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CRONACA

Palermo, Monte Pellegrino: trovato il cadavere di una donna in un dirupo. Indagini in corso

E’ giallo a Palermo, sul Monte Pellegrino che sovrasta il capoluogo infatti, è stato trovato il cadavere di una donna in un dirupo.

Sul luogo sono intervenuti i Vigili del Fuoco, gli agenti di Polizia, i sanitari del 118, il medico legale e i volontari del soccorso alpino, questi ultimi hanno recuperato il corpo nella scarpata sita in una zona impervia, difficile da raggiungere.

Il Soccorso alpino e speleologico siciliano ha spiegato che, dopo l’autorizzazione dell’autorità giudiziaria, il corpo è stato posizionato in una barella e trasportato prima mediante contrappeso, poi a spalla, fino a raggiungere il piazzale del belvedere di Santa Rosalia, dove è stato consegnato alle Forze dell’Ordine che si occuperanno delle indagini.

Non si conoscono ancora le generalità della donna e le cause che hanno portato al decesso.

CRONACA

Misterbianco, cercano di fare la scorta “gratis” di capi d’abbigliamento: un arresto e due denunce

Nel quadro delle attività connesse al piano d’intensificazione dei servizi preventivi sul territorio, disposto dal Comando Provinciale Carabinieri di Catania, finalizzati alla prevenzione ed al contrasto all’illegalità con lo scopo di incrementare il livello di sicurezza, reale e percepita, nonché di contrastare fenomeni criminali maggiormente diffusi, quali i reati predatori come i furti e le rapine, i militari della Tenenza di Misterbianco hanno arrestato in flagranza una 38enne straniera e denunciato una 28enne ed una 31enne, entrambe straniere, responsabili di “furto aggravato”.

Al riguardo, nella mattinata, una pattuglia della Tenenza è stata inviata urgentemente, dalla Centrale Operativa, presso un negozio d’abbigliamento posto all’interno di un parco commerciale il cui responsabile aveva segnalato che vi era un furto in atto.

Raggiunto il centro commerciale, i militari sono stati avvicinati da un addetto alla sicurezza il quale ha riferito loro che, poco prima, aveva potuto osservare i movimenti sospetti di due donne che si aggiravano tra gli scaffali del negozio. Le due complici si erano poi avviate con disinvoltura verso l’uscita dell’attività di vendita, senza passare dalle casse, senonché venivano bloccate dal citato sorvegliante e dai Carabinieri, giunti immediatamente, che hanno identificato le due donne, per una 31enne ed una 28enne, già gravata da precedenti penali per reati predatori, accertando poi come entrambe avessero nascosto sotto i loro vestiti, capi d’abbigliamento precedentemente sottratti dal negozio, per un valore commerciale pari a 120 euro. La refurtiva recuperata è stata restituita al responsabile del punto vendita, mentre, le due complici sono state denunciate dai Carabinieri per “furto aggravato in concorso”.

Proseguendo nel servizio i Carabinieri sono stati nuovamente allertati dalla Centrale Operativa, nel tardo pomeriggio, per la segnalazione di un ulteriore furto in atto, all’interno di un negozio di abbigliamento dello stesso parco commerciale. 

Avvicinati dal direttore del negozio, i Carabinieri sono intervenuti negli istanti immediatamente successivi a quelli in cui è scattato l’allarme delle barriere antitaccheggio del negozio, proprio durante l’uscita di una donna. Quest’ultima ha anche cercato di fuggire allontanandosi velocemente ma è stata quindi fermata in tempo ed invitata a rientrare in negozio per un controllo.

I militari dell’Arma l’hanno identificata per una 38enne, di origine straniera, e poi, al termine delle verifiche del caso, le hanno trovato addosso alcuni capi di abbigliamento. In particolare, la 38enne, nel corso del suo shopping nel negozio, aveva nascosto sotto la gonna indossata e nel suo intimo merce per un valore commerciale di circa 90 euro.

Strappando le placche antitaccheggio dai vestiti, ma dimenticandone una che aveva attivato l’allarme, la donna li ha peraltro danneggiati, rendendoli di fatto non più commercializzabili nel punto vendita.

I Carabinieri l’hanno arrestata per furto aggravato e messa disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha convalidato la misura.    

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CRONACA

Catania, stazione centrale: il bilancio dei controlli effettuati dalla Polizia nel mese di giugno

La Polizia Ferroviaria di Catania, nelle ultime due settimane, oltre ai consueti servizi istituzionali di vigilanza all’interno della stazione centrale e degli altri scali di competenza nonché di pattugliamento della linea ferroviaria e dei treni regionali, ha intensificato i controlli per intercettare le attività illecite nell’area circostante la stazione centrale al fine di assicurare maggiore sicurezza all’utenza e decoro all’area.

In particolare, nei primi 12 giorni di giugno sono state identificate 888 persone e 3 soggetti sono stati indagati.

Due uomini, un gelese di 23 anni ed un catanese di 82 anni sono stati denunciati per il reato di danneggiamento, rispettivamente allo sportello ATM dell’Ufficio Postale ubicato nella piazza antistante la stazione centrale ed un autobus dell’azienda metropolitana di trasporti in stallo sempre in quella piazza. Gli agenti, ricevute le denunce dei danneggiamenti, hanno attivato le indagini e con l’ausilio dei sistemi di videosorveglianza hanno individuato i presunti responsabili dei danneggiamenti.

Un cinquantanovenne catanese è stato invece denunciato per attività non autorizzata di parcheggio. L’uomo è stato sorpreso dagli agenti nella piazza Papa Giovanni XXIII mentre percepiva dagli automobilisti un illecito compenso dopo aver indicato gli stalli per il parcheggio. All’uomo, con precedenti specifici, sono state sequestrate le somme percepite illecitamente, elevata una sanzione ai sensi del codice della strada per l’attività di parcheggiatore abusivo e notificato un ordine di allontanamento dai luoghi.

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CRONACA

Catania, controlli dei Carabinieri nel quartiere Nesima: due denunce e sanzioni per oltre 7mila euro

Aumento della sicurezza, reale e percepita dai cittadini, contrasto all’illegalità diffusa, nell’ambito degli stupefacenti dell’abusivismo commerciale, sono stati gli obiettivi dell’attività straordinaria a largo raggio messa in atto nel popoloso quartiere di Nesima dai Carabinieri della locale Stazione con il supporto dei colleghi del 12° Reggimento “Sicilia” e la collaborazione del personale dell’E-Distribuzione.

Al riguardo, la prima fase dell’articolato servizio, è stata dedicata alle verifiche tecniche degli impianti elettrici di alcune strutture sportive della zona.

Per una delle società controllate, in effetti, i tecnici della società E-Distribuzione seguendo i cavi di derivazione della corrente elettrica e non trovando alcun contatore, nei locali della società, hanno accertato poi come il titolare avesse effettuato un allaccio abusivo alla rete diretta con il classico by pass.

L’uomo, un 34enne catanese, non aveva mai chiesto, all’azienda fornitrice, la sottoscrizione di un contratto per l’erogazione del servizio, beneficiando così della relativa fornitura senza “dover” pagare.

Per questo motivo è stato denunciato dai Carabinieri per “furto aggravato”.

Tali condotte, oltre ad essere illegali, rappresentano un pericolo per l’incolumità pubblica, perché la manomissione degli impianti, nel caso dell’energia elettrica, mediante l’introduzione di un cavo per realizzare l’allaccio abusivo, esclude tutti i dispositivi antinfortunistici, con grave rischio di corto circuiti responsabili, talvolta, di vere e propri incendi. L’azienda, a seguito di tale condotte illecita, ha subito una notevole perdita economica, ancora in corso di quantificazione.

Successivamente, in una seconda fase del servizio, durante un posto di controllo predisposto lungo il viale Lorenzo Bolano, un equipaggio ha fermato e controllato un 29enne mentre transitava alla guida di una Ford Fiesta. I Carabinieri, a seguito della perquisizione, hanno trovato una dose di marijuana (0,5 grammi) che nascondeva in una piccola feritoia del cruscotto vicino al volante. Il giovane, avendo con sé modiche quantità di sostanze stupefacenti, è stato segnalato dai militari, quale “assuntore” alla locale Prefettura.

I militari dell’Arma, a corollario delle attività già svolte, hanno rivolto la loro attenzione anche alla circolazione stradale, con lo scopo di contrastare tutte quelle condotte di guida irresponsabili che possono costituire un pericolo per l’incolumità di pedoni e autisti.

In tale contesto, per un centauro catanese è scattato un approfondito controllo, dopo che era stato sorpreso da un equipaggio della Stazione mentre, a bordo di un Honda SH 125, sfrecciava lungo la via Pacinotti.

Fermato, quindi, e controllato, i Carabinieri hanno subito accertato che il giovane, un minorenne catanese, non aveva la patente di guida poiché mai conseguita, pertanto, effettuando ulteriori approfondimenti, hanno anche scoperto che tale condotta era stata già ripetuta in un’altra occasione negli ultimi due anni e ciò ha fatto scattare per il minore la denuncia all’Autorità Giudiziaria competente per “guida senza patente” con il contestuale sequestro dello scooter.

Alla madre del minore, che è risultata essere la proprietaria del mezzo invece, i militari operanti hanno contestato, naturalmente, la violazione del Codice della Strada per “incauto affidamento” dell’SH al figlio minore, infrazione che prevede il pagamento di una multa di 397 €.

Nel complesso, sono stati controllati una decina di veicoli e identificati circa 20 persone, tra conducenti e passeggeri, 7 sono state le sanzioni elevate per un totale di 7.748 € con il sequestro amministrativo per 4 veicoli ed al ritiro di 3 carte di circolazione per gravi condotte al codice della strada come l’assenza di copertura assicurativa e la guida senza l’utilizzo del casco e cinture.

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