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Acireale, protocollo di intesa tra la CESi e l’Associazione Ricercatori Turismo

Protocollo tra CESi e ARTU’
ACIREALE – L’Ufficio per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport della CESi (Conferenza Episcopale Siciliana), rappresentato dal Vescovo delegato, S.E. Mons. Antonino Raspanti, ha sottoscritto un protocollo d’intesa con l’Associazione Ricercatori Turismo – ARTU’, presente alla firma con il suo Presidente, Prof. Girolamo Cusimano.

“ARTU’ è un network di ricercatori, consulenti e professionisti attivi – dichiara il Prof. Vincenzo Asero, consigliere dell’Associazione – con le loro diverse competenze e professionalità, nel settore del turismo. ARTU’ e il suo team sono impegnati nella realizzazione di studi ed analisi sul turismo con riguardo sia alla dimensione globale del fenomeno che a quella delle singole destinazioni”.

Continua il prof. Maurizio Giannone, consigliere dell’Associazione: “ARTU’ realizza convegni e seminari destinati ad un pubblico di ricercatori e di operatori pubblici e privati del settore. Molte iniziative, tuttavia, sono rivolte anche ai non addetti ai lavori per avvicinare i decisori e le comunità alle questioni che attengono allo sviluppo turistico del territorio”.

Conclude don Roberto Fucile, direttore regionale dell’Ufficio Pastorale: “L’obiettivo è favorire la collaborazione ed il reciproco coinvolgimento su alcune iniziative finalizzate alla valorizzazione di idee, progetti e capacità d’impresa dei giovani nel settore del turismo”.

Protocollo tra CESi e ARTU’

Infatti, nei prossimi mesi, l’Ufficio per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport della CESi ed ARTU’ lavoreranno insieme all’organizzazione della “Vetrina dei progetti”, un workshop che mette in contatto giovani progettisti ed imprese del settore turistico-culturale, e di una Summer School per operatori che desiderano implementare le proprie conoscenze.

Inoltre è prevista per ottobre l’organizzazione di un webinar, un seminario via web, sui cammini di fede, in collaborazione con il Master in promozione turistica e management del patrimonio culturale e ambientale dell’Università degli Studi di Catania.

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Aiace arriva anche a Milazzo: inaugurata la nuova sede dell’associazione

Aiace (Associazione italiana assistenza consumatore europeo), arriva anche a Milazzo. Nei giorni scorsi alla presenza del presidente del circolo “Fenapi, Milazzo Centro”, Antonino Bucca, del consigliere, Ataur Rahman e Giusy Geraci è stata inaugurata, appunto, la nuova sede dell’ associazione “Aiace”.

Un’iniziativa importante questa alla quale non poteva mancare il presidente nazionale del sodalizio, Giuseppe Spartà, il segretario nazionale, l’instancabile, Maria Di Stefano ed il coordinatore nazionale sedi, Mirko Menciotti. Sono intervenuti al sentito momento infine, Francesco Biondo, Carmelo Torre e Chiara La Rosa.

“La rete Aiace – ha commentato Spartá – si sta sempre più allargando, questo per essere piú vicini alle esigenze dei consumatori che hanno necessitá di essere aiutati”.

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Taormina: i vincitori del concorso “Packaging: che fantastica avventura”, per sensibilizzare i bambini al Riciclo Creativo

Le classi terze e quarte della scuola primaria Ugo Foscolo del Comprensivo 1 di Taormina sono le vincitrici del Primo premio del Concorso “Packaging: che fantastica avventura” promosso e sostenuto dalla Fondazione Carta Etica del Packaging.

Questo Concorso mirava a sensibilizzare i bambini al Riciclo Creativo. Gli alunni hanno precedentemente partecipato ai laboratori condotti dall’esperta Carmelita Maricchiolo incaricata dalla Presidente della Dracma Educational Giulia Galli.

I laboratori si sono basati su “Packaging e i 5 sensi e hanno sperimentato come conoscere i materiali per poi realizzare i loro manufatti. L’esperta ha fatto un escursus partendo dal primo Packaging della Preistoria fino ad arrivare a quello del futuro nello spazio.

Erano presenti alla Cerimonia di Premiazione : Sabrina Bassan di Fondazione Carta Etica del Packaging, Giulia Galli di Dracma Educational per il Comune l’assessore Mario Quattrocchi,le consigliere Lucia Esposito e Elisa Cappello.

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Giornata mondiale senza tabacco, risultati indagini ISS: un italiano su quattro fuma

La lotta al fumo di sigaretta ha portato a notevoli risultati, ma non è ancora abbastanza: in Italia, la maggioranza degli adulti tra i 18 e i 69 anni non fuma (59%) o ha smesso di fumare (17%), ma un italiano su quattro è ancora un fumatore (24%).

E questa percentuale cresce tra i giovani: il 30,2% usa almeno un prodotto tra sigaretta tradizionale, tabacco riscaldato o sigaretta elettronica, e sempre in questa fascia di età raddoppia il policonsumo, ovvero l’utilizzo contemporaneo di diversi prodotti, che si attesta al 62,4%, rispetto a un precedente 38,7%.

E’ la fotografia che emerge da due diverse indagini dell’Istituto superiore di sanità (Iss) rese note in occasione della Giornata mondiale senza tabacco del 31 maggio.

Le ricerche registrano anche un calo netto del numero dei centri antifumo.

A preoccupare è, dunque, soprattutto il consumo tra i giovani, come emerge da un’indagine Iss tra gli studenti nell’anno 2023-2024 su un campione di 6012 ragazzi. Circa uno studente su tre tra i 14 e i 17 anni (30,2%) ha fatto uso di un prodotto a base di tabacco o nicotina negli ultimi 30 giorni, tra sigarette tradizionali, elettroniche e tabacco riscaldato. Tra le ragazze il consumo è leggermente maggiore. Quasi raddoppia rispetto al 2022 in questa fascia d’età il policonsumo, cioè l’utilizzo contemporaneo di questi prodotti, che si attesta al 62,4%, rispetto a un precedente 38,7%. L’età del primo contatto con la nicotina si attesta tra i 13 e i 14 anni. Inoltre, non appaiono esservi stretti controlli sull’età al momento dell’acquisto, tanto che la maggior parte dei ragazzi intervistati afferma di aver acquistato personalmente i prodotti al bar o dal tabaccaio. In circa un caso su tre i genitori sono a conoscenza del fatto che i ragazzi utilizzano un prodotto a base di tabacco o nicotina e sembrano tollerare maggiormente l’utilizzo dei nuovi prodotti rispetto alla sigaretta tradizionale. Ma i rischi non sono da sottovalutare.

La riduzione dei fumatori registrata negli ultimi 15 anni coinvolge tuttavia tutte le fasce di età e sia uomini che donne, ma fra queste ultime la riduzione risulta più lenta e il risultato è che oggi le donne hanno in parte eroso il vantaggio che avevano sugli uomini. Il fumo resta più frequente fra gli uomini rispetto alle donne (28% contro 21%) e riguarda molto di più le persone con difficoltà economiche, bassa istruzione e le Regioni del Centro-Sud, come Umbria e Campania. C’è inoltre una riduzione costante della quota di chi utilizza esclusivamente sigarette tradizionali (dal 25% del 2014 al 20% del 2023) a favore di un aumento di coloro che utilizzano sia sigarette che dispositivi elettronici.

Per aiutare a smettere, è attivo anche il Telefono verde Iss sul fumo: in 20 anni oltre 110mila le telefonate gestite. Di contro, nel 2023 i centri antifumo sul territorio sono 223, in calo rispetto all’anno precedente (241). La Regione con un maggior numero di centri è il Piemonte con 31.

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