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CULTURA

Palermo: ieri al Palazzo Reale il primo convegno in presenza di Associazioni Unite per la Cultura e Lingua Siciliana

Si è tenuto ieri a Palermo presso il Palazzo Reale, il primo convegno in presenza di AUCLIS, Associazioni Unite per la Cultura e la Lingua Siciliana.

L’incontro, moderato da Davide Liotta, ha presentato l’AUCLIS descrivendo come è nata e cosa si propone. Prima di entrare nel vivo dell’evento, c’è stato il saluto, tramite videomessaggio, del parlamentare europeo Ignazio Corrao, cui  sono seguiti i saluti in presenza, anche in rappresentanza dei loro gruppi parlamentari, dei deputati regionali Giambona, De Luca e Gilistro. 

Il convegno, dal titolo: “Come valorizzare la lingua siciliana? 10 proposte operative”, che si è tenuto nella Giornata internazionale della lingua madre, istituita dall’UNESCO per promuovere le lingue materne e il multilinguismo, è stato animato anche da interventi di poeti e artisti. Nel corso del pomeriggio, sono state commentate le risultanze di alcune interviste online realizzate da AUCLIS con sei linguisti esperti nella tematica: tutti concordavano sullo status di “lingua” del siciliano. Molto apprezzato l’intervento in diretta del prof. Michal Belina, linguista dell’Università di Varsavia che ha invitato tutti i siciliani a cogliere ogni occasione per parlare il siciliano senza che ci si debba vergognare di non saperlo fare in modo adeguato. “L’unico siciliano mal parlato è il siciliano non parlato” ha ricordato il prof Belina. 

I rappresentanti delle associazioni che hanno dato vita ad AUCLIS hanno descritto le 10 proposte operative che rappresentano delle possibili misure da adottare in un quadro di pianificazione linguistica volta alla rivitalizzazione della lingua e alla sua “normalizzazione”. Dopo le 10 proposte, che Auclis ha già trasmesso a ciascuno dei 70 deputati dell ARS, le associazioni hanno provveduto a sottoscrivere un Manifesto per la promozione della lingua siciliana ideato e predisposto da Aurelio La Torre, dirigente della Presidenza del Consiglio, “al fine di canalizzare in modo strategico e strutturato le migliori energie indirizzate all promozione della lingua siciliana” come ha spiegato al pubblico in videoconferenza da Roma. 

I rappresentanti di AUCLIS, terminato questo evento, hanno annunciato di “essere già al lavoro per continuare l’azione nel territorio e con la classe politica. Le nostre proposte rappresentano il primo passo per un cambio di approccio sul patrimonio del quale il siciliano è portatore. Siamo convinti che l’approccio di tipo pianificato che proponiamo sia l’unico valido per fare del siciliano un idioma normale e per rivitalizzarlo”. Unanime il messaggio di Auclis  “quello che vogliamo è che il siciliano venga considerato con il rispetto dovuto e che possa essere trattato senza pregiudizi sociali e ideologici”

ATTUALITÀ

Gocce di Sicilia: da O’.L.I.O Catania un racconto di territorio e biodiversità

CATANIA – La Sicilia mosaico di colori, profumi e aromi capaci di trasformare all’assaggio la statica sedentarietà di un ingrediente in un succedersi di consistenze e sapori che attraverso il gusto plasmano nuove abitudini di conoscere un alimento. La curiosità è la linfa che permettere di tornare a guardare con nuovi occhi antichi percorsi, di lasciarsi sorprendere dall’insolito e scoprire modi diversi di aprirsi al nuovo. Su questa idea prende vita la serata di lunedì 29 aprile nata dalla collaborazione tra Ò.L.I.O Catania, la prima Risto-Oleoteca alle falde del nostro vulcano e le Associazioni: A.P.O. Catania (Associazione Produttori Olivicoli) e Apolio (Associazione Assaggiatori Olio).

Gocce di Sicilia: biodiversità e territorio non sarà solo una degustazione per raccontare l’unicità e la grande biodiversità degli oli siciliani ma soprattutto un momento per poter immergersi in una vera e propria analisi sensoriale e lasciarsi trasportare alla fine in una festa del gusto dove i palati scopriranno un nuovo modo di sperimentare il proprio modo di avvicinarsi al cibo.

Si inizierà alle 20.00 con una masterclass condotta dal dott. agronomo Riccardo Randello che accompagnerà per mano gli ospiti alla scoperta delle diverse cultivar che raccontano una Sicilia diversa e dinamica.

«Vedere che l’interesse attorno al mondo olivicolo sta crescendo è un segnale che ci fa ben sperare– racconta Giosuè Catania, presidente dell’Associazione A.P.O. Catania – per noi addetti ai lavori raccontare il mondo olivicolo e quello che succede all’interno è sempre un’ottima opportunità di crescita. Riuscire a farlo al di là dei singoli momenti istituzionali e quindi essere vicino alla gente ci permette di abbattere quelle frontiere che spesso non aiutano a costruire un dialogo con il consumatore finale che sia diretto e senza fronzoli. Vedere una maggiore attenzione e sensibilità da parte dei ristoratori, che iniziano ad essere più attenti alla qualità degli oli che offrono, dimostra come qualcosa anche nella nostra Sicilia sta iniziando a cambiare ed Eugenio ne è un esempio».

«L’appuntamento di lunedì vuole sdoganare il mondo dell’olio e l’idea che raccontare un prodotto così unico e solo ma anche a volte ostico non deve essere necessariamente noioso – fa eco Riccardo RandelloFarlo in un ristorante è diverso, è come raccontare con altre parole quello che significa. Avremo come ospiti alcuni produttori e questo permetterà anche di accorciare le distanze tra produttore e consumatore. Eugenio insieme al suo locale si è sin da subito dimostrato entusiasta di poter offrire una serata diversa dove approfondimento, dialogo e confronto fossero quegli ultimi ingredienti in grado di insaporire di curiosità e crescita il cibo».

Non solo masterclass ma anche un momento di svago con un aperitivo in sound che sottolinea come la cultura gastronomica non debba necessariamente essere statica e ferma in rigidi ruoli ma può concorrere a creare aggregazione, divertimento e al tempo stesso consapevolezza.

«Come ristoratore mi sono sempre chiesto se fosse possibile creare dei momenti di confronto con i nostri ospiti senza avere la presunzione di insegnare qualcosa ma solo condividere con loro un po’ del nostro mondo e delle scelte degli ingredienti che portano alla creazione di un piatto rispetto a un altro– conclude Eugenio Falbo, titolare di Olio Catania che ospiterà la serata con tutta la sua squadra – Questa serata per me rappresenta un invito a conoscere un locale in maniera più approfondita come se vi invitassi a casa mia. L’idea è creare sì conoscenza ma farlo in maniera differente senza annoiare. Alla fine di questo momento di confronto proporremo un aperitivo perché non vuole essere solo racconto ma anche convivialità e divertimento. Avere con noi i produttori sarà un quid in più per far sperimentare con il gusto, con l’olfatto e agli occhi la grande biodiversità che vede protagonisti gli Extravergine della nostra Isola».

E se è vero il detto: Il vino che rallegra il cuore dell’uomo, l’olio che gli fa risplendere il volto, lunedì saremo irrorati dalle diverse interpretazioni delle nostre cultivar siciliane.

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CULTURA

Museo Diocesano di Acireale: inaugurata la mostra temporanea “Vestimenta Sacra, seta e fiori nei parati sacri del territorio acese tra il 18esimo e il 19secolo”

Il Museo Diocesano di Acireale ospita la mostra temporanea “Vestimenta Sacra: seta e fiori nei parati sacri del territorio acese tra il 18esimo ed il 19esimo secolo”.

Un viaggio tra Arte e Devozione che aprirà al pubblico in occasione della Festa dei Fiori in programma ad Acireale dal 25 aprile e proseguirà fino al 1° maggio.

Questa esclusiva esposizione mette in luce l’arte e la spiritualità dei paramenti sacri utilizzati nel corso dei secoli nelle azioni liturgiche.

La mostra presenta un’accurata selezione di paramenti e accessori sacri provenienti da diverse collezioni ecclesiastiche della diocesi, molte delle quali mai esposte al pubblico prima d’ora. Ogni pezzo racconta una storia unica di fede, tradizione e artigianato religioso.

L’obiettivo di questa mostra è riportare alla memoria il tempo della produzione della seta e della sua lavorazione nel nostro territorio tra il XVII e XIX secolo. Questo è stato un periodo abbastanza intenso anche perché l’industria della seta è stata il fattore trainante dell’economia locale. In questa mostra vengono esposti dei paramenti sacri realizzati con delle stoffe che venivano poi acquistate in Sicilia, cioè dal nostro territorio veniva distribuita la seta grezza per poi realizzare i paramenti sacri. Sarà occasione per ammirare vere e proprie opere d’arte con motivi floreali.

“I musei – dichiara mons. Giovanni Mammino, direttore del museo diocesano – svolgono un ruolo cruciale nel preservare e trasmettere la storia e la cultura, fungendo da ponti tra il passato e il presente. Questa mostra permette ai visitatori di esplorare diversi aspetti della storia umana, offrendo spunti significativi su come le società si sia evoluta nel tempo. Il nostro museo offre una finestra unica sulla devozione, l’estetica e le interazioni sociali all’interno della comunità cristiana attraverso i secoli”.

La mostra è stata allestita anche grazie alla collaborazione dell’Associazione Cento Campanili e del Liceo Artistico “Renato Guttuso” di Giarre. In particolare gli studenti di quest’istituto hanno preso in considerazione i singoli tessuti ed hanno elaborato degli studi sulle decorazioni floreali riprendendo e disegnando i vari fiori.

Conclude Maria Rosa Licciardello, presidente dell’Associazione Cento Campanili: “In questo modo, il museo non è solo un custode del passato, ma anche un promotore di dialogo e comprensione culturale”.

È possibile, inoltre, seguire i processi di restauro: un’area del Museo è dedicata ai metodi conservativi moderni applicati alle opere artistiche della nostra diocesi.

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CULTURA

Acireale: celebrazioni cittadine per l’anniversario della Liberazione d’Italia in programma il 25 aprile

In occasione del 79° anniversario della Liberazione d’Italia dal nazifascismo il sindaco di Acireale Roberto Barbagallo invita a partecipare alle celebrazioni cittadine che inizieranno giovedì 25 aprile 2024 alle ore 09:00 in Piazza Garibaldi – Monumento dei caduti.

Seguirà un momento commemorativo a cura dell’ANPI sez. “Placido Rizzotto”. Lungo Corso Umberto si raggiungerà Largo XXV Aprile, dove verrà apposta una corona sotto la targa di denominazione stradale e successivamente in Sala Galatea del Palazzo di Città avrà luogo una riflessione storica dal tema “Le donne nella Resistenza” a cura di Teresa Vespucci, docente di Storia e Filosofia, e “Il ruolo dei cattolici nella Resistenza italiana” a cura di Rosario Patanè del Coordinamento Democrazia Costituzionale Acireale.

A conclusione verrà deposta una corona d’alloro ai piedi della lapide alla memoria degli Acesi caduti perseguitati deportati nella lotta al nazifascismo sita all’interno della Sala.

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