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CRONACA

Palermo, in casa con droga, armi e oggetti rubati: in manette un 23enne già noto alle Forze dell’Ordine

I Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno arrestato un 23enne, palermitano, già noto alle Forze dell’Ordine, con l’accusa di detenzione di arma clandestina, possesso di sostanza stupefacente e ricettazione.

Durante un controllo, eseguito dai Militari del Nucleo Radiomobile presso l’abitazione dell’indagato, già sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, i Carabinieri hanno rinvenuto quasi 30 dosi tra marijuana e cocaina, nascosti all’interno di uno stipite della cucina.

L’attività di ricerca degli uomini dell’Arma ha inoltre permesso di recuperare, nella camera da letto del 23enne, dentro un borsello, una pistola marca Beretta, modello 98, con matricola abrasa e completa di caricatore con 16 proiettili calibro 9, nonché ulteriore munizionamento, trovato all’interno di un comò insieme a due centraline per auto con le relative chiavi.

In un locale nella disponibilità dell’indagato, i Carabinieri hanno inoltre rinvenuto diverso materiale per il confezionamento dello stupefacente, due motocicli e parti di un’autovettura, questi ultimi tutti risultati oggetto di furto.

Il giovane, è stato tradotto presso la casa circondariale “Lorusso Pagliarelli” a disposizione dell’autorità Giudiziaria che nei prossimi giorni effettuerà l’interrogatorio di garanzia.

CRONACA

Palermo, 21enne vittima di un pestaggio finisce in carcere con l’accusa di violenza sessuale

Era rimasto vittima di un pestaggio il 9 maggio scorso a Bagheria, nel Palermitano e adesso il giovane 21enne si trova nel carcere di Pagliarelli con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una ragazza.

E’ l’epilogo di una vicenda che ha portato alla scoperta dello stupro che sarebbe avvenuto a Palermo e della conseguente spedizione punitiva organizzata dai familiari. Gli agenti di polizia sono riusciti a rintracciare i tre aggressori, tra i quali il padre della giovane.

Quest’ultimo ha raccontato agli investigatori che la vittima del pestaggio avrebbe violentato la figlia dopo una serata trascorsa in un circolo della città. Così in tre – il padre, il fratello e una terza persona – hanno atteso che il giovane uscisse da un salone da barba per picchiarlo a sangue.

Sembrava inizialmente uno dei tanti episodi di violenza, nell’ambiente della movida, che si registrano in questo periodo a Palermo e provincia. Il ragazzo, stordito e sanguinante, è stato soccorso dai sanitari del 118 e portato in ospedale per accertamenti. I medici gli avevano diagnosticato una prognosi di 20 giorni ma lui ha chiesto di andare via e firmando le dimissioni.

Nel corso delle indagini è emerso il motivo che avrebbe innescato il raid punitivo. A questo punto il sostituto procuratore Clio Di Guardo, che fa parte del pool di magistrati del dipartimento “fasce deboli”, ha chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari un’ordinanza di custodia cautelare che è stata eseguita la scorsa settimana.

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CRONACA

Vittoria, appicca il fuoco in casa dei familiari: una vittima e quattro ustionati di cui due in gravi condizioni

Una donna è morta e tre persone, fra cui due ragazze di 19 e 34 anni, sono rimaste ustionate nell’incendio di un’abitazione nella notte scorsa a Vittoria nel Ragusano.

Stando ad una prima ipotesi, ad appiccare il fuoco sarebbe stato un uomo di 29 anni, originario della Tunisia, con problemi psichici.

Il giovane era ospite a casa della famiglia quando, dopo una lite, ha dato alle fiamme l’abitazione cercando di uccidere la madre, di 55 anni, il padre di 57 anni, anche lui tunisino, e le due sorelle di 19 e 34 anni (che non sono dunque bambini come era stato inizialmente comunicato) ricoverate in terapia intensiva nell’ospedale Cannizzaro di Catania con gravissime ustioni in tutto il corpo.

Il tunisino, che sarebbe affetto da problemi psichici, avrebbe appiccato il rogo intorno alle 2,30 di notte ammonticchiando dei copertoni davanti alla casa e poi dandoli alle fiamme con uno straccio imbevuto di liquido infiammabile. Le fiamme hanno avvolto nel giro di pochi minuti la casa in piazza dell’Unità, a pochi metri dall’ex chiesetta della Trinità che dà il nome al quartiere.

E’ stato bloccato dalla polizia mentre vagava in una zona di campagna. In questo momento si trova in stato di fermo negli uffici del commissariato di Vittoria.

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CRONACA

Palermo, molestie alle allieve della palestra: arrestato giovane istruttore 27enne

La sezione di polizia giudiziaria della polizia di Stato ha arrestato a Palermo un giovane istruttore sportivo di 27 anni, insegnante presso numerose palestre cittadine, accusato di adescamento di minori, produzione di materiale pornografico utilizzando allieve minorenni, allo scopo di compiere atti sessuali con le ragazzine.

La misura cautelare ai domiciliari è stata emessa dal gip, su richiesta della procura, dipartimento violenza di genere, violenza domestica e tutela delle vittime vulnerabili.

L’indagine è scattata dalla segnalazione di un genitore preoccupato dai racconti della figlia quattordicenne che ha detto che un’amichetta le aveva confidato le attenzioni sessuali da parte del loro istruttore sportivo.

Il genitore ha segnalato all’autorità giudiziaria i pericoli cui erano esposte alcune giovani allieve. Gli agenti della pg hanno individuato l’istruttore e sono riusciti a raccogliere prove su quanto accaduto a due allieve di 16 anni. Approfittando del rapporto di fiducia instaurato con le ragazzine le avrebbe riprese. Le vittime sentite dagli agenti hanno raccontato quanto successo.

Le prove sono state trovate sui dispositivi elettronici posseduti dall’istruttore.

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