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Giarre Emergenza Coronavirus: il Comitato Cittadino Rivogliamo l’Ospedale “Sistema preventivo fallito, ma la politica tende solo a minimizzare” (VIDEO INTERVISTA)

GIARRE – L’arrivo della pandemia da Covid-19 dovrebbe indurre a  mutare le direttive sanitarie, specialmente quelle riguardanti la prevenzione in questo particolare periodo.
Il Comitato Cittadino Rivogliamo L’Ospedale intende denunciare, in riferimento alla vicenda del cittadino giarrese  morto sabato, trovato positivo al primo test rapido per Coronavirus eseguito venerdì quando si era recato al pronto soccorso di Acireale e negativo ad un successivo tampone, che il sistema di prevenzione, tanto declamato, non ha funzionato minimamente.
Sappiamo che chiunque, recandosi ad un pronto soccorso, venga trovato positivo a questo primo test, se non necessita di ricovero presso un Covid hospital, viene invitato a mettersi in quarantena presso il proprio domicilio- afferma Angelo Larosa, portavoce del comitato Rivogliamo L’Ospedale – segnalato alle autorità comunali per gli opportuni controlli contenitivi nell’ambito di tutela di tutti coloro che ne possano venire a contatto (la misura contenitiva del contagio, al momento, è la migliore arma contro Covid-19): questo dovrebbe essere compito dell’unità di pronto soccorso che ha constatato la positività al primo test.
Tutto ciò, invece, non è stato effettuato lo scorso venerdì, con il giarrese deceduto il giorno successivo, ed è ciò che intendiamo denunciare.
Abbiamo ritenuto informarne, per le opportune considerazioni, il senatore giarrese Cristiano Anastasi, affinché, bypassando i sindaci, autorità sanitaria di ogni comune, intenti perlopiù a coltivare il proprio orticello a discapito degli interessi della intera popolazione del distretto, possa informare dell’accaduto per le dovute verifiche l’Assessore alla Salute Razza e il Direttore Generale dell’ASP CT Lanza. Inoltre sarebbe opportuno, per fugare qualsiasi sorta di dubbio, che venissero eseguite le verifiche sierologiche alla povera vittima, le uniche in grado di fornire prova al 100 %, piuttosto che basarsi su un tampone che potrebbe, paradossalmente, essere un falso negativo.
Assistere a queste pecche gravissime da parte del sistema sanitario, al pari di quelle promiscuità presenti purtroppo in molti presidi Ospedalieri del territorio nazionale, è mortificante e deprimente per tutti quei cittadini che ormai da oltre un mese seguono le direttive di quarantena imposte dal Governo, salvo poi essere vanificate da simili fatti che potrebbero causare letali conseguenze. A tal proposito lo scorso 3 aprile abbiamo presentato un esposto alla Procura della Repubblica, affinché attenzioni le procedure in atto al Santa Marta di Acireale e, ciò nonostante, notiamo con poco stupore l’assordante silenzio di tutta la deputazione acese al riguardo delle presunte negligenze avute dai responsabili del pronto soccorso di Acireale, a seguito del primo esito di positività del nostro concittadino, rei, dal nostro punto di vista, di non aver informato le autorità giarresi.
Anche l’atteggiamento e le comunicazioni del sindaco di Acireale Alì ci sorprendono, volte esclusivamente a relazionare di controlli effettuati nella stessa struttura acese con i vertici della Asp andati, a quanto pare, tutti positivamente.
Ma di questo, noi del Comitato, restiamo fortemente dubbiosi e scettici ed auspichiamo, dopo il terzo esposto presentato alla Procura della Repubblica di Catania in questi anni, che finalmente si possa fare piena luce su tutte le vicende sanitarie che abbiamo segnalato finora, specialmente in un periodo in cui molte Procure d’Italia si occupano dei possibili reati di procurata epidemia.”

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Malore Cateno De Luca, il messaggio di Totò Cuffaro: ”Gli sono affettuosamente e umanamente vicino”

“Sono affettuosamente e umanamente vicino a Cateno De Luca e mi auguro sinceramente di poter al più presto riprendere i nostri scontri politici, convinto che, a prescindere dalle nostre diversità, lui rappresenta, col suo lavoro, una opportunità per la politica è un valore per la nostra terra”.

Lo dichiara Totò Cuffaro, segretario nazionale della DC, dopo aver appreso del malore accusato, ieri sera, da Cateno De
Luca.

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Malore dopo un comizio per Cateno De Luca: il leader di ”Sud chiama Nord” ricoverato al Policlinico di Messina

Il leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, è stato ricoverato al Policlinico di Messina ieri sera al termine di un comizio a causa di un malore.

De Luca era impegnato ieri in una serie di incontri nei comuni della riviera jonica per presentare il progetto politico per le europee Libertà.

Il malore si è verificato al termine dell’ultimo comizio ad Itala. Prima De Luca era stato a Sant’Alessio, Furci, Roccalumera e Nizza. Una serie di incontri che De Luca aveva voluto fare fortemente nonostante già dalla mattina avesse la febbre molto alta.

Si precisa che De Luca sta bene, ma per precauzione è stato necessario il ricovero per alcuni accertamenti medici.

I medici hanno prescritto a Cateno De Luca la necessità di stare a riposo, pertanto tutti gli eventi in programma per oggi sono rinviati.

Si prevede che De Luca riprenderà le sue attività pubbliche non appena possibile. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti tempestivamente.

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Sicurezza sul lavoro: domani a Palermo l’ evento denominato “La prevenzione è la soluzione”

Per celebrare la “Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro” l’assessorato regionale della Salute ha organizzato un convegno finalizzato alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla necessità di adottare tutte le necessarie misure di prevenzione a tutela dei lavoratori. 

L’evento, che si svolgerà domani, martedì 30 aprile, a partire dalle 9 ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, si intitola “La prevenzione è la soluzione” e punta alla promozione della cultura, della salute e della sicurezza sul lavoro, con il diretto coinvolgimento delle attività produttive, della cittadinanza e, soprattutto, della scuola. 

Gli istituti scolastici, di ogni ordine e grado, infatti, sono luoghi in cui il diritto alla salute e alla sicurezza può trovare un terreno fertile sul quale radicarsi, fin dai primi momenti di socializzazione, per diventare patrimonio dell’individuo e della collettività. 

Parteciperanno i rappresentanti delle istituzioni e delle aziende del servizio sanitario regionale, delle forze dell’ordine e della giustizia, delle università e della scuola, oltre alle organizzazioni sindacali e alle associazioni di categoria di tutta la Sicilia.

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