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POLITICA

Palermo, incontro tra Schifani e l’ambasciatore dell’Azerbaigian: numerose opportunità in materia di energie rinnovabili e costruzioni per le aziende siciliane

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani ha incontrato a Palermo l’ambasciatore straordinario della Repubblica dell’Azerbaigian in Italia, Rashad Aslanov.

Nel corso dell’incontro si è parlato di energie rinnovabili e costruzioni, due settori principali che si stanno sviluppando in Azerbaigian, e su cui le aziende siciliane potrebbero investire, sul tavolo dunque, le tante opportunità per sviluppare relazioni commerciali, culturali e turistiche tra la Sicilia e l’Azerbaigian.

“I rapporti con l’Italia sono ottimi, ha dichiarato Aslanov, e l’ Azerbaigian gioca un ruolo fondamentale negli scambi commerciali grazie a un grande porto che movimenta fino a 15 milioni di tonnellate di merce, ma anche cargo terminal e ferrovie, che connettono l’Asia centrale con l’Europa. Vogliamo rinnovare l’antica rotta della Seta per spostare le merci in maniera più sicura e veloce”.


Ma si punta molto su ambiente e clima, entrambe considrate le vere sfide del Paese. Il prossimo novembre, infatti, l’Azerbaigian ospiterà Coop29, la Conferenza Onu sui cambiamenti climatici, e nel Paese prende più spazio la volontà di puntare sulle energie rinnovabili.
A tal proposito, l’ambasciatore ha affermato: “E’ prioritario diversificare la politica energetica. Oggi esportiamo in Europa le nostre risorse e stiamo facendo le riforme necessarie al fine di puntare sulle rinnovabili”.

Ma si punta, come detto, anche alle costruzioni. “Dopo aver liberato territori occupati, ci sono enormi opportunità di lavoro in questo campo, conclude l’ambasciatore e il Governo sta investendo nelle costruzioni, dobbiamo far rinascere più di cento città, un progetto enorme. Importiamo materiale di costruzione, ma vogliamo produrre sul nostro territorio questo materiale per aiutare la ricostruzione”. 

   

POLITICA

Catania, successo per la festa del PD – La città si confronta: una festa, per cominciare

CATANIA – Al palazzo della Cultura, a Catania, si è svolta, la festa del Partito Democratico, manifestazione che ha riunito e accolto non solo i membri del partito, ma anche amici e simpatizzanti.

Ad organizzarla, questa volta, Officina Democratica, sezione tematica del PD catanese, che ha raccolto l’ardua sfida nel tentativo di dare un nuovo volto alla tradizionale kermesse.

Nata da meno di un anno, Officina Democratica, è animata dalla volontà di rivitalizzare la base del PD catanese, proponendo azioni politiche che guardino innanzitutto al territorio ma che abbiano, allo stesso tempo, un respiro più ampio. Un comune sentimento politico, che ha permesso a donne e uomini, con esperienze personali anche lontanissime tra loro, di dare vita a una comunità con un’identità forte ed una volontà organizzativa tenace, volta a stimolare un dibattito su temi sensibili, non solo per la sinistra politica ma per qualsiasi società civile.

«Questa festa ha un valore simbolico che vuole andare al di là di una semplice presentazione: è una richiesta di condivisione di un progetto politico: ricostruiamo la sinistra italiana» – ha dichiarato Giulia De Iorio, portavoce di Officina Democratica – «la festa dà corpo ed esprime l’esigenza di comunicare con l’esterno e vuole essere il momento di incontro con tutti coloro che avvertono la necessità di trasformare l’azione politica, emarginando delusioni e illusioni, dando a quest’azione nuovi contenuti e forme e trovando un senso nuovo e innovativo: senza paura di essere anche eretici».

Sul palco, del Cortile Platamone, si sono quindi alternati dal primissimo pomeriggio interventi dal carattere disparato, tutti però concepiti come momenti di confronto e riflessione sui temi centrali per la comunità catanese.

La manifestazione si è aperta su uno degli argomenti più caldi e attuali per la città, quello dei rifiuti, con una riflessione sulle criticità del sistema di raccolta. Achille Parisi, uno dei membri di Officina Democratica, che si è occupato di studiare il problema, ha ricordato come il tema dei rifiuti sia particolarmente articolato e complesso perché ha aspetti sociali e politici che riguardano tutti, dai cittadini alla Pubblica Amministrazione, in un processo concatenato che ha come fine ultimo anche la protezione della salute dell’uomo e dell’ambiente.

Dopo aver ribadito l’opportunità di analizzare le diverse fasi dell’articolato processo dei rifiuti in maniera «scientifica», Parisi ha sottolineato la necessità di procedere «partendo da soluzioni intermedie, per arrivare nel tempo alle soluzioni ottimali; e per tale ragione la governance da avviare necessita di attori, pubblici e privati, che abbiano chiara la complessità del processo ma anche la sua possibile rivisitazione».

Il panel centrale dell’evento è stato dedicato alla questione del porto, sulla quale sono stati invitati a confrontarsi il Presidente AdSP del Mare della Sicilia Orientale, dott. Francesco Disarcina ed esponenti di maggioranza e opposizione: Luciano Cantone (M5S e Segretario Commissione Trasporti), Serena Spoto (MPA), Piermaria Capuana (FI), Carmelo Coppola (CD) e Luca Sangiorgio (FdI), coordinati da Maurizio Caserta (PD).

Il focus dell’incontro, al quale non hanno potuto partecipare tutti gli invitati, è stato l’impatto che il progetto delineato nel nuovo Piano Regolatore del Porto di Catania, che ha già iniziato la sua fase di approvazione, avrà sulla città. Gli impatti sui redditi, sull’occupazione, sull’ambiente del territorio catanese sono stati oggetto di particolare attenzione durante l’incontro. Il Presidente Disarcina ha illustrato alcuni dati di particolare importanza. Il valore degli investimenti necessari per realizzare il nuovo volto del porto di Catania è stimato pari a circa un miliardo di euro. Questo investimento dovrebbe avere sulla città un impatto, secondo queste stime, di circa un miliardo e settecento milioni. Ciò significa che quell’investimento dovrebbe generare, direttamente e indirettamente, nei tempi previsti (10/15 anni), redditi aggiuntivi pari a 2 miliardi e settecento milioni.

«Una bella sfida» ha sottolineato Maurizio Caserta, «forse da questa stima non sono stati scontati i costi ambientali e sociali che il progetto potrebbe generare».

Ampio spazio è stato dedicato al dialogo tra il PD e il mondo del volontariato catanese. Venti associazioni hanno infatti aderito all’invito di Officina Democratica e sono salite sul palco per illustrare sinteticamente criticità e necessità rilevate nel corso di una decennale esperienza attiva e capillare sul territorio, trovando dall’altra parte, nella direzione del partito, degli interlocutori attenti e motivati.

Anthony Barbagallo – Segretario PD Sicilia

Prima serata tutta dedicata alla politica. In apertura, il ricordo di Anna Vullo, consigliera comunale del PD e storica animatrice del movimento femminista catanese, recentemente scomparsa. A commemorarla il fratello Nino Vullo (Vice segretario PD provinciale CT), accompagnato dalle esponenti di Fnism-CT, UDI-CT, Femministorie e Governo di Lei. A seguire, la restituzione alla comunità cittadina dell’esperienza amministrativa da parte dei componenti del gruppo consiliare del PD (Maurizio Caserta, Matteo Bonaccorso e Damien Bonaccorsi). E, infine, le interviste, condotte da Melania Tanteri, ad alcuni esponenti del Partito Democratico: Maurizio Caserta (Consigliere comunale e capogruppo PD), Maria Grazia Leone (Segretaria provinciale PD Catania), Aurora Caggegi (Segretaria provinciale GD Catania) e, last but not least, Anthony Barbagallo, Segretario PD Sicilia.

Non sarebbe però stata una vera festa senza la musica e il buon cibo! Travolgente l’esibizione degli Archinuè, che hanno fatto ballare il Cortile fino a tarda sera, sulle note de Il viaggio, tra i profumi e i sapori della sempre ottima cucina di Piazza Scammacca.

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ECONOMIA

Salva-casa, Schifani e Savarino: «Ai siciliani gli stessi diritti previsti nel resto del Paese»

«La nuova legge approvata dall’Ars consente di razionalizzare le norme di gestione del territorio sulle quali la Regione ha potestà esclusiva, adeguandole alle novità introdotte, a livello nazionale, dal governo Meloni. Con il recepimento del “salva-casa”, i siciliani potranno beneficiare degli stessi diritti previsti nel resto del Paese. Un impegno che avevamo preso con i cittadini e che abbiamo mantenuto. Ringrazio le forze parlamentari che hanno compreso il valore di una norma di semplificazione e di razionalizzazione degli strumenti di pianificazione territoriale». Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, commentando l’approvazione all’Assemblea regionale siciliana del ddl che contiene norme in materia di urbanistica e di edilizia. «La norma approvata ieri sera a Sala d’Ercole – aggiunge l’assessore regionale al Territorio e ambiente, Giusi Savarino – snellisce alcuni passaggi della legge 19 del 2020, risolve alcuni problemi di coordinamento del testo che erano sorti in fase di applicazione e adegua la normativa regionale alle modifiche intervenute con legge nazionale. Abbiamo recepito, inoltre, la parte del “salva-casa” varato dal governo Meloni che non operava in maniera dinamica in Sicilia, mettendoci cosi in linea con il resto d’Italia in una serie di misure molto attese che, sanando piccole irregolarità, sbloccano il mercato immobiliare e semplificano l’edilizia. Un obiettivo del governo Schifani che è stato raggiunto e che consentirà nuovi introiti per i Comuni che potranno investire per la riqualificazione del territorio i proventi del “salva-casa”». La legge approvata, in particolare, contiene alcune novità riguardo all’iter di formazione dei Pug (Piani urbanistici generali), dei Ppa (Piani particolareggiati attuativi) e fissa il termine ultimo per l’adozione dei Prg (Piano regolatore generale), in fieri, al 31 dicembre 2025. La nuova norma modifica anche la disciplina degli interventi produttivi nel verde agricolo e gli ampliamenti di edifici esistenti ad uso diverso dall’abitazione. Previsto, inoltre, l’ampliamento dell’albo dei commissari ad acta, estendendolo anche ai dirigenti dello Stato e degli enti locali, per l’approvazione degli strumenti urbanistici in sostituzione degli enti locali inadempienti. In merito poi al recepimento del “salva casa”, sono stati recepiti dinamicamente gli articoli 34 ter, 36 e 36 bis, mentre sono state recepite le disposizioni in materia di edilizia libera, permessi di costruire, determinazioni delle variazioni essenziali, parziali difformità dal permesso di costruire.

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POLITICA

Catania, Officina Democratica organizza e promuove l’evento La città si confronta: una festa per cominciare

CATANIA – Il circolo tematico del PD etneo, Officina Democratica, chiama a raccolta militanti e simpatizzanti per una giornata di incontri, dibattiti e musica. L’appuntamento è per sabato 26 ottobre 2024, dalle ore 16, a Palazzo della Cultura, via Vittorio Emanuele 121, Catania. L’iniziativa metterà al centro della discussione la città di Catania e il futuro del Partito Democratico.

Protagonisti esponenti del PD e di altri partiti politici, consiglieri comunali, associazioni e cittadini. Verrà affrontata la questione del porto, si discuterà di volontariato, associazionismo e sviluppo economico della città di Catania e si relazionerà, dopo poco più di un anno di opposizione a Palazzo degli Elefanti. Nel corso del pomeriggio sarà ricordata la consigliera comunale, Anna Vullo.

L’ingresso è libero e tutti sono invitati a partecipare, per contribuire con le proprie idee al dibattito, sul futuro di Catania e del Partito Democratico.

A chiusura il concerto degli ARCHINUÉ

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