà considerato grave inadempienza dirigenziale e diventerà oggetto di apposita valutazione da parte della giunta regionale per l’eventuale applicazione di sanzioni, compresa la revoca dell’incarico. Nelle scorse settimane, il governatore aveva stigmatizzato la mancata chiusura dell’ accertamento dei residui, convocando in giunta i dirigenti generali dei dipartimenti in ritardo nell’adempimento. Un intervento che si è rivelato decisivo nella conclusione delle procedure con il contestuale sblocco della spesa pari a due miliardi di euro.

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