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CRONACA

Etna: dopo gli anelli di fumo, una nube alta 5 km causata da una forte emissione di cenere dal cratere Bocca Nuova

Dopo gli spettacolari “anelli di fumo” che hanno ammaliato molteplici persone, già da mercoledì, l’Etna o meglio la neo battezzata “Signora degli Anelli”, continua a far parlare di sè.

Nei giorni scorsi infatti, alzando gli occhi al cielo si potevano ammirare gli “anelli di vortice vulcanico” fatti di vapore, generati da piccole esplosioni di bolle di gas all’interno di un condotto stretto sito sopra una camera magmatica: un fenomeno non comune, ma nemmeno rarissimo, i cui primi avvistamenti sull’Etna risalgono al 1724.

Ieri invece, una forte emissione di cenere dal cratere Bocca nuova della durata circa quattro minuti e che ha raggiunto una quota di 5 chilometri sul livello del mare, disperdendosi velocemente in atmosfera in direzione sud, è stata osservata sull’Etna dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania alle 15.48.

Dal punto di vista sismico, dalle 15:01 alle 15:10, è stata registrata una sequenza di circa sei eventi esplosivi sommitali, il più energetico dei quali è stato registrato proprio alle ore 15:10.

Le sorgenti del tremore risultano localizzate al di sotto del Cratere di Sud-Est, a una elevazione di circa 2.900 metri al di sopra del livello medio del mare.

CRONACA

Comiso, violenza sessuale alla villa comunale: fermato giovane 16enne di origini tunisine

Aidone Agrigento Catania Ragusa

Avrebbe seguito una 33enne nella villa comunale di Comiso, facendole inizialmente delle avance e poi, nonostante la reazione della donna che ha tentato di allontanarlo, l’avrebbe costretta a subire atti sessuali.

L’aggressione, commessa da un 16enne tunisino è stata interrotta dall’intervento di un passante in difesa della vittima.

Il ragazzo, ospite di una comunità per minorenni non accompagnati di Comiso, è stato fermato per violenza sessuale da agenti della Squadra mobile di Ragusa e del commissariato di Comiso.

Alla sua identificazione gli investigatori sono giunti grazie all’acquisizione e all’analisi delle immagini dei sistemi di video sorveglianza presenti nella villa comunale e nelle vie adiacenti e alle dichiarazioni di testimoni oculari che hanno assistito alla violenza subita dalla vittima.

L’aggressione è avvenuta nelle prime ore del pomeriggio di sei giorni fa: il 16enne – secondo la ricostruzione dell’accusa – dopo aver notato la donna all’interno della villa comunale di Comiso l’ha seguita facendo insistenti avances sessuali. La 33enne ha cercato di allontanarlo, ma il ragazzo, noncurante dei rifiuti e delle richieste di aiuto da parte della vittima, l’ha bloccata costringendola a subire atti sessuali. Le urla disperate della donna hanno attirato l’attenzione un passante corso in suo aiuto, mettendo così in fuga l’aggressore.

La vittima ha presentato denuncia e la Polizia ha avviato le indagini riuscendo a risalire al presunto autore che, nel frattempo, si era anche cambiato i vestiti al fine di eludere le indagini e il suo ritrovamento.

In considerazione dei gravi indizi di colpevolezza e del concreto pericolo di fuga il 16enne è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto da parte della Polizia giudiziaria e su disposizione dell’Autorità giudiziaria competente è stato condotto al centro di prima accoglienza di Catania.

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CRONACA

Scicli: arrestati un 37enne accusato di evasione dagli arresti domiciliari e un 56enne per rissa

Nel corso della scorsa settimana i Carabinieri della Tenenza di Scicli hanno dato seguito a due ordini di esecuzione, emessi dal Tribunale di Ragusa, nei confronti di un 37enne del posto, celibe, disoccupato, noto agli operanti per i suoi pregiudizi di polizia, già sottoposto al regime degli arresti domiciliari e nei confronti di un 56enne, disoccupato, anch’egli con pregiudizi di polizia a carico.

Il provvedimento nei riguardi del primo soggetto di interesse operativo scaturisce a seguito della denuncia che i militari del Reparto procedente hanno inoltrato all’Autorità Giudiziaria nelle scorse settimane a seguito dell’allontanamento dalla propria abitazione, senza nessuna autorizzazione, al fine di recarsi in un supermercato e molestando verbalmente una cliente, una dipendente, nonché il padre del titolare dell’esercizio commerciale. La violazione ha fatto emergere l’impossibilità di tenere attiva la misura degli arresti domiciliari, poiché sono emersi elementi di rilievo per cui la Procura competente ha ritenuto sussistente la necessità di ricorrere al regime della custodia cautelare in carcere, in attesa della prossima udienza che si terrà nel mese di giugno. Espletate le formalità di rito, l’interessato è stato condotto presso la casa circondariale di Ragusa.

Il secondo soggetto è stato destinatario di un provvedimento di espiazione pena pari ad un periodo di tre mesi, che dovrà scontare presso il proprio domicilio, a seguito di una rissa avvenuta anni addietro.

Anche in questo caso lo strumento operativo dell’Arma ha consentito alla Procura di avere a disposizione un ventaglio di elementi tali da far reggere le richieste per le misure in atto.

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CRONACA

Mazara del Vallo, rapina ed estorsione: denunciati un 19enne del posto e un 18enne tunisino

I Carabinieri della Compagnia di Mazara del Vallo hanno denunciato per i reati di estorsione e rapina due persone, un 19enne mazarese e un 18enne tunisino, presunti responsabili di una rapina, una tentata rapina e un’estorsione.

I due ragazzi, gravati da pregiudizi di polizia, avrebbero prima rapinato un coetaneo sotto minaccia di un coltello facendosi consegnare del denaro contante e poi chiesto ad altra vittima la somma di 30 euro per riconsegnare un telefono cellulare poco prima asportato mediante minaccia.

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