Connect with us

CRONACA

Catania: sequestrata per la prima volta la droga “wax”, un allucinogeno cinque volte più potente della droga tradizionale

A Catania, per la prima volta, i Carabinieri hanno sequestrato, la marijuana “wax”, un tipo di allucinogeno cinque volte più potente della droga tradizionale, con effetti gravi, forti e duraturi.

La sostanza psicotropa, dalla consistenza simile al miele naturale o alla cera d’api, è stata trovata dai Militari del nucleo operativo della compagnia Piazza Dante a casa di un 24enne incensurato, bulgaro ma residente a Catania, che era l’amministratore di una chat online con cui “sponsorizzava” la vendita di questo tipo di stupefacente, sia all’ingrosso che al dettaglio.

I Carabinieri, coadiuvati dai colleghi della sezione Cyber Investigation del nucleo investigativo di Catania, partendo proprio dall’analisi di questi messaggi con numerosi clienti che lo contattavano per acquistare wax, ketamina e metanfetamine, sono risaliti allo spacciatore e hanno eseguito un blitz nell’abitazione in cui viveva con la fidanzata, dove sono stati sequestrati 24 grammi di marijuana e bustine per il confezionamento di dosi.
Nella camera da letto della coppia, all’interno di un armadio, inoltre, sono stati trovati cinque barattoli di marijuana wax, per un peso complessivo di quasi 100 grammi.

Questo tipo di droga ha concentrazioni di cannabinoidi fino all’80%, perché è un estratto puro e più concentrato che si ricava dalle inflorescenze di cannabis: E’ venduto a 100 euro al grammo, facendo stimare in 10mila euro il valore della droga trovata nei vasetti.
   

Nel corso della perquisizione sono stati sequestrati anche 2.500 euro, ritenuti provento dello spaccio. Il giovane pusher, è stato arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

CRONACA

Catania: sospesa per 7 giorni l’attività di un bar-internet point sito nel quartiere “San Cristoforo”

Il Questore di Catania ha disposto la sospensione dell’attività e la contestuale chiusura per sette giorni di un bar – internet point nella zona San Cristoforo, nell’ambito delle prerogative per garantire l’ordine e la sicurezza dei cittadini, come previsto dall’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.

Ad eseguire il provvedimento sono stati gli agenti del Commissariato “Centrale” nella giornata di ieri pomeriggio. Il provvedimento scaturisce dai diversi controlli svolti dal personale del Commissariato San Cristoforo durante i quali è stata accertata l’abituale presenza di clienti già gravati da precedenti di polizia.

Al termine dell’attività istruttoria svolta dalla Divisone di Polizia Amministrativa, il Questore ha disposto la temporanea sospensione dell’attività commerciale e l’apposizione dei sigilli, sulla base della normativa che consente la momentanea chiusura di un esercizio pubblico, abituale ritrovo di persone pregiudicate, per assicurare le legittime aspirazione dei cittadini a vivere in una comunità sicura, a tutela anche di tutte le attività economiche che rispettano le regole. Inoltre, l’art. 100 del TULPS svolge una funzione con effetti dissuasivi nei confronti di quei soggetti ritenuti pericolosi i quali, privati di un luogo di aggregazione abituale, vengono avvertiti che la loro presenza in questi luoghi è oggetto di attenzione da parte delle autorità.

Ulteriori azioni di controllo negli esercizi pubblici proseguiranno anche nei prossimi giorni.

Continua a leggere

CRONACA

Palermo, 21enne vittima di un pestaggio finisce in carcere con l’accusa di violenza sessuale

Era rimasto vittima di un pestaggio il 9 maggio scorso a Bagheria, nel Palermitano e adesso il giovane 21enne si trova nel carcere di Pagliarelli con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una ragazza.

E’ l’epilogo di una vicenda che ha portato alla scoperta dello stupro che sarebbe avvenuto a Palermo e della conseguente spedizione punitiva organizzata dai familiari. Gli agenti di polizia sono riusciti a rintracciare i tre aggressori, tra i quali il padre della giovane.

Quest’ultimo ha raccontato agli investigatori che la vittima del pestaggio avrebbe violentato la figlia dopo una serata trascorsa in un circolo della città. Così in tre – il padre, il fratello e una terza persona – hanno atteso che il giovane uscisse da un salone da barba per picchiarlo a sangue.

Sembrava inizialmente uno dei tanti episodi di violenza, nell’ambiente della movida, che si registrano in questo periodo a Palermo e provincia. Il ragazzo, stordito e sanguinante, è stato soccorso dai sanitari del 118 e portato in ospedale per accertamenti. I medici gli avevano diagnosticato una prognosi di 20 giorni ma lui ha chiesto di andare via e firmando le dimissioni.

Nel corso delle indagini è emerso il motivo che avrebbe innescato il raid punitivo. A questo punto il sostituto procuratore Clio Di Guardo, che fa parte del pool di magistrati del dipartimento “fasce deboli”, ha chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari un’ordinanza di custodia cautelare che è stata eseguita la scorsa settimana.

Continua a leggere

CRONACA

Vittoria, appicca il fuoco in casa dei familiari: una vittima e quattro ustionati di cui due in gravi condizioni

Una donna è morta e tre persone, fra cui due ragazze di 19 e 34 anni, sono rimaste ustionate nell’incendio di un’abitazione nella notte scorsa a Vittoria nel Ragusano.

Stando ad una prima ipotesi, ad appiccare il fuoco sarebbe stato un uomo di 29 anni, originario della Tunisia, con problemi psichici.

Il giovane era ospite a casa della famiglia quando, dopo una lite, ha dato alle fiamme l’abitazione cercando di uccidere la madre, di 55 anni, il padre di 57 anni, anche lui tunisino, e le due sorelle di 19 e 34 anni (che non sono dunque bambini come era stato inizialmente comunicato) ricoverate in terapia intensiva nell’ospedale Cannizzaro di Catania con gravissime ustioni in tutto il corpo.

Il tunisino, che sarebbe affetto da problemi psichici, avrebbe appiccato il rogo intorno alle 2,30 di notte ammonticchiando dei copertoni davanti alla casa e poi dandoli alle fiamme con uno straccio imbevuto di liquido infiammabile. Le fiamme hanno avvolto nel giro di pochi minuti la casa in piazza dell’Unità, a pochi metri dall’ex chiesetta della Trinità che dà il nome al quartiere.

E’ stato bloccato dalla polizia mentre vagava in una zona di campagna. In questo momento si trova in stato di fermo negli uffici del commissariato di Vittoria.

Continua a leggere

Notizie più lette