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SPETTACOLO

Premio “Best in Sicily”: lunedì 11 marzo la 14esima edizione al teatro “Bellini” di Catania

Catania

Si svolgerà lunedì 11 marzo, al Teatro Massimo Bellini di Catania, la 14esima edizione del premio “Best in Sicily” ideato da “Cronache di Gusto” e dedicato alle eccellenze del gusto e dell’ospitalità.

Alla cerimonia, nel corso della quale saranno premiate varie categorie del comparto agroalimentare e della ristorazione, presenzieranno due ospiti: Aldo Cazzullo, vice direttore del Corriere della Sera, autore di libri di grande successo e conduttore del programma “Una giornata particolare” in onda su La 7, che terrà un intervento che traccia una visione della Sicilia, coniugandola con la sua storia e il suo futuro; e Oscar Farinetti, fondatore di “Eataly” e imprenditore di tante cantine e aziende agroalimentari. Farinetti già presente in altre edizioni di Best in Sicily, parlerà della “Sicilia che piace”.

La serata sarà condotta da Betty Senatore, speaker di Radio Capital.

“Best in Sicily, ha affermato Fabrizio Carrera, direttore del giornale online “Cronache di Gusto”, non è un punto di arrivo, ma un nuovo stimolo per tante aziende impegnate con professionalità e passione nel settore agroalimentare e in quello turistico. Un modo per sfatare un radicato luogo comune, ovvero che nessuno sia profeta in patria. Un riconoscimento di siciliani a una Sicilia produttiva, orgogliosa, ottimista e pronta ad affrontare le sfide del futuro”.

SPETTACOLO

Acireale, “Festa dei Fiori”: ieri sera la premiazione dei sei carri infiorati in concorso per l’edizione 2024

Ad Acireale, ieri sera, ha avuto luogo la premiazione dei carri infiorati in concorso nell’ambito dell’edizione 2024 della “Festa dei Fiori”, ad aggiudicarsi il primo posto, è stata l’opera infiorata“Io di te non ho paura” dell’associazione culturale Artisti dei Fiori – Fratelli Cavallaro, che ha rappresentato un tema di profonda attualità: la violenza di genere.

Al centro del carro un bellissimo cigno rappresenta la donna; alle spalle del cigno, sullo sfondo, comparirà il volto di una donna, pura e delicata su un lato, maltrattata e sfregiata sull’altro

L’uomo violento, viene rappresentato da un lupo per simboleggiare la ferocia contro la figura indifesa della donna.

Ai lati del carro troviamo i simboli legati alla lotta contro la violenza sulle donne: la panchina rossa, le scarpe rosse ed il fiocco rosso.

Sul podio, ma al secondo e terzo posto, si sono classificati rispettivamente: “Il profumo della Libertà” dell’associazione culturale Urso rappresentate la tematica legata alla presenza degli animali al circo e “Storie di Artisti senza palco” dell’associazione culturale Riolo che ha voluto fare un omaggio ad una categoria spesso sottovalutata, gli artisti di strada.

Con la premiazione che si è svolta intorno alle 23:30 in Piazza Duomo, si chiude ufficialmente, quindi, la Kermesse dei carri in concorso quest’anno.

Ma gli appuntamenti della “Festa dei Fiori” proseguiranno fino all’1 Maggio: domani dunque, appuntamento in piazza Duomo, dove si ballerà ancora con “Barocco Spring Festival” by Carnival Beat e i Djs from Mars, Cacciola e Kenzo.

L’1 Maggio, infine, gran finale con il “Concertone”, 12 ore di musica con la partecipazione straordinaria di Bandabardò&Cisco e i Brigantini.

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SPETTACOLO

Cinema nell’Agrigentino: al via martedì la manifestazione “Sciacca Film Fest Off”

Tutto pronto a Sciacca, nell’Agrigentino per l’appuntamento in programma martedì, alle 19:30, il primo di quattro “incontri col regista” organizzati da Sino Caracappa, fondatore dello “Sciacca Film Fest” e del “Letterando in Fest”.

Ad inaugurare la rassegna, denominata “Sciacca Film Fest Off”, sarà Costanza Quatriglio, che nella multisala Badia grande presenterà il suo ultimo lavoro dal titolo “Il cassetto segreto”.

Il film trae spunto dalla decisione della regista di donare alla biblioteca centrale della Regione Siciliana l’archivio del padre, il giornalista e scrittore Giuseppe Quatriglio, scomparso nel 2017.

Un archivio composto di libri, articoli, fotografie, filmini in super 8, registrazioni audio e vari oggetti d’arte, che la documentarista ha racchiuso nel suo film, corredandolo con testimonianze e aneddoti pronunciate dal padre davanti la cinepresa.

Giovedì 2 maggio alle 20,30 protagonisti del successivo incontro saranno il siciliano Enis Mulè e l’algerina Sabah Benziadi, che presenteranno “Hawala”, documentario che racconta il dramma della tratta dei migranti.

Il terzo “incontro col regista” di Sciacca sarà con Antonio Bellia, che il 10 maggio presenterà “Chiesa nostra”, che documenta il rapporto tra il clero siciliano e la mafia dal dopoguerra in poi.

L’ultimo appuntamento è in programma il 18 maggio. Alle 20,30 Leandro Picarella, regista, sceneggiatore e montatore che si è formato tra l’università di Firenze e il Centro sperimentale di Cinematografia di Palermo, parlerà di “Segnali di vita”, che racconta del villaggio di Lignan, dove ha sede l’Osservatorio astronomico della Valle d’Aosta, e della convivenza tra la popolazione locale e gli scienziati, o anche solo gli appassionati, che lo frequentano.
   

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SPETTACOLO

Acireale: le descrizioni e le allegorie dei sei carri infiorati in concorso in occasione della Festa dei Fiori 2024

         ASSOCIAZIONE CULTURALE I NUOVI MASTRI FIORAI DEI F.LLI SARDO)

Quante volte ci siamo fatti questa domanda in silenzio o ad alta voce, certe volte felici di aver scoperto una persona speciale con cui condividere percorsi della vita o magari un amico vero… altre volte perchè delusi da persone che hanno dimostrato qualcosa che in realtà poi non è, quella per la quale ci siamo anche innamorati, fidati, affezionati.

Al centro dell’opera l’elefante Ganesha definito il distruttore di ogni ostacolo che si tratti di ostacoli di tipo materiali o spirituali che simboleggia inoltre la capacità di distinguere la verità dall’illusione, il reale dall’irreale.

La vita viene rappresentata come una roulette che non gira da sola, ma che inevitabilmente ha bisogno di qualcuno che la direzioni nel verso giusto, questo qualcuno è l’uomo che in questo caso è rappresentato come un jolly, il quale mischia le carte e manipola la roulette segnando il destino anche di chi gli sta accanto, la donna.

L’uomo e la donna assumono un doppio volto, ma nella maggior parte delle volte ad avere la peggio è la donna che nasconde le sue paure e insicurezze dietro una maschera sorridente, tralasciando il passato, pensando al presente e non alle conseguenze future.

                               “UN SORRISO CI PUO’ SALVARE” 

                           (ASSOCIAZIONE GLI ANTICHI MAESTRI DEI FIORI)

Il valore del sorriso è il tema di quest’opera.

Crisi, pandemie, guerre e i bombardamenti giornalieri di brutte notizie, ci hanno fatto passare la voglia di un sorriso e di apprezzare ciò che di bello la vita ci offre.

L’opera vuole far riflettere la gente e farla sorridere anche solo per un attimo.

Nella parte anteriore viene rappresentato un grande sole, simbolo di forza e rinascita.

Alle spalle due carrillon dai quali verranno fuori due jolly che rappresentano gli imprevisti e contemporaneamente le sorprese che la vita ci riserva ogni giorno.

Un clown ci inviterà a reagire con un sorriso per avere sempre una visione ottimistica ed apprezzare con gioia la vita… un sorriso ci può salvare.

                                 “STORIE DI ARTISTI SENZA PALCO” 

                                                  (ASSOCIAZIONE RIOLO)

E’ un omaggio ad una categoria spesso sottovalutata:  “gli artisti di strada”.

Quante volte passiamo davanti ad un’esibizione di questi artisti senza neanche fermarci un attimo a guardarli? Ci offrono delle performance uniche in modo completamente gratuito, con poco creano veri e propri spettacoli trasformando le nostre vie e piazze in palcoscenici a cielo aperto.

Quanti artisti di fama internazionale hanno iniziato la loro carriera proprio così, ad esempio: Ed Sheeran, Robin Williams o i Maneskin.

Gli artisti di strada si dividono in tante categorie: gli street artist che riempiono di colori le nostre città e i giocolieri che sfidano tecnica ed equilibrio, i maghi che regalano illusioni, musicisti e cantanti che ci incantano.

Un omaggio quindi a questi artisti è ciò che è realizzato in quest’opera, nella speranza di suscitare le stesse emozioni che riescono a trasmettere loro per le strade.

                                               –   “ATTENTI AL TASSO”

                                            (DITTA SPINOSA – LAUDANI)

Un monito su un tema che è costato molto caro, soprattutto ai più giovani, che purtroppo continua a produrre stragi; parliamo del tasso alcolico, spesso superato nell’allegria dello stare bene insieme tra amici, ma causa di bruttissime vicende.

Nell’opera viene riprodotta al centro un auto che per scelta non è di ultimissima generazione, ma di altri tempi per rifarsi al detto “chi va piano, va sano e va lontano”.

Ai lati varie espressioni di “tassi alcolici superati”, diversi personaggi allegri, stravaganti, esuberanti.

Poi un grande mostro che rappresenta l’allegoria dell’alcol; oltre agli immancabili segnali di sicurezza stradale che l’eccessivo alcol non ti fa vedere e infine un grande ventaglio che vuole rappresentare il ventaglio di possibilità che la vita ci offre.

Puoi annebbiarti e rischiare, con alcol, o ancora peggio, con droghe o puoi scegliere di vivere una vita sana e godere delle bellezze della stessa.

                              –  “IO DI TE, NON HO PAURA!”

ASSOCIAZIONE CULTURALE FRATELLI CAVALLARO di Giacomo Cavallaro

Orazio,Seby,Alessio

L’opera rappresenta un tema purtroppo oggi  sempre più diffuso , la violenza sulle donne.

Il titolo si richiama ad un noto brano della cantautrice  Emma Marrone, che evidenzia il coraggio di prendere in mano la propria vita.

Uomini che con una tale brutalità e prepotenza vogliono forse sentirsi superiori,  comandare, controllare, possedere la donna che gli sta accanto, privandola totalmente della libertà di poter fare qualsiasi cosa desideri e talvolta della vita.

Nessuno mai può  giustificare o perdonare un uomo che mette le mani addosso,  sfregia o uccide una donna.

Nessuno mai può arrogarsi il diritto di maltrattare una donna e tantomeno di farsi chiamare uomo… questi, senza offesa per gli animali, sono animali.

Al centro del carro un bellissimo cigno rappresenta la donna; alle spalle del cigno, sullo sfondo di un cuore, comparirà il volto di una donna, pura e delicata su un lato, maltrattata e sfregiata sull’altro

l’uomo violento, viene rappresentato da un lupo per simboleggiare la ferocia contro la figura indifesa della donna.

Ai lati del carro troviamo i simboli legati alla lotta contro la violenza sulle donne: la panchina rossa, le scarpe rosse ed il fiocco rosso.

                                     –  “IL PROFUMO DELLA LIBERTA’”

                                             (ASSOCIAZIONE URSO)

L’opera prende spunto dalla fuga del leone Kimba da un circo, notizia che seminò il panico e che in pochissimo fece il giro del mondo attraverso i media.

Si prende spunto da questa fuga per trattare l’argomento degli animali al circo, dove chiaramente diverse sono le posizioni favorevoli e contrarie.

In primo piano è rappresentato un domatore in vesti molto diverse rispetto a quelle a cui siamo abituati a vederlo, infatti è chiuso in una gabbia spaventato, forse sta provando ciò che quelle povere creature provano rinchiusi in gabbia.

E’ contornato da due animali, i più grandi che forse si possano osservare in un circo: una giraffa ed un elefante.

A dominare la scena è il leone, per eccellenza “re degli animali”, libero di correre e assaporare la tanto amata libertà.

A chiudere la scena sarà madre natura sotto forma di farfalla, per simboleggiare propio la libertà di cui questi animali hanno bisogno, libertà che ritrovano solamente nei loro habitat naturali.

La farfalla vuole anche essere un segno di rinascita e di rigenerazione, che possa far riconciliare l’uomo e la natura.

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