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CRONACA

Palermo, trovato un cellulare in una cella del carcere Pagliarelli: indaga la Polizia penitenziaria

PALERMO – Gli agenti penitenziari hanno trovato un microcellulare in possesso di un detenuto che lo stava utilizzando nella propria cella nel carcere Pagliarelli.

I controlli sono scattati nel reparto Mari.

“Il detenuto – fanno sapere dalla polizia penitenziaria – ha dichiarato candidamente di essere consapevole di aver commesso un reato ma che voleva sentire la sua famiglia”. Resta ora da capire come sia arrivato il cellulare nella cella: o nascosto nei pacchi che ricevono i detenuti dai familiari, oppure con un drone. (

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CRONACA

Pedara, spara all’ex moglie 78enne ma la pistola si inceppa: arrestato 87enne

Ha tentato di uccidere l’ex moglie, di 78 anni, a colpi di arma da fuoco, nella villetta di Pedara dove vivevano in locali separati, ma la pistola si è inceppata.

Il pensionato, 87enne, ex dipendente delle ferrovie originario di Caserta, però non si è arreso e ha colpito la donna alla testa con il calcio della pistola, ma l’ex moglie è riuscita a disarmarlo.

Lui non si è arreso e l’ha colpita con bastone che usava per potere camminare e poi ha tentato di strangolarla.

A bloccare l’uomo sono stati dei vicini di casa che, allertati dalle urla di dolore della donna, sono intervenuti portandola via fino all’arrivo dei Carabinieri che hanno fermato l’uomo.

Nella villetta abitano anche le figlie della coppia, che però al momento dell’aggressione non erano in casa.

La notizia del tentato omicidio, avvenuto ieri pomeriggio, e forse collegato a un antico contenzioso economico tra gli ex coniugi, è stata resa nota dal tg dell’emittente televisiva ReiTv. La dinamica è stata successivamente confermata dalla Procura di Catania.

Militari dell’Arma hanno sequestrato l’arma utilizzata dal pensionato, trovata a terra, una Berretta calibro 7,65 con il numero di matricola cancellato. La vittima è stata condotta con in ospedale ad Acireale per diverse ferite. Rimasta vigile ha ricostruito l’accaduto ai Carabinieri che l’hanno sentita.

L’87enne è stato fermato per tentato omicidio e ricettazione di arma da fuoco e dopo essere stato interrogato in Caserma è condotto in una struttura protetta in regime di arresti domiciliari in attesa della convalida del gip.

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CRONACA

Solarino-Floridia: arrestate 4 persone e sequestrati 41.5 chili di sostanze stupefacenti

I carabinieri hanno arrestato 4 persone e sequestrato 41,5 kg di sostanze stupefacenti a Solarino e Floridia, in provincia di Siracusa.

A Solarino, nell’abitazione di una coppia di 34 e 32 anni, sono stati rinvenuti 3,5 kg di hashish.

La donna, alla vista dei militari, ha gettato lo stupefacente dalla finestra ma i carabinieri lo hanno recuperato.

A Floridia, nei pressi di contrada Monasteri, i militari hanno scoperto in un’auto 5 kg di hashish oltre a 1.600 euro. Nella casa di un 27enne, nascosti tra la vegetazione di un terreno di pertinenza, sono stati rinvenuti 30 kg di hashish e 3 di marijuana.

Lo stupefacente, sequestrato per i successivi esami di laboratorio, se immesso sul mercato avrebbe fruttato oltre 550mila euro. I tre uomini sono stati rinchiusi nella casa circondariale Cavadonna di Siracusa mentre la donna è stata posta ai domiciliari nella sua abitazione.

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CRONACA

Catania, truffa Bonus cultura 18app: sequestrati beni per oltre 397mila euro ad un imprenditore dell’e-commerce

Beni immobili per poco più di 397 mila euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza di Catania a un imprenditore di Palagonia nel commercio al dettaglio e nell’e-commerce di articoli di cancelleria nell’ambito delle indagini su una presunta truffa sul cosiddetto ‘Bonus Cultura 18app’ a favore di neo diciottenni.

L’uomo è stato denunciato per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Sono circa mille i ragazzi che in tutta Italia che avrebbero approfittato dell’occasione utilizzando in maniera indebita il buono. Il sequestro era già stato disposto nel 2023 dal gip di Caltagirone, ma la somma era stata dissequestrata in seguito a un ricorso avanzato dall’indagato.

Secondo quanto emerso dalle indagini della Guardia di finanza di Catania, ci sarebbe stato un illecito accordo tra l’imprenditore e i giovani titolari dei buoni, ai quali sarebbe stata data la possibilità di acquistare beni come prodotti di telefonia e tablet, dal valore d’acquisto superiore al buono assegnato. L’imprenditore avrebbe ottenuto l’illecito vantaggio del rimborso, immediato e totale, dell’importo nominale del coupon di 500 euro erogato dal ministero della Cultura.

A essere stati sottoposti a sequestro sono stati beni immobili sia di proprietà dell’imprenditore, che nella sua materiale disponibilità, anche per interposta persona.

Accertamenti hanno permesso di ricollegare all’indagato la disponibilità di beni immobili a destinazione sia residenziale che commerciale che erano stati da lui alienanti per sottrarli a un eventuale sequestro.

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